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Quinta vittoria consecutiva e un Higuain sempre più leader: il Napoli di Sarri batte il Palermo nonostante il turn-over e resta secondo

Quinta vittoria consecutiva e un Higuain sempre più leader: il Napoli di Sarri batte il Palermo nonostante il turn-over e resta secondo

Gonzalo Higuain. Ancora lui. Sempre lui. È suo il timbro sulla quinta vittoria consecutiva del Napoli che quindi resta secondo in classifica a due punti dalla Roma e nel gruppetto (con Inter e Fiorentina) che ha perduto la Lazio che è stata sconfitta a Bergamo. Due a zero al Palermo nel giorno in cui la Juventus probabilmente dice definitivamente addio ai sogni di rimonta dopo la sconfitta subita dal Sassuolo.

Ma torniamo al Napoli di Maurizio Sarri e al suo condottiero. In una partita che sembrava stregata, con la palla che non voleva entrare, ci ha pensato Gonzalo Higuain, sempre più leader di questa squadra, con un destro in diagonale rasoterra da fuori area al 38esimo del primo tempo. Un Higuain trasformato, mai così decisivo (né nel Napoli né al Real né in Nazionale) e voglioso, sempre scattante. Si è aggirato per tutta la partita al limute dell3area come una pantera in attesa della preda. Alla fine della partita il suo bottino è di un gol, un palo, tre tiri importanti verso la porta di Sorrentino e il primato in solitario nella classifica cannonieri (in attesa che giochi Eder) con otto reti senza rigori. Il secondo gol porta la firma di Mertens. Reina ancora imbattuto e seconda miglior difesa del campionato.

Lo scudetto resterà una bestemmia, e siamo d’accordo con lo scaramantico Sarri, ma il Napoli mostra una tenuta mentale e una voglia di vincere degne delle squadre che puntano obiettivi importanti.

Per la prima volta il tecnico toscano si affida al turn-over anche in campionato, con la rinuncia ad Allan e a Koulibaly: al loro posto, David Lopez e Chiriches. Iachini, invece, conferma i titolari della gara pareggiata sabato contro l’Inter. 

Il Napoli comincia con la stessa intensità mostrata nell’ultimo mese. Il primo squillo, tanto per cambiare, è di Gonzalo Higuain che al 4’ salta due avversari, dialoga con Insigne e appoggia ad Hamsik che di sinistro da li mite dell’area tira di poco a lato. Tre minuti dopo è ancora il Pipita a girare bene di testa un cross di Hysaj e Sorrentino devia in in angolo. Sul corner bella giocata di Jorginho che pesca Hamsik al limite dell’area che sfiora il palo. È il settimo minuto: in tre minuti il Napoli ha sfiorato il gol tre volte. 

Il Palermo di tanto in tanto prova a riparitre. Buona la prova di Lazaar sulla sinistra e lo svedese Hiljemark – che si manda spesso a quel paese con Vazquez – è un giocatorino interessante. Ma il Napoli è padrone della partita. Si gioca su un terreno non all’altezza, deteriorato, soprattutto nella metà campo della curva A. Jorginho sale in cattedra e non scende più. A sinistra il Napoli si muove con la consueta padronanza lungo l’asse Insigne-Hamsik con Higuain che attende il momento per colpire. 

Callejon spreca una favorevole occasione e non approfitta di un buco della difesa siciliana a sinistra: lo spagnolo si invola ma preferisce metterla in mezzo e Higuian viene anticipato. Al 37esimo due accelerazioni. Sulla prima il Napoli colpisce il palo: Insigne, perfettamente lanciato sulla sinistra da Jorginho, entra in area e di sinistro colpisce la base interna del legno con la palla che torna in campo come a Verona. 

Un minuto dopo ci pensa lui, Gonzalo Higuain. Prende palla ai venti metri, e di destro fa partire un destro in diagonale imparabile per potenza, velocità e angolazione. Il San Paolo esplode. Al 44esimo è ancora a lui a girarsi su stesso al limite dell’area e a tirarla di destro nell’angolino basso, Sorrentino mette in angolo. Ma non c’è tempo di batterlo. 

Nella ripresa il Napoli rallenta ma tiene il pallino del gioco e colpisce altri due pali. Il Palermo si affaccia di più nella metà campo azzurra ma Reina non deve compiere nemmeno una parata. La curva B espone uno striscione per Valentino Rossi: “Valentino, a Valencia senza regole…”, mentre in apertura ne aveva esposto uno per Benevento colpita dall’alluvione.

Al 60esimo secondo palo del Napoli, ancora con Higuain. Servito da Hamisk, il Pipita si gira al limite dell’area e di destro, sempre rasoterra, sul secondo palo: legno pieno e Sorrentino devia in angolo sulla respinta di Callejon. Comincia il valzer delle sostituzioni: al 62esimo Sarri fa uscire David Lopez e inserisce Allan. Un minuto dopo entra Mertens al posto di Insigne con Lorenzo che si lamenta in maniera evidente. Iachini risponde con Quaison per Rigoni e Brugman per Maresca.

Il Napoli sembra un po’ stanco, il Palermo si rende pericoloso con un paio di discese ma non concretizza mai. È ancora il Napoli ad andare vicino al gol con il terzo palo della serata. Stavolta (72esimo) a colpirlo è Mertens al termine di un’azione personale in area sulla sinistra. Sarri fa uscire Callejon e al suo posto entra El Kaddouri. Pochi minuti dopo Mertens chiude la partita: palla rubata da Allan a centrocampo, sgroppata e appoggio a Mertens che dalla sinistra si accentra e stavolta opta per il rasoterra sul secondo palo: 2-0. Ma il belga non esulta, non sappiamo se anche lui ha voluto protestare come Insigne. Due spiacevoli segnali in un momento fantastico per il Napoli.   

È un bel Napoli, quadrato, solido, forte mentalmente, con un gioco sempre brillante e un Higuain probabilmente all’apice della sua carriera.
Massimiliano Gallo

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