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Sarri: «Spero di far cambiare idea a Maradona. Sono fiducioso perché vedo gli allenamenti, è vero che in partita ci manca la cazzimma. Albiol sta crescendo»

Sarri: «Spero di far cambiare idea a Maradona. Sono fiducioso perché vedo gli allenamenti, è vero che in partita ci manca la cazzimma. Albiol sta crescendo»

Conferenza stampa di Sarri prima di Napoli-Bruges. Una conferenza in cui l’allenatore del Napoli è parso più sereno e convinto della sua squadra. Ha ironizzato sui gol che sta subendo il Napoli. Ha scelto di non rispondere a Maradona. E ha precisato che il paragone con l’Empoli era unicamente dal punto di vista tattico. 

A Maradona non rispondo. È un idolo, lo andai a vedere in un ritiro. Già che mi conosce è un onore, spero solo di fargli cambiare leggermente idea. Le ultime gare sono state diverse, ad Empoli non è mancata cazzimma, abbiamo rimontato due volte e fatti 20 minuti d’assedio, abbiamo reagito agli eventi negativi.

L’Europa League è una competizione difficile, ci sono squadre che entreranno tra sei mesi. È difficile se non si conoscono nemmeno i partecipanti. Pensiamo al girone, passare il turno meglio possibile.

Il momento lo sto vivendo normalmente. Fare buoni risultati aiuta notevolmente a crescere. È più giusto concentrarsi sulle prestazioni che sui risultati. In tutte e tre le partite ci sono strati sprazzi in cui abbiamo dimostrato che siamo forti. Non siamo stati fortunati. Mezzo rigore non dato su Hamsik a Sassuolo; mezzo rigore dato alla Samp. A Empoli abbiamo preso gol di mano. Ma dobbiamo migliorare, passare indenni i dieci minuti in cui usciamo dalla partita.

Turn over? Nelle prime tre gare hanno giocato venti calciatori. Sì, qualcosa di diverso rispetto a domenica scorsa vedremo. Stiamo provando i due moduli, poi in base ai calciatori che sceglieremo vedremo il modulo. Forse giocheremo con i due moduli durante la partita. Se ci fosse il modulo che ti porta a vincere, tutti giocherebbero con quello.

Quanto tempo occorre per colmare le lacune? Non sono d’accordo sulle prestazioni, tre partite con brutti momenti ma anche con 40 minuti in cui siamo sembrati una squadra vera. Maccarone mi ha detto: “mister, pensavo peggio, siete molto più avanti”. La mia sensazione è che non ci manca molto. In allenamento c’è tanta applicazione. La squadra ha trovato il modo di allenarsi con una intensità diversa. L’impressione che la squadra ha più cazzimma in allenamento che in partita ce l’ho anche io. Bisogna diventare più bravi, più cattivi a passare indenni i momenti negativi. Non possiamo dominare le partite per 90 minuti. 

A Empoli nei primi venti minuti le difficoltà sono state di interdizione a centrocampo, siamo stati scadenti. Valdifiori così me lo aspettavo perché lo ha fatto spesso in questo periodo di avere momenti poco brillanti. Hanno faticato anche Hamsik (reduce dalla Nazionale) e Allan che poi nel secondo tempo è cresciuto.

Per me il calcio è uguale a Empoli e a Napoli, per voi è diverso.

A me piace molto l’applicazione dei giocatori durante gli allenamenti e mi fa stare tranquillo. Gli allenamenti a porte chiuse non dipendono da me. Forse qui non ci sono nemmeno le strutture per aprire a tante persone. Qui sarebbe un allenamento da 6-7mila persone, a Empoli da 150 persone.

È un grande dispiacere avere le curve chiuse. Si arrestano i responsabili. Ci sono 7mila persone in curva e 6900 non hanno fatto niente. È un provvedimento assurdo. È come se per un incidente in autostrada si toglie la patente a tutti quelli che in quel momento sono in macchina.

Calo spettatori. A Empoli cominciammo con duemila spettatori e abbiamo finito con 18mila, quindi dipende anche da noi. Poi per l‘Ocse siamo il secondo paese più povero d’Europa e questo si ripercuote anche sulle presenze allo stadio. Anche i giornali sportivi hanno perso copie. C’è la spiegazione statistica e poi c’è l’amore della gente che sicuramente risponderà se noi giochiamo sempre come contro la Sampdoria.

Fragilità difensive. «C’erano e ci sono (sorride Sarri). Migliorare, si può migliorare sempre. Domenica abbiamo preso gol per guardare l’uomo anziché il compagno. È difficile riuscire a cambire modo di pensare a giocatori che per anni hanno pensato in maniera diversa. In allenamento è una cosa, in partita è un’altra. Dopo dieci partite ho sempre avuto la difesa peggiore del campionato. È inutile che io mi snaturi, ho sempre insegnato calcio in questa maniera».

Chi è il secondo portiere del Napoli? «Perché devo scegliere un secondo o un terzo? Di volta in volta valuteremo. Non devo fare una classifica»

L’allenatore che può fare? Può difendere i calciatori, dire che l’unico cretino è lui, li può proteggere e li deve proteggere. Sono sempre stato circondato da scetticismo. Se sono arrivato fino a qui vuol dire che di personalità ne ho avuta parecchia.

Valdifiori ha grande velocità di pensiero, in questo momento sta avendo difficoltà. Comunque non c’è alcun problema, Jorginho sta crescendo molto.

Strinic? Dal punto di vista fisico Ghoulam è più avanti. In Europa la panchina è a diciotto, ne potrò portare solo uno. Hysaj può giocare a destra come a sinistra. Uno dei due giocherà. Hysaj ha giocato quasi sempre a sinistra. Premesso che Hysaj non è Maldini, anche Maldini era un destro e giocava a sinistra.

L’Empoli, mi riferivo all’assetto tattico, era palese il riferimento, qualcuno ha fatto finta di non capire.

Albiol. «Albiol a Empoli secondo me ha fatto una buona partita. È stato tirato in ballo per alcuni episodi in cui non c’entrava niente. È quello che sta crescendo di più dal punto di vista tattico. Lui può migliorare a gestire le situazione in cui è costretto a uscire nell’uno contro uno, essendo lui non velocissimo.

Koulibaly. «Se Saponara parte in quel modo lì, non lo prende nemmeno Koulibaly. Aveva fatto un viaggio di 18 ore di aereo. Era molto stanco. Dal punto di vista fisico non ha limiti, è un giocatore che fa errori dal punto di vista tattico. Sul 2-2 della Sampdoria ha massacrato Albiol ma anche Koulibaly poteva chiudere agevolmente. Se impara tre movimenti, può giocare a Barcellona».

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