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È un Napoli-show: 5-0 alla Lazio. In un San Paolo semivuoto, Sarri impartisce una lezione di calcio a Pioli

È un Napoli-show: 5-0 alla Lazio. In un San Paolo semivuoto, Sarri impartisce una lezione di calcio a Pioli

Bruges o Lazio fa poca differenza. È un Napoli show quello messo in mostra da Sarri al San Paolo contro la squadra di Pioli. 5-0 il risultato finale, proprio come giovedì in Europa League. Due manite consecutive. Una partita sontuosa, con il Napoli che ha giocato a ritmi altissimi, perfetto nel fraseggio e nell’attaccare gli spazi. Preciso e attento in difesa: seconda partita consecutiva senza subire gol, la prima in campionato. Mai un attimo di pausa, ciascun giocatore sapeva sempre cosa fare. La Lazio di fatto non è mai esistita, sovrastata dalla rapidità di pensiero e di esecuzione degli azzurri che a tratti hanno sfoderato un calcio alla Brasile, futbol bailado con lunghi passaggi di prima. Nel tabellino spicca la doppietta di Higuain che apre e chiude la partita con due gol da centravanti vero, ma se un protagonista va trovato allora è indubbiamente Maurizio Sarri. La sua squadra ha annichilito la Lazio che può certamente recriminare per le assenze di Biglia, De Vrij e Candreva ma che ha subito una lezione di calcio che non si dimentica. Impossibile trovare un azzurro che non abbia giocato bene. L’unica parata di Reina è arrivata nel finale, a partita abbondantemente finita. In una serata in cui persino in curva c’erano ampie fette di gradinate vuote (19mila gli spettatori presenti), il Napoli lancia un messaggio anche ai suoi tifosi: venite a vederci, non ve ne pentirete. Anche se dalla curve sono partiti squallidi cori sullo yacht in fiamme di De Laurentiis. L’unica nota stonata di una fantastica serata. Ai puù anziani è parso di rivedere il Napoli di Vinicio.

Dopo il 5-0 al Bruges, Sarri cambia alcuni uomini ma non il modulo. Conferma il 4-3-3 con Insigne al posto di Mertens. Jorginho in cabina di regia al posto di Valdifiori e in difesa di nuovo Hysaj a destra e Koulibaly al fianco di Albiol. 

Un primo tempo senza storia. Il Napoli lascia alla Lazio il primo tiro in porta, al quarto con Onazi. Dopodiché non c’è partita. A centrocampo Jorginho, Allan e Hamsik sovrastano Parolo, Onazi e Lulic ammonito per un fallo su Koulibaly. Insigne sulla sinistra fa ammattire la difesa laziale, non lo prendono mai e con Hamsik si intende a meraviglia. 

È proprio Insigne al 5’ a pescare Higuain con un taglio sontuoso, l’argentino solo davanti a Marchetti si fa incredibilmente deviare il tiro in angolo. Giusto il tempo per l’unico sussulto della Lazio del primo tempo, con Basta che supera Ghoulam, entra in area e serve all’indietro Keita per un rigore in movimento. Il laziale per fortuna tira alto. 

Ma non c’è tempo per starci a pensare. All’ottavo Allan lancia Insigne che tira ma viene deviato, così come Higuain. Tre minuti dopo è Hamsik – una libellula, la sua è una danza continua – a calciare alto. Il gol è maturo. Ci pensa Higuain che sigla il decimo timbro alla Lazio da quando gioca col Napoli. Proprio in quella porta dove il 31 maggio sbagliò il rigore decisivo. Riceve palla ai venti metri, si libera di Hoedt e poi spara un rasoterra imparabile di destro sul primo palo.

La Lazio non ha armi per contrastare il Napoli che gioca quasi sempre di prima, al massimo due tocchi. La palla viaggia che è un piacere. Fraseggi rapidi e mai una palla buttata. Anche Koulibaly e Albiol partecipano, e bene, all’azione. Soprattutto il primo.

Bisogna aspettare il 26esimo per ritrovare la Lazio nell’area del Napoli con Parolo che supera Albiol sulla sinistra e crossa ma la difesa sbroglia e da lì riparte in maniera pericolosa con Koulibaly.

Al 35esimo il raddoppio di Allan al termine di una straordinaria azione del Napoli che è la sintesi perfetta del gioco espresso. La squadra prima ripiega tutto di prima per sfuggire al pressing della Lazio e poi sempre di prima riparte con Koulibaly che cede a Ghoulam, l’algerino appoggia a Insigne, sempre abile a farsi trovare solo nel suo fazzoletto di campo: Lorenzo vede l’inserimento di Allan che davanti a Marchetti lo batte di destro sul suo palo. Azione da Brasile. I pochi del San Paolo sono in estasi.

E il Napoli non si ferma. Al 38’ è ancora Allan, inesauribile, a rubare palla a Parolo, la serve a Callejon che la appoggia a Insigne, numero di Lorenzo in area e palla deviata in angolo. Prima della fine del tempo, Callejon serve una palla filtrante in area per Jorginho anticipato di un soffio. L’arbitro fischia due volte, si va negli spogliatoi. Un primo tempo straordinario.

La Lazio si ripresenta senza Mauri e Lulic, al loro posto Felipe Anderson e Milinkovic Savic. Ma è il Napoli a passare. Gol di Lorenzo Insigne ma il merito è tutto di Higuain che si beve la difesa della Lazio arriva solo davanti Marchetti, tira a colpo sicuro, il portiere respinge ma nulla può sul tap-in di Lorenzinho. Si capisce subito che non c’è partita nemmeno nel secondo tempo. Mauricio rimedia un’ammonizione per fallo di frustrazione su Hamsik. Ma il Napoli non si ferma. Prima, al 57’, Insigne entra in area dalla sinistra e prova il tiro, contrato da Basta. Due minuti dopo sono quattro. La Lazio sbaglia il retropassaggio, Higuain si avventa sulla palla poco oltre la metà campo e se ne va in porta inutilmente contrastato da un avversario, prende la mira e dalla destra incrocia in maniera imparabile. Quattro a zero. I fantasmi del 31 maggio sono belli che dissolti.

Subito dopo il San Paolo è in piedi per salutare l’uscita di Hamsik sostituito da David Lopez. Pochi minuti e Gonzalo Higuain raggiunge Marek negli spogliatoi. Al suo posto Gabbiadini. A risultato acquisito Sarri sceglie di non far stancarli inutilmentevisto che il Napoli deve giocare mercoledì col Carpi e sabato con la Juventus. Un minuto prima la Lazio si affaccia dalle parti di Reina con un tiro fuori da destra di Milinkovic Savic.

La Lazio, se potesse, chiederebbe la fine in anticipo. Il Napoli non si ferma. Gioca danzando, è uno spettacolo. Al 71esimo Insigne sfiora il quinto, lanciato in area sulla sinistra dall’onnipresente Jorginho: si accentra e tira di destro. Marchetti respinge. 

Alla mezz’ora una sostituzione ciascuno. La Lazio fa uscire Matri (non ha mai toccato palla), al suo posto Djordjevic. Sarri tira fuori Insigne ed entra El Kaddouri. La partita sembra non avere più nulla da dire. Ci pensa Gabbidiani all’80esimo a segnare il quinto gol. Splendido pallone filtrante di Allan (che partita!), Manolo si ritrova solo davanti a Marchetti e non ha difficoltà a superarlo. C’è il tempo per una bella parata di Reina su Keita lanciato in rete. Poi è festa grande, sia pure per pochi intimi. Dieci gol in due partite consecutive, senza peraltro subirne, forse è un record di questo Napoli. 
Massimiliano Gallo

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