Il Napoli non sa più vincere ed Empoli si conferma campo ostico (mai un successo qui). Terza partita di campionato e secondo pareggio. Stavolta a Empoli contro una squadra che abbandona lo zero in classifica dopo due sconfitte consecutive. Finisce 2-2 e i gol subiti in tre partite passano a sei. Partita bruttina in cui il Napoli non ha mai dato l’impressione di poterla vincere. Un primo tempo quasi avvilente con i toscani padroni del centrocampo e una ripresa migliore. È sicuramente un passo indietro rispetto al primo tempo contro la Sampdoria. Non si è vista alcuna azione spumeggiante, soltanto nel finale il Napoli ha provato – senza peraltro mai chiudere realmente gli avversari nella loro metà campo – a vincere. Il risultato è giusto. Il bicchiere mezzo pieno dice che non abbiamo perso, quello mezzo vuoto pensa che contro Sassuolo, Sampdoria e Empoli sono stati totalizzati la miseria di due punti. Bisogna tornare a Zeman per ritrovare in serie A un Napoli senza vittore dopo tre partite. Non era mai capitato al Napoli nella gestione De Laurentiis. Male Valdifiori, praticamente nullo, che è addirittura uscito per crampi al quarto d’ora della ripresa. Buona la prova di Insigne. Nella ripresa la difesa ha ben controllato un Empoli in calo fisico.
Un primo tempo che i più ottimisti hanno guardato nella speranza che da un momento all’altro spuntasse qualcuno con il cartello “Sei su Scherzi a parte”. Un Napoli molle che non ha mostrato né il vigore promesso e che aveva proposto nell’amichevole di Nizza né il palleggio e l’azione corale del primo tempo contro la Sampdoria. Un Napoli assente, fotocopia della squadra che proprio al Castellani l’anno scorso era stata travolta. E stavolta l’Empoli non ha dovuto giocare nemmeno su ritmi straordinari, ai toscani è bastata un’andatura media. La squadra di Giampaolo è andata in rete al secondo minuto con Saponara che è partito sul filo del fuorigioco (la difesa era altissima) ha percorso la metà campo vanamente inseguito da Albiol, è entrato in area da destra, si è accentrato e col sinistro l’ha piazzata rasoterra sul secondo palo beffando Reina in uscita.
Il Napoli non è pervenuto. Poi alla prima azione ecco il pareggio. Gabbiadini sulla destra serve una palla all’indietro a Insigne che di prima senza pensarci su e senza guardare la porta lascia partire un destro in diagonale imprendibile. Un gol da Playstation.
La partita del Napoli comunque non decolla. Non c’è pressing, Valdifiori è latitante, avanti non arriva un pallone. Higuain tocca il primo al 14esimo. E al 18esimo l’Empoli torna in vantaggio. L’azione nasce a sinistra, Maccarone serve in area Saponara che approfitta di un tocco di mano, supera Albiol e mette dietro per Pucciarelli che solo davanti a Reina segna. Due a uno. Inutili proteste degli azzurri, soprattutto di Reina. L’Empoli comanda la partita, a centrocampo Croce sovrasta Allan così come a sinistra Zielinski non lascia spazio a Hamsik. Il Napoli non è in grado di imbastire un’azione degna di nota, si affida soprattutto a Insigne che in due minuti – dopo la mezz’ora – prova altrettante conclusioni: una molto pericolosa sul primo palo deviata in angolo. Si va al riposo senza particolari sussulti. Il Napoli sembra non avere un’idea di gioco. A fine primo tempo viene espulso Giuntoli per proteste nei confronti dell’arbitro.
La ripresa sembra partire diversamente. Il Napoli pareggia alla prima azione. Quinto minuto: Hamsik dalla sinistra in area a Gabbiadini che agisce da pivot e smista per l’accorrente Allan (molto in ombra per il resto) che si inserisce e segna più o meno dalla stessa posizione di Pucciarelli nel primo tempo. Ma l’inerzia dellapartita non cambia. Il Napolinon mostra quel furore agonistico promesso quest’estate e visto nel primo tempo contro la Sampdoria. All’ottavo minuto è lo stesso brasiliano a perdere una palla a tre quarti campo, Saponara serve Maccarone sulla sinistra che tira sull’esterno. Al decimo minuto Valdifiori ha già i crampi ed esce prima del 60esimo dopo un’ammonizione per essersi aggrappato alla maglia di Saponara. Al suo posto Jorginho. Al 60esimo, tiro di sinistro di Saponara da fuori area, a lato. Nell’azione successiva il Napoli sfiora il vantaggio: bella azione palla a terra, Hamsik serve Insigne che vede Higuain inserirsi in area e Gonzalo incrocia di sinistra: fuori di pochissimo. A questo punto la partita sembra apertissima. Il Napoli è cresciuto e si accende la speranza. Al 65esimo seconda sostituzione per il Napoli: esce Gabbiadini, autore di due assist, dentro Mertens. Pochi minuti dopo anche l’Empoli sostituisce Maccarone con Livaja e Zielinski con Paredes. Nel Napoli esce Insigne anche leggermente zoppicante: al suo posto Callejon.
La squadra passa al 4-3-3. Ma il forcing finale non ci sarà. Così come non ci saranno parate da ricordare da parte di Skorupski. Anche il Napoli sembra stanco. Clamoroso il gol fallito al 29esimo con Higuain e Callejon (lui in leggero fuorigioco) che non arrivano di un soffio su una bella palla messa in mezzo da Mertens. Poi accade poco fino all’ultimo minuto quando su azione di calcio d’angolo Hamsik mette in difficoltà il portiere dell’Empoli e sullaribattuta Callejon colpisce il palo. Viene chiamato in fuorigioco ma la posizione era regolare.
Non è un pareggio che esalta. Ma è un piccolo passo in avanti se pensiamo che non abbiamo perso. E non è un bel segnale. Anche la tenuta della difesa nel secondo tempo lo è. Certi automatismi ancora non si vedono, soprattutto a centrocampo dove Valdifiori al momento recita il ruolo di oggetto misterioso. Qualche segnale positivo c’è. L’andamento è indubbiamente lento.
Massimiliano Gallo
