Sky non è juventina, è una tv commerciale e quindi tifa per i suoi abbonati. Anche per quelli del Napoli
Caro Napolista, ho notato, sia tra gli articoli sia soprattutto spulciando tra i commenti dei lettori, un’accusa pochissimo velata sulla juventinità di Sky Sport, che, per riflesso opposto e contrario, diventa anti-napoletanità (riferita al mondo del pallone, naturalmente, non alla città di Napoli e ai suoi abitanti). Mi sembra un’accusa abbastanza infondata e che si […]

Caro Napolista, ho notato, sia tra gli articoli sia soprattutto spulciando tra i commenti dei lettori, un’accusa pochissimo velata sulla juventinità di Sky Sport, che, per riflesso opposto e contrario, diventa anti-napoletanità (riferita al mondo del pallone, naturalmente, non alla città di Napoli e ai suoi abitanti).
Da vecchio utente di Tele+, ho seguito Sky sin dai primi passi e quindi, in tanti anni di osservazione, ho capito due o tre cose che ribaltano un po’ i concetti espressi sul Napolista e di cui dicevo all’inizio.
Il gol di Varricchio veniva urlato ed esaltato con la stessa caratteristica enfasi di un gol di Cristiano Ronaldo. E inoltre, a differenza di tante altre realtà calcistiche, al Napoli venivano riservati anche dei cd. “speciali”, con lunghe interviste a calciatori, o con protagonisti i tifosi, con il loro colore, la loro genialità, la loro irresistibile espressività.
A Sky, insomma, il loro prodotto lo sanno vendere bene. E se l’avvenimento calcistico è una partita del Napoli, saranno tutti gran tifosi del Napoli, a stento si accennerà alla squadra avversaria (una purtroppo inevitabilità formalità, perché qualche abbonato che tifa per quella squadra pure ci sarà). Ma naturalmente parliamo di squadre che si trovano alle spalle della nostra nella virtuale classifica data dagli abbonamenti: dal Cittadella alla Fiorentina, dal Lecce al Bologna, dal Torino al Crotone.
Quando però l’avversario del Napoli è una squadra che lo precede in quella classifica di cui si diceva prima (Juve, Inter, Milan), logicamente il discorso cambia.
C’è Juve-Napoli? L’esaltazione, l’enfasi, anche un pò a scapito dell’obiettività, saranno maggiormente per la Juve (che ha più abbonati, porta più soldi), così come potrebbe avvenire pro Milan o pro Inter (noi ci riscattiamo dalla Lazio in giù).
Naturalmente c’è anche la professionalità: al fianco della linea “aziendale” c’è una linea “calcistica” che unisce quelli che amano il pallone (noi tutti): telecronisti che si esaltano se vedono la grande giocata (indipendentemente dal colore della maglia), si emozionano per una partita spettacolare e avvincente.
Ma che tutto questo venga scambiato per “juventinità” non credo sia vero. Anni fa, intervistato, confessò che non aveva una squadra del cuore, ma che si ritrovava ad essere tifoso dei “campioni” più che delle squadre. Ha tifato Napoli quando c’era Diego, Milan con Nesta e Shevchenko, Inter con Ronaldo. E se ultimamente i campioni li ha avuti soprattutto la Juve (tanto è vero che ha vinto quattro scudetti di seguito anche cambiando allenatore), conseguentemente, “tiferà” per lei (per i suoi campioni, in realtà), dando l’impressione di essere uno juventino doc.