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Il Napoli deve battere il Cesena per tenere viva la speranza Champions

Il Napoli deve battere il Cesena per tenere viva la speranza Champions

Ultimi scampoli di stagione col Napoli fuori dalle coppe e carico di rimorsi e punti perduti da squadra che non ha mai sfoderato il carattere e l’orgoglio per rimediare a una annata che è un passo indietro rispetto al primo campionato di Benitez.

Colpito a Bilbao e affondato a Kiev, il Napoli ha fallito l’Europa. Fuori anche dalla Coppa Italia, però non proprio fortunato nella semifinale di ritorno con la Lazio (salvataggio sulla linea di Lulic).

Il campionato è la delusione maggiore nel tracollo di punti delle formazioni di vertice rispetto allo scorso anno (Juventus -13, Roma -21) e nel disfacimento delle squadre milanesi che avrebbero consentito al Napoli di inserirsi al più alto livello del torneo con una perdita minore (-9). Non è bastato, la Juve lontana comunque venti punti.

Se dividiamo la classifica in due tronconi, le prime nove squadre e le dieci rimanenti, si nota la pesante perdita di punti del Napoli nei confronti di queste ultime (27) rispetto alle sfide con le prime (18 punti persi).

Tra andata e ritorno, il Napoli ha addirittura ceduto 5 punti all’Empoli e altrettanti al Palermo. Quattro punti li ha ceduti all’Atalanta. Ha perso una volta anche col Chievo al San Paolo, con Udinese e Verona in trasferta. Nove sconfitte complessive (sette fuori casa) sono il duro handicap del secondo anno di Benitez.

Reduci dal Mondiale, i nazionali del Napoli (Higuain, Albiol, Mertens, Ghoulam, Henrique, Inler più gli infortunati Insigne e Zuniga) hanno accusato una scarsa condizione come molti altri stranieri nelle squadre italiane. L’infortunio di Insigne ha tolto per lungo tempo una significativa alternativa offensiva. La squadra è poi incappata nella crisi di Rafael, titolare tra i pali all’inizio incassando 39 gol in 31 partite.

Sommando tutte le avversità, il Napoli ha comunque deluso perdendo la vivacità in attacco dell’anno precedente (pur segnando 98 gol, sei in meno alla fine della stagione scorsa) e patendo ancora in difesa, la nona del campionato.

Questa partita al San Paolo col Cesena (già retrocesso, non vince da dieci partite, 5 punti) è l’ultimo anelito del Napoli per conquistare il posto-Champions disponibile, quello che passa per i preliminari di agosto.

La tostissima Lazio, piegando la Sampdoria a Marassi (1-0), ha raddoppiato il vantaggio sul Napoli che, battendo il Cesena, potrà però riportarsi a tre lunghezze dai laziali che avranno il derby romano da superare e l’ultima gara al San Paolo.

La Roma ha il passo meno deciso. Ha rischiato e sprecato contro l’Udinese all’Olimpico, ma è riuscita a vincere in rimonta (2-1) portando a +7 il vantaggio sul Napoli che tornerebbe a +4 con l’auspicata vittoria degli azzurri sul Cesena. Per il terzo posto sembra proprio una sfida tra Napoli e Lazio.

Nella prossima giornata, segnata dal derby romano, sarà dura per il Napoli sul campo della Juventus. Anche con le “seconde linee” la Juve non molla mai, come ha dimostrato a San Siro battendo l’Inter, perché è nel dna del club bianconero battersi sempre per vincere. E’ possibile che la trasferta di Torino segnerà il destino del Napoli.

De Laurentiis ha confermato un premio alla squadra se acciuffa la porta di servizio della Champions, mentre sembra concludersi l’avventura di Benitez sulla panchina azzurra. Kiev è stata una mazzata. Presente e futuro incerti.

 

SERIE A – 36^ GIORNATA.

Inter-Juventus 1-2, Sampdoria-Lazio 0-1, Sassuolo-Milan 3-2, Atalanta-Genoa 1-4, Cagliari-Palermo 0-1, Verona-Empoli 2-1, Torino-Chievo 2-0, Roma-Udinese 2-1. Lunedì 18: Fiorentina-Parma, Napoli-Cesena (ore 21).

CLASSIFICA: Juventus 83 campione d’Italia; Roma 67; Lazio 66; Napoli 60; Genoa 56; Fiorentina 55; Sampdoria 54; Inter 52; Torino 51; Milan e Palermo 46; Verona 44; Sassuolo 43; Chievo 42; Empoli e Udinese 41; Atalanta 36; Cagliari 28 retrocesso; Cesena 24 retrocesso; Parma 17 retrocesso.

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