Un gol a Mosca, giovedì prossimo, si può fare per impedire la rimonta della Dinamo sconfitta al San Paolo 3-1. Le chances offensive danno al Napoli ottime possibilità di approdare ai quarti dell’Europa League. I russi, che hanno una difesa perforabile palla a terra, dovranno attaccare per rimettersi in corsa. Basterà gestire il match, senza consegnarlo all’avversario, e colpire di contrattacco. Ci vorrà un Napoli attento, però ora conosce meglio gli avversari. Nel ritorno, alcuni elementi in ombra a Napoli, su tutti Valbuena, giocheranno meglio e le condizioni ambientali non saranno facili a partire dal terreno di gioco.
Al match di ritorno si frappongono la trasferta del Napoli a Verona e la sfida della Dinamo allo Spartak Mosca, due impegni di campionato notevoli per la situazione di classifica delle due squadre che, a caccia di un risultato positivo, non potranno risparmiarsi.
Il Napoli è discretamente in salute. Contro i russi (in dieci nel secondo tempo) ha condotto una continua partita d’attacco. Il quarto gol, sfuggito a Callejon e Mertens, avrebbe messo al sicuro la qualificazione, ma la reazione al fulmineo vantaggio dei moscoviti è stato un segnale importante. Il Napoli vuole continuare la corsa europea. Ha saputo reagire giocando con criterio, con una buona gestione del match e discreta personalità. E Higuain può portare lontano la squadra azzurra.
Staremo a vedere quale rotazione farà Benitez contro il Verona. È possibile che proprio il Pipita giocherà mezza partita per non arrivare affaticato a Mosca. Sono in ballo i recuperi di Koulibaly, Gabbiadini e Maggio, mentre mancherà ancora Gargano. C’è un Mertens in gran forma. Callejon, cui manca maledettamente il gol, deve riconquistare fiducia e brillantezza. Un buon recupero a centrocampo con Inler ora più determinato, forte nei contrasti e rapido nelle giocate. Zuniga può dare una mano. Il ritorno in campo dopo cinque mesi non è stato male giocando gli ultimi minuti contro la Dinamo. Zuzù ha dimostrato impegno e voglia di riguadagnare il tempo perduto. Può spuntare all’orizzonte Lorenzo Insigne.
Nel primo turno degli ottavi di Europa League, il Siviglia, stravincendo il derby spagnolo sul campo del Villarreal (3-1), ha lanciato la sfida al resto delle squadre. Il club andaluso ha vinto l’ultima edizione della competizione europea dopo i successi nel 2006 e nel 2007. Si propone per il pronostico finale alla pari dello Zenit. L’Ajax può ribaltare ad Amsterdam lo 0-1 beccato a Dnipro. Sono in corsa Dinamo Kiev e Wolfsburg. Sul filo del rasoio Torino e Inter. Ancora da decidere chi passerà tra Fiorentina e Roma che hanno chiuso alla pari il primo confronto a Firenze (1-1). Una delle due e il Napoli possono giocarsi il torneo sino in fondo.
Solo tre volte, in trenta partecipazione ai tornei europei, il Napoli ha superato gli ottavi. Due volte in Coppa delle coppe. Nel 1962-63 eliminato ai quarti; nel 1976-77 eliminato in semifinale dall’Anderlecht e da un arbitraggio scandaloso a Bruxelles. Una volta in Coppa Uefa, vincendola con Maradona nel 1988-89.
Benitez ha vinto l’Europa League col Valencia nel 2004 e col Chelsea nel 2013. Il trofeo lo stuzzica. Quest’anno, per giunta, la vittoria finale regala la qualificazione alla Champions, un’alternativa alla rincorsa del secondo posto.
Sarà necessario avere tutta la “rosa” a disposizione con gli impegni che si intensificheranno. Vincere l’ex Coppa Uefa bissando il trionfo della squadra di Maradona sarebbe un altro successo di Benitez dopo la Coppa Italia e la Supercoppa italiana.
Mimmo Carratelli