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Staminali per staminali, non possiamo creare uno Zuniga nuovo in laboratorio?

Staminali per staminali, non possiamo creare uno Zuniga nuovo in laboratorio?

Ieri sera, mentre il Napoli giocava il secondo tempo con la Fiorentina, io mi accomodavo al cinema, pronto a vedere l’ultima prova del mio attore preferito, purtroppo scomparso, Philip Seymour Hoffman. Per essere precisi La spia, il film in questione, cominciava quando Higuain infilava la palla alle spalle di Neto. Non ci crederete: La spia è ambientato ad Amburgo. Niente, sono stato tutto il film a guardare se da qualche parte spuntasse il buon vecchio Behrami, ma nulla da fare. Non è comparso nelle scene al porto, neanche come comparsa scaricatore, né come barman (lo sapete, nei film di spionaggio è pieno di bar), né come informatore, senza tintura ai capelli potrebbe sembrare un ceceno o un arabo. Resta un fondamentalista mazzarriano, destinato all’oblio. Ovviamente non fa la sua apparizione neanche come spia/incontrista, questo è un film troppo intellettuale per lui, solo spie dal cervello fino e grandi attori come Seymour Hoffman. Per dire, Zuniga con le sue pessime interpretazioni non l’avrebbero preso. Ho letto che si curerà il ginocchio con l’aiuto di cellule staminali, ma staminali per staminali non possiamo creare uno Zuniga nuovo in laboratorio? Creiamo le mozzarelle blu vuoi vedere che non sappiamo duplicare un terzino.

Fatemi dire due parole su Vincenzino Montella al quale ho sempre voluto bene, quando perde contro il Napoli poi, lo adoro. Vincenzino tiene questa faccia metà Tiziano Ferro e metà Massimo Ranieri, ma per fortuna non canta. Vincenzino che resta l’uomo della battuta migliore su quelli che intonano lo sbiaditissimo coro “Oh, Vesuvio lavali col fuoco.” La riporto qui: «Chi canta “Oh Vesuvio lavali col fuoco” magari si troverà là quando succederà.» La disse ai margini della finale di Coppa Italia, sì quella. Tutto questo per mandare un abbraccio a Montella, aeroplanino per sempre.

Ma veniamo a noi. Stamattina al bar della Stazione di Venezia mi sarei aspettato un dolcetto di solidarietà a Insigne, ma niente. Comunque forza piccerì, tieni botta, ti aspettiamo. Con grande stupore, invece, si è manifestato quello che sarà definitivamente il cornetto Higuain: cornetto al cioccolato con scaglie di cacao. Stava lì in bella mostra e in una ventina di esemplari, segno che non si tratta di un tentativo occasionale, il cornetto Higuain lo troverò tutte le settimane. Koulibaly: ragazzi, parliamoci chiaro, qua mi sa che bisogna alzare l’asticella, passarla da molto forte a fortissimo. Chist’ è iucatore.

Siamo tornati al terzo posto che sta nella zona della classifica che ci compete, gli ultimi sei punti sono stati ottenuti contro Roma e Fiorentina, e sono stati fatti giocando come si deve. E David Lopez? Stamattina sulla Gazzetta è diventato un acquisto azzeccato. Ricordato insieme a Koulibaly. Ma non avevamo fatto una chiavica di mercato? Un grande Rafa commenta il suo viaggio a Liverpool con una battuta perfetta, dice che non si può parlare sempre delle stesse cose e che ha uno staff talmente valido che potrebbe stare via anche per un mese. Tradotto in napoletano è: «Uagliù le braciole comme ‘e ffa mia moglie a Liverpool a Napule nun ‘e sapite ‘ffa, statev’ ‘bbuon’» E buona sosta.
Gianni Montieri

Note a margine

–  Sulla Gazzetta siamo a pag. 17 (una sola pagina), dopo Juve, Roma, gli anticipi e quella chiavica dell’Inter.

–  Mazzarri ha detto: «… Poi si è messo a piovere.»

– ‘O latitante è la canzone preferita di Zuniga.

–  In ritardo è rimasto solo il mio Frecciabianca, il Napoli non più

–  Facciamo ciao con la mano a Valon dal finestrino.

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