Servirebbe un contratto di cinque anni per costruire un Napoli modello Benitez

Sono d’accordo. È dura immaginare un Napoli senza Benitez. Però è dura anche immaginare sei mesi di agonia. Di stop and go quotidiani. Di voci, illazioni, inciuci… Che poi per il progetto di crescita del Napoli sarebbero sei mesi buttati via. L’ideale sarebbe legare il tecnico al Napoli con un contratto pluriennale. Così da garantire […]

Benitez all'Everton, qui al San Carlo di Napoli

Sono d’accordo. È dura immaginare un Napoli senza Benitez. Però è dura anche immaginare sei mesi di agonia. Di stop and go quotidiani. Di voci, illazioni, inciuci… Che poi per il progetto di crescita del Napoli sarebbero sei mesi buttati via.

L’ideale sarebbe legare il tecnico al Napoli con un contratto pluriennale. Così da garantire una lunga continuità di conduzione. Un programma corposo e incisivo non può essere portato a compimento con lo stillicidio annuale rinnovo sì rinnovo no. Il progetto di Benitez è fatto anche di sviluppo delle strutture e delle infrastrutture. Campi di calcio per le giovanili, concentrazione di tutte le attività in un unico campus etc. etc. Sul modello delle più importanti societá europee. Un progetto del genere è indubbiamente di grande respiro. Di grande fascino. E richiede investimenti importanti. Certamente per la sua realizzazione occorrono alcuni anni. Cinque? Diciamo cinque.

Come si concilia tutto ciò con quelli che sembrano essere tempi e programmi di Benitez? Perché, a sentire i bene informati, lo spagnolo sarebbe destinato a guidare la nazionale spagnola dopo gli europei del 2016. Subentrando a Vicente Del Bosque. E capisco bene che sarebbe per Rafa una occasione irrinunciabile. Per molti aspetti anche il giusto coronamento di una carriera prestigiosa. Ovviamente mi auguro che si tratti di una bufala. E che Benitez sia libero da impegni tanto ravvicinati. Così da poter accettare l’idea di legarsi al Napoli per un periodo di tempo sufficiente a vedere realizzato il suo modello di società. Ma se così non fosse? Se Rafa potesse restare a Napoli al più per un altro anno? In tal caso che cosa fare? In un anno si migliora il gioco. Si fa qualche buon acquisto. Ma il respiro in termini di ambiziosi progetti globali è corto. Insomma se sapessimo fin da oggi che nel 2016 Rafa è già impegnato sarebbe un bel problema. Perché personaggi della caratura del tecnico spagnolo non se ne trovano facilmente.
Guido Trombetti

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