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Intervista di Zeffirelli al Napolista: «La Juve osò definire la Fiorentina provinciale. Stimo molto De Laurentiis»

Avete presente Franco Zeffirelli, quello di Gesù di Nazareth, quello di Fratello Sole e Sorella Luna, quello di Un tè con Mussolini, quello degli innumerevoli premi e riconoscimenti in tutto il mondo per i suoi film e le sue sceneggiature? Bene, quando smette i panni del regista e indossa quelli del semplice fiorentino il Maestro diventa uno dei più indefessi tifosi della Viola. E per tale via pure un indomito antijuventino. Sono celebri le sue stilettate alla Vecchia Signora, una volta si beccò pure una querela da Boniperti per aver descritto un po’ troppo pittorescamente questa sua maniera di mangiare le noccioline allo stadio. Da allora ne è passata di acqua sotto Ponte Vecchio e ne son passati pure di scudetti sotto la gonna della Vecchia Signora e tuttavia, nonostante tutto, il Maestro è ancora lì, fiero, a issare combattivamente il vessillo dell’antijuventinità. Me ne accorgo perché avendolo raggiunto per il Napolista per un’intervista in occasione di Napoli Fiorentina, finale di Coppa Italia in programma sabato prossimo all’Olimpico, il colloquio, da che doveva svolgersi rigorosamente in forma scritta per via dei tanti impegni del regista, da epistolare diventa subito telefonico non appena gli si nomina la Juve. Infatti, se alla domanda sul suo idolo risponde per iscritto che da fanciullo era Pedro Petrone e oggi Messi (che vedrebbe bene alla Fiorentina) e a quella sulla più grande delusione che “resta lo scudetto dell’82” perché vinto dalla Juve ma notoriamente scippato alla Fiorentina che, ribadisce Zeffirelli, “lo meritava pie-na-men-te”, non appena gli scrivo “Gobbi maledetti!” per esprimergli massima solidarietà lui non resiste e mi telefona. Evidentemente sente, capisce che dall’altra parte dell’ammennicolo non c’è solo una giornalista ma una vittima come lui dei soprusi bianconeri e che dunque, anche se sabato saremo l’un contro l’altro armati, in virtù di questa nostra affinità elettiva antijuventina dobbiamo parlarci. Maestro! Dai bambina, abbiamo i minuti contati Ok, ok, allora Mae’, abbiamo davanti questa finale di coppa Italia per la quale a Roma arriveranno circa 25 mila tifosi della Fiorentina. Un esodo, forse il più grande della storia della Viola Mi fa piacere vedere che Firenze ha ancora una così grande cultura sportiva e che la città sostenga così fortemente la squadra. E’ bello, davvero. Il tifo è fondamentale per il risultato, dà una spinta enorme Ma lei la partita la vedrà? Eh da casa, sì, se la danno in tv certamente Vabbe’, non c’è la Juventus però penso che la daranno. A proposito, ma secondo lei in caso di goal sia noi napoletani che voi fiorentini possiamo esultare o Marotta dice che siamo provinciali? Chi ha detto questo? Marotta, l’ad della Juve. Dopo la sconfitta con il Napoli disse che avevamo esultato troppo Ah! Non la sapevo questa. Ma quelli son capaci a tutto Ecco. Mi par di capire che a parte lo scudetto del ’82 pure lei ha un conto in sospeso con la Vecchia Signora Senta, quando ero piccolo stavano costruendo il nuovo stadio di Firenze, il Franchi. Stava venendo su uno stadio bellissimo e ricordo che quelli della Juve dissero subito che era troppo per una “squadretta provinciale” come la Fiorentina. Non alla nostra portata, insomma. S’immagini che cosa ha significato questo per me, giovanissimo tifoso della Viola Vabbè, non ragioniam di lor ma guardiamo e passiamo. E passiamo in particolare A Maradona. O meglio: Maradona, Antognoni o Pelè? Ehhhhh è come chiedermi a chi ho voluto più bene tra mio padre, mia madre o mio fratello! Li ho amati tutti. Tutti e tre, tutti e tre. Hanno talmente incitato i miei entusiasmi giovanili che davvero non riuscirei a dirne uno. Quindi secondo lei ha fatto bene Sorrentino a dedicare l’Oscar per La Grande Bellezza anche a Maradona Sì, ma non essendoci Firenze… Diciamo che non mi occupo di giocatori non fiorentini, via Va bene, mi sembra giusto. E allora passiamo ai presidenti, meglio Della Valle o De Laurentiis? Meglio non rispondere. (Ride divertito) Scherzo, per tutt’e due ci sono ragioni per fidarsi e ragioni per non farlo. Stimo molto Aurelio De Laurentiis, avevo un ottimo rapporto di amicizia e di lavoro con suo zio Dino. Lo scriva, mi raccomando. Anna Trieste

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