ilNapolista

Le pagelle / Callejon e Insigne devastanti. Solo Higuain sotto tono

Le pagelle di Napoli-Juventus 2-0, a cura di Mimmo Carratelli e Ilaria Puglia REINA 7 – Questa è stata la Juve al San Paolo. Neanche un vero tiro in porta. Due parate facili, un cross intercettato, un’uscita di piedi a partita al tramonto. Il voto è per i lanci-meravigliao. Sull’ennesimo rinvio da piedi buoni nasceva il raddoppio. L’immagine della partita potrebbe essere Pepe tra i pali che beve un Borghetti e fuma un sigaro mentre i suoi compagni giocano al gatto e al topo con una Juve fracida di paura. Neanche un tiro pericoloso che sia uno. Questo, messo a centrocampo, ci diventa capocannoniere – 7 HENRIQUE 7 – Il brasiliano gioca in bellezza e spinge in continuazione costringendo la fascia juventina in ripiegamento. Asamoah deve retrocedere e Chiellini può sganciarsi poco perché sulla corsia destra c’è anche Callejon che fa continuamente scintille. Ammonito per un fallo su Osvaldo (61’). Sulla destra, ieri, c’era una quantità smisurata di amore – 8 FERNANDEZ 6,5 – Non un voto alto perché ha dovuto far poco, ma sempre in sicurezza contro Osvaldo che è parso un ex giocatore. Difesa spesso alta che metteva in fuorigioco gli attaccanti bianconeri. Sui corner, stava addosso a Llorente. Non è che Osvaldo sembrava un ex giocatore è che quando noi decidiamo di giocare siamo nettamente più forti – 7 ALBIOL 6,5 – A Llorente non concede nulla le poche volte che la palla arriva allo spilungone di Pamplona. Insuperabile sui palloni alto. Si fa giocare una sola volta da Osvaldo. Rilanci calibrati. Quando ti preoccupi se nel riscaldamento accusa qualche dolore vuol dire che di questo Napoli sei innamorata – 7 GHOULAM 6,5 – Meglio non esagerare con i voti, ma l’algerino è stato magnifico. In tandem con Insigne ha contenuto Lichtsteiner costringendolo sulla difensiva. Due magnifiche chiusure e una punizione dal limite che Buffon va a sventare sotto la traversa. Esageriamo, Mimmo, esageriamo! – 7 JORGINHO 7 – Il centrocampo è suo. Essenziale, lineare, sempre a un tocco. Vince il confronto a distanza con Pirlo in serata malinconica. Cancella Pogba nel cuore del gioco. Copre bene e imposta velocemente. Il passaggio è sempre pulito, preciso, filtrante. Cancella Pogba. Stop (solo che finisce la benzina troppo presto) – 7,5 INLER 7 – Difende con grinta (ammonito per un fallo su Chiellini), commette pochi errori in appoggio, sveltisce il suo gioco. Sui corner tiene Pogba che a centrocampo lo mette duramente giù. Lo svizzero non fa una piega e continua la sua partita concreta, molto apprezzabile. Una conclusione fuori. Mi ha tirato fuori un solo santo da bocca – 7 CALLEJON 8 – Magari è di alcuni millimetri in fuorigioco sul gol (come Llorente all’andata), ma beffa Asamoah nella contorsione per tirare. Continua a giocare alla grande. Sul suo lato Asamoah bada solo a difendere. Sui rilanci di Reina la prende sempre di testa. Impegna subito Buffon (6’ e 29’) che salva miracolosamente sulla prima conclusione da pochi metri. Nella ripresa, con l’ingresso di Isla, Conte sposta sul suo lato Lichtsteiner: la musica non cambia. Vince sempre Callejon nei contrasti e nelle penetrazioni offensive. Sono 12 i gol in campionato, a due reti da Higuain. Un fenomeno per intensità, corsa, irriducibilità. Esce nel finale. Vince sempre Calleti. Fenomelljon – 9 DZEMAILI 6 – Entra all’88’ per Callejon. È una serata felice per il Napoli. La Juve subisce in continuazione e lui può anche giocare avanzato. Per il tempo giocato non dovrei mettergli voto, ma non posso – 6 HAMSIK 7 – In continuo miglioramento. Nel primo tempo spettacolare del Napoli fa girare la palla velocemente, verticalizza, recupera e parte. È il killer vivente della Juve (sei gol), ma stavolta segna in fuorigioco (annullato). Va al tiro impegnando Buffon sotto la traversa (9’). In un’altra occasione, conclude debolmente (79’). Promette un grande finale di stagione. Sostituito al 79’. Ma che partita ha fatto? Ha giocato con coraggio. Anche se ha segnato in fuorigioco, in quei tre secondi e mezzo che è durata ho alluccato come una pazza – 7,5 MERTENS 7 – Sostituisce Hamsik ed è subito protagonista. Impiega un minuto per andare in gol (settimo centro in campionato). Controlla il cross di Insigne con grande padronanza della palla, resiste alla pressione di Marchisio e infila Buffon sul palo lontano con un tiro energico. Poi conclude di poco alto (92’). Chiellini deve abbatterlo (85’). Un gesto stupendo con una scioltezza disarmante. Il gesto più bello del campionato – 8 INSIGNE 8 – Una grandissima partita. Novanta minuti di corse, contrasti, azioni offensive, cross, al servizio della squadra, mai egoista. Al secondo cross per Callejon, lo spagnolo fa gol. Assist impeccabile. Stravince il confronto con Caceres e insegue Lichtsteiner quando lo svizzero si spinge avanti. Fino ai sei minuti di recupero è protagonista. Recupera in difesa e riparte. L’ultimo lancio a Mertens (92’ palla di poco oltre la traversa). Pulito, grintoso, cafone quanto basta per sentire la partita del secolo nel cuore e nelle gambe, persino nei capelli. Una grinta e un agonismo che mai come ieri sera. Ha dato tutto quello che aveva e anche un po’ in più. E l’altruismo è stata la parte più bella dell’immenso lavoro che ha fatto – 9 HIGUAIN 5 – Nella Juve manca Tevez, squalificato, e nel Napoli manca Gonzalo che gioca una partita in ombra. Fa molto movimento, non va mai al tiro. Gioca per la squadra, pochissimo per se stesso e per il gol. Esce all’80’. Non c’era Gonzalo, ieri. Ma abbiamo vinto lo stesso. Ricordatevelo – 6 PANDEV 7 – Entra per Higuain, dà profondità ed è molto vigoroso nei contrasti, poi, sul lancio di Reina, sgancia un traversone di 50 metri da sinistra a destra per il raddoppio di Mertens. Nei 16 minuti in cui va in campo rende più dei 73 minuti di Higuain! Madonnasanta! – 7 BENITEZ 8 – Conte sta ancora piangendo sulle assenze bianconere (mah! e il collettivo che funziona sempre?), sui maggiori investimenti del Napoli, sulle troppe partite giocate (il Napoli ne ha giocate di più). Perde la solita grinta e si concede avvilito alle telecamere. La verità è che la Juve è in calo e ha vinto le ultime partite per un pelo, salvata dalle “rapine” di Tevez e dai calci di punizione di Pirlo. Benitez può gongolare. Ha presentato un Napoli in palla, intenso, atleticamente brillante e, con l’aggressione iniziale della squadra (venti minuti di spettacolo), ha preso alla gola la Juventus. Buffon salvava a ripetizione. Sulle corsie, Callejon e Insigne avevano sempre la meglio. A centrocampo, grande contributo di Hamsik in forte crescita. Difesa alta e attenta che accorciava la squadra costringendo la Juve a retrocedere. Azzecca i cambi perché Pandev e Mertens, appena entrati per Higuain e Hamsik, confezionano il raddoppio. Purtroppo la Roma vince sempre e il secondo posto, avvicinandosi la fine del campionato (mancano sette partite), resta lontano. Ma che soddisfazione battere la Juventus. C’è riuscito al San Paolo dopo la non-partita degli azzurri a Torino. L’ora legale li ha cresimati. Il bacio di Conte ai santini li ha purgati. Mai visto dare 6 minuti di recupero, ma non sono bastati. La straordinaria partita giocata è offuscata da un solo pensiero: se avessimo fatto sempre così saremmo primi e questa Juve che ieri era irriconoscibile sarebbe relegata dove dovrebbe, dietro l’ultima porta a destra in fondo al corridoio. Ma va bene lo stesso. Entrare in campo con quella grinta e quella fame mi ha fatta stare bene, ha fatto stare bene tutti. Oggi è un lunedì felice. Alla fine, come se avessi giocato anche io, mi sono passata l’asciugamano sul collo e mi sono aggirata per casa impugnando il fon come microfono per rilasciare le interviste. E poi, mentre siamo ancora in lotta per il secondo posto, possiamo stare tranquilli: oggi i detrattori di Benitez restano nelle tane. Dai, ragazzi, abbiamo vinto contro la Vecchia Signora, uscite dalle saettelle e festeggiamo tutti assieme! Cantiamo tutti in coro: “Scusa, Bigon!”. Ah, poi Rafa. Lui non ne ha sbagliata una. I cambi ci hanno portato al raddoppio, Hamsik è sembrato di nuovo il vecchio Marek. Insigne ha giocato solo per l’azzurro. Persino Aurelio è entrato in campo: col tweet su Ilaria D’Amico ha dichiarato guerra a Sky. E ha fatto bene: se nessuno ha battuto ciglio di fronte alle cazzate sparate da Conte meritano di essere bastonati uno a uno da Zapata e di ingoiare la ciambella di salvataggio insieme a quei quattro peli del parrucchino del vergognoso. Attenzione, però, che la Fiorentina e l’Inter possono ancora raggiungerci. Non l’hanno detto a Sky? Che strano. Forza Napoli. Sempre! – 9 Ps Fedele??? Sono a casa, tesoro… Mimmo Carratelli e Ilaria Puglia

ilnapolista © riproduzione riservata