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Il Napoli comincia a somigliare all’idea di calcio di Benitez

Lucab138 ‏@lucab138 18 h
@napolista Anche se rafaelita convintissimo, per me peggior partita di Rafa di quest’anno.

Marcello Corbo ‏@marcellocorbo 17 h
@napolista bisogna che vi facciate qualche domanda su Rafa. Ultimi tre mesi partite molto brutte in scandalosa ascesa. E non solo per rosa.

Vi riportiamo queste due domande-considerazioni che abbiamo ricevuto su Twitter. Potremmo aggiungere una mini rassegna stampa con tutto quel che è stato scritto sulla prestazione del Napoli ieri in Portogallo. Ve la risparmiamo per carità di patria. Il Napoli ha perso 1-0, meritatamente, e le critiche della stampa sono ripartite. Del resto, Pavlov non era certo uno stupido. Sembrano sfoghi anche quelli dei giornalisti, questo lascia un po’ interdetti, ma l’attaccamento al Napoli può essere declinato in svariati modi. Non c’è nulla di male. Rientra nello spettro fisiologico dei comportamenti.

La partita. Non è stata una gran partita. Comprensibilmente, a mio avviso. Benitez ha schierato Reveillere, Britos e piazzato Henrique a centrocampo di fianco a Behrami. Mertens in panchina, Insigne in campo. Brutto primo tempo, con un prodigio di Reina su Jackson Martinez e gol ingiustamente annullato al Porto. Dopo 25 minuti il Napoli comincia a dare segni di vita. Ma sbaglia tanto. Sbaglia soprattutto – come spesso accade – il penultimo passaggio. Meglio nella ripresa. Gli azzurri (in realtà nuovamente gialli) hanno una fiammata. Che – come scrive Trapani – coincide con l’illuminazione di Hamsik. Higuain ha due palle buone, sul destro. Ma il portiere gli nega il gol. Così come su colpo di testa di Albiol. Sembra un’altra partita e invece siamo puniti su calcio d’angolo da Jackson Martinez. Reazione un po’ blanda. Loro colpiscono un palo; noi sfioriamo il gol due volte con Zapata. Fine del match d’andata: uno a zero per loro.

Il post-partita. Risultato non eccezionale, ovviamente. Ma nemmeno catastrofico. Il Napoli ha perso troppi palloni, ha sprecato le occasioni che ha avuto ed è stato anche fortunato in un paio di occasioni. Insomma, il calcio. È inutile dilungarsi ulteriormente. Conoscete il nostro pensiero sul Napoli, su Benitez, sulle montagne russe dei commenti che un lunedì siamo fortissimi e il venerdì siamo dei brocchi. Però vale la pena soffermarsi sui due tweet riportati all’inizio dell’articolo. Ecco, a mio avviso non è stata affatto la peggior partita del Napoli di Benitez. Mi è parso anche un Napoli discretamente messo in campo e sufficientemente temuto dai portoghesi (che non sono proprio gli ultimi arrivati). Non mi pare che ci si debba dilungare ulteriormente sul turn over. Ormai lo sanno anche le pietre che non possono giocare sempre gli stessi. Io avrei tenuto in panchina Higuain, figurarsi. Di Higuain non dico nulla, altrimenti Trapani mi toglie il saluto. Comunque per me un centravanti non può segnare ogni partita. E poi, eresia per eresia, dico che Zapata dovrebbe giocare un po’ in più. Ieri, in pochi minuti, ha incrociato due palle gol: non è una caso.

Questione di testa. Il Napoli ha concesso tre o quattro palle gol al Porto in tutta la partita. E ne ha confezionate tre (escludendo le due di Zapata). Capisco che l’aspettativa sia cresciuta notevolmente ma prima o poi bisognerà adeguarsi alla realtà che in campo esiste anche l’avversario, che non puoi vincere sempre e che le partite in Coppa si giocano sui 180 minuti. Questa è una squadra storicamente disabituata a giocare ogni tre giorni. E a competere su più fronti. Ho visto più stanchezza mentale che non fisica, soprattutto in alcuni elementi. La chiave, nello sport ad alti livelli, è sempre la capacità di concentrazione. Che non si acquisisce dall’oggi al domani.

Il calcio di Benitez. Tornando ai due tweet, vale la pena ricordare quel che scriviamo dall’inizio della stagione. Solo a Napoli hanno scambiato Benitez per Zeman. Il tecnico spagnolo – lo scriviamo per la centesima volta – è noto per la sua capacità di occupare il campo, per la sua fase difensiva, per la sua capacità di impedire all’avversario di giocare. Ecco che cosa sta avvenendo: che il Napoli sta cominciando a somigliare alle idee del suo allenatore. Un tecnico esperto, molto esperto. Che sa quanto sia difficile portare avanti una stagione senza mollare alcun obiettivo. Ora, però, vale la pena mettersi d’accordo: ci/vi piaceva il Napoli spumeggiante, arrembante, ma gruviera? Quello che “perché non mette un centrocampista in più?” O questo che ha migliorato la fase difensiva a scapito del gioco brasileiro? Il Napoli di Benitez sarà un mix. Modellare una squadra di calcio non è operazione così semplice.
Massimiliano Gallo

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