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Le pagelle / Il miglior Insigne, le rimesse laterali di Ghoulam ricordano qualcuno

Le pagelle di Sassuolo-Napoli 0-2, a cura di Mimmo Carratelli e Ilaria Puglia RAFAEL 6,5 – Reina resta in panchina e il portiere brasiliano torna tra i pali. Esce di testa fuori area per anticipare Berardi a difesa scoperta (6’), risolve di pugno su una punizione di Berardi (43’), salva in volo con una mano la conclusione di Sansone (75’), l’unica frecciata pericolosa del Sassuolo. Cannavaro gli tira debolmente. Non fa rimpiangere Reina, però non è che il Sassuolo sia stato così pericoloso… – 6,5 MAGGIO 7,5 – Strepitoso. È in un momento straordinario. Domina sulla fascia destra dove Longhi e Sansone non hanno mai via libera. Salta, anticipa, contrasta, di testa la spunta sempre e si spinge in avanti con una bella corsa e pennellando buoni cross. Capitano dopo l’uscita di Hamsik. Magnifico, come la temperatura a Napoli oggi. Una primavera – 7,5 FERNANDEZ 6,5 – È il difensore che imposta la manovra dalle retrovie e lo fa puntualmente avanzando a testa alta. Concede una conclusione a Sansone, ma chiude su Floccari nei minuti di recupero. Baluardo mobile in difesa. Trapani, oggi ho ragione io, ripeti con me: “Bravo Federico” – 7 ALBIOL 6,5 – Sta giocando sempre, da troppo tempo, ma la tecnica e la personalità gli consentono di resistere e stare bene in campo. Floro Flores non è mai un pericolo. Gara tranquilla. Resta a presidio dell’ultima linea con Fernandez che si spinge avanti. Te li ricordi i tempi in cui Floro Flores, per la nostra difesa, era un incubo? Maronn – 7 GHOULAM 7 – Il voto alto è anche per il pallone recuperato sulla linea di fondo del Sassuolo che porta al primo gol. Duelli spesso rusticani con Berardi che gioca sulla sua fascia ed è il più pericoloso degli avversari, tenace e fisicamente notevole. Quando è necessario, usa le maniere forti. Batte i corner dalla destra, non bene stavolta. Un sinistraccio fuori e una punizione alta. Lunghissime le rimesse laterali. Ricorda in questa specialità un vecchio mediano del Napoli, Mario Rosi (fine anni Quaranta) che lanciava la palla con le mani a quaranta metri. Sempre più in partita, sempre più sicuro. Per me, il mercato di gennaio è stato da otto – 7 BEHRAMI 6,5 – Squalificati Inler e Jorginho, torna da titolare in mediana e si fa notare, non tanto nei contrasti, quanto per le avanzate a portar palla. Nei contrasti mette giù una volta Floro Flores e una volta Berardi. Si vede che non è ancora al massimo. Esce nel finale, stanco. Ma davvero ha detto a Berardi, perennemente a terra, “Alzati bambino?”. No, perché se è vero il voto sale di mezzo punto – 7 RADOSEVIC s.v. – Entra all’85’ per Behrami. Non deve far molto. Deciso, spazza l’area azzurra (88’) mentre il Sassuolo cerca il gol nel finale e comprime il Napoli. Si lascia trascinare dalla foga e viene ammonito (89’). Gli piace talmente il giallo che ha voluto abbinare il cartellino alla maglia appena entrato – s.v. DZEMAILI 7 – Quanto corre e quanto gioca. Difende il poco che è necessario ed è sempre pronto in avanti. Si ripete in gol contro il Sassuolo sbloccando il risultato. Energico contro Sansone, viene ammonito. Centra la traversa all’89’ sull’assist di Insigne. Stremato, resiste. Una mosca contro un gigante, metaforicamente parlando. Una partita splendida – 8 MERTENS 6,5 – In assenza di Callejon gioca a destra con Insigne a sinistra. Stupisce sempre per la carica agonistica, la velocità, la resistenza. Difende molto sulla fascia e accentrandosi. Cerca sempre il gol con inserimenti rapidi. Una volta conclude sull’esterno della rete. Al 90’ va via in slalom e tira a colpo sicuro, ma Pegolo salva. Dries scia, non gioca. Scia. Bellissimo – 8 HAMSIK 7 – Grande partita con la fascia di capitano. Si inserisce subito in attacco con tre conclusioni. Travolge la difesa emiliana e conclude fuori (7’) nell’azione più pericolosa. Rientra accorciando la squadra e avanza innestando l’azione offensiva sia sul centro-destra che sul centro-sinistra. Gioca molti palloni ed è un tormento per gli avversari perché si muove molto cercando spazio e offrendosi ai disimpegni dei compagni. Esce al 79’. Un tormento per gli avversari, una delizia per noi. Assist, movimento, tante palle. Finalmente 17 – 7,5 HENRIQUE s.v. – Entra al 79’ per far rifiatare Hamsik, ma soprattutto per rinforzare la difesa sugli ultimi slanci del Sassuolo. Gioca davanti ai difensori nel 4-1-4-1 finale del Napoli. E niente, non l’ho ancora capito – sv INSIGNE 7,5 – La sua migliore partita. Si muove, corre, rientra, difende e si propone. Mette finalmente in gol il suo famoso tiro a giro che vale il raddoppio. Aiuta Ghoulam nella marcatura di Berardi. Contrasta l’attaccante e si fa ammonire (cattiveria agonistica). Dispensa assist. Alla mezz’ora lancia Higuian davanti al portiere (salva Pegolo). Scatenato nel finale quando sfiora il gol (84’ pallone a fil di palo). Dà a Dzemaili la palla che il mediano scaraventa sulla traversa. Una gran partita, finalmente, ma il voto è soprattutto per il gol: al millecinquantesimo tentativo, il tiro a giro è entrato. Battendo l’unico difensore al mondo che ancora non ha capito che tipo di giocata fa Lorenzo davanti alla porta, sempre la stessa. Ironia della sorte, quel difensore ha giocato nella stessa squadra di Insigne per due anni e si chiama Cannavaro – 8 HIGUAIN 7 – È l’anima dell’attacco, combattivo, continuo, al servizio della squadra. Pegola gli “ruba” il gol nella conclusione ravvicinata sul lancio di Insigne. Tira poco, ma si muove in continuazione. Soffre per il colpo alla schiena mollatogli da Cannavaro. Lascia a venti minuti dalla fine. Un leader, c’è poco da fare. Dopo lo scoglio, Cannavaro ci ha provato col coccige. Ha ragione Il Ciuccio – 7 PANDEV 7 – Entra per Higuain (70’) ed è subito una furia. Conquista palla, la difende, sfonda in area, cerca la rete. Dopo la combinazione volante con Insigne, Pegolo gli nega il gol (72’). Allunga a Insigne (fantastica intesa) una palla-gol che Lorenzinho conclude di un filo a lato. Pegolo deve uscire fuori area per anticiparlo. Mai così “vivo” negli ultimi tempi. Per come correva sembrava posseduto. Che giocatore assurdo: a volte una moviola, altre un turbo. Per la gioia di Gallo. Erano secoli che non giocava così – 7,5 BENITEZ 7 – Gli mancano per squalifica Inler, Jorginho, Callejon. Rilancia a centrocampo Behrami e Dzemaili che tengono bene il campo. Mertens gli fa il lavoro “sporco” di Callejon. Fa riposare Reina e ripresenta Rafael. Ottiene ancora risposte positive da Ghoulam (ormai una sicurezza) e da Hamsik (in crescendo). Maggio lo sorprende con un crescendo di rendimento. Vuole la squadra alta contro il 3-4-3 del Sassuolo con qualche rischio, ma i centrali di difesa se la cavano. La squadra alta consente di padroneggiare il centrocampo dove arretrano gli attaccanti del Sassuolo. Un po’ di spazio a Radosevic ed Henrique nel finale. Richiama Higuain dolorante e trova un Pandev sorprendente nella sostituzione. Da giovedì Europa League (in Galles con lo Swansea). E il vincente di coppe freme. Ne ha vinte tante, ne vuole una dal Napoli che è anche in finale di Coppa Italia. “Quando avremo vinto molto, daremo il Napoli a Diego e lasceremo vincere anche lui”. Lo dice ridendo e fa incazzare a morte i non rafaeliti. A loro sembra spocchioso, arrogante, si permette di smontare un mito sotto la cui ombra si sono nascosti i napoletani tifosi per vent’anni. Noialtri rafaeliti, invece, ci fa sorridere, ci piace anche la presunzione, ci piace perché, come dice Renzi, solo un’ambizione smisurata può portarti lontano e lui quell’ambizione ce l’ha e sotto sotto pensa anche di essere straordinario. Lo sa. E se uno non pensa di essere straordinario, se non ci crede davvero, e se non ha ambizione non arriva da nessuna parte. Dirlo non è peccato, è pulizia morale, onestà. No, non sono renziana, sono rafaelita, integralista. Credo nel Re di coppe. E mi piace assai come si impurpa Ilaria D’Amico e tutti i giornalisti sciocchi che la prima cosa che gli chiedono è la solita solfa Inter/Maradona. Sin prisa però sin pausa, you’ll never walk alone, Rafa. E maglia gialla tutta la vita – 9 MIMMO CARRATELLI e ILARIA PUGLIA

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