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Le pagelle / Inler di nuovo leone. Fernandez torna Fernandez. Dubbi su Reina

Le pagelle di Napoli-Milan 3-1, a cura di Mimmo Carratelli e Ilaria Puglia REINA 6,5 – Il gol di Taarabt è nell’angolino, poco da fare. Respinge a pugni l’unico tiro insidioso di Balotelli (16’). Più impegnato nella ripresa dalle conclusioni di Essien (63’) e Taarabt (70’). Buca l’uscita in area su Balotelli (71’) e nello stadio aleggia la topica di Bergamo. Poi è attento su un cross insidioso di Abate (75’) e ruba la palla a Pazzini, in solitudine nell’area azzurra (80’). Tu non hai avuto paura? A me ha tolto qualche ora di vita. Se Balotelli ci avesse creduto davvero staremmo a fare i conti con la gastrite e i paccheri in faccia. Da quando è tornato è calato un po’ – 6 MAGGIO 6 – Taarabt lo mette in difficoltà. Prende coraggio quando il marocchino si accentra e allora può volare sulla fascia sovrapponendosi a Mertens e andando anche al tiro (40’ palo). Vabbè, ma Taarabt è ‘nu mostr! – 6 FERNANDEZ 5 – L’errore a centrocampo dà via libera a Taarabt per il vantaggio milanista. Poi se la cava contro Balotelli, favorito dalla serata negativa dell’attaccante. Un colpo di testa debole parato da Abbiati (47’). Un paio di errori clamorosi, alla Fernandez. Odio dare ragione a Trapani, non ce la faccio – 5,5 ALBIOL 6 – Non esce su Taarabt che avanza indisturbato per battere Reina. Solita indecisione difensiva, tutti arretrano e nessuno va a ostacolare il milanista. Ma è puntuale in almeno tre chiusure decisive (una su Balotelli). A un certo punto sembrava un gioco. Correvano tutti all’indietro verso la porta. Se non fosse stata la nostra porta e nostro lo svantaggio sarebbe stata una scena esilarante. Meno male che la difesa del Milan è peggiore della nostra (mammamà) – 5,5 GHOULAM 6 – Una sicurezza sulla fascia sinistra dando poco spazio ad Abate schierato da Seedorf sulla linea dei mediani per sfruttarne la progressione esterna. Batte anche i corner. Tenta senza successo un’altra punizione dai trenta metri e più (fuori). Si sovrappone con puntualità a Insigne sulla sinistra. Non ho capito neppure come si pronuncia il nome, se con l’accento sulla “O” oppure sulla “A”. Ma, per carità, non muoviamolo da là (e daglielo mezzo voto in più!) – 6,5 JORGINHO 7 – Vince alla grande il duello con De Jong. Contrasta e distribuisce gioco. Tocca a Inler la palla del primo gol. Grande mobilità, passaggi precisi, lesto a servire Hamsik e Higuain in due buone occasioni. Ammonito per un fallo su Kakà (68’): era diffidato, non giocherà contro il Sassuolo. Lancia in profondità, serve Inler in modo meraviglioso, non sbaglia un passaggio. Dopo una certa quantità di minuti di gioco in azzurro si può tranquillamente dire: è jucator’ e pallon – 8 INLER 7,5 – Sarà proprio la presenza di Jorginho a favorirne un rendimento molto apprezzabile, ma ora è un altro giocatore. È vero, aveva di fronte un ectoplasma di avversario (Essien), ma gioca più rapido e preciso. Fa correre la palla, non si ferma più girando su se stesso e perdendo il tempo di gioco. E ha il merito di agguantare il pareggio con un tiro dalla distanza e a lanciare Higuain per il 2-1. Secondo centro in campionato. Recupera molti palloni e li smista senza attardarsi. Ammonito per un fallo su Taarabt, salterà la gara col Sassuolo (era diffidato). Inler, assist, gol. Tre parole che nessuno pensava di poter mettere nella stessa frase. Ha fatto un partitone, Mimmo, sali di voto, premiamolo. Per me è determinante la vicinanza di Jorginho: insieme sono perfetti – 8,5 MERTENS 7 – Come ha la palla, dà sempre una scossa al gioco. Veloce, gran controllo del pallone, tocchi volanti a servire i compagni, sempre deciso al tiro, grande resistenza fisica. Cancella Emanuelson, dà una mano a Maggio sulla corsia destra. Sta per beffare Abbiati al limite con un pallonetto che finisce fuori, ma ottiene la punizione perché il portiere gli frana addosso. Gran lancio per Insigne che sfiora il gol (41’). Impegna Abbiati (60’), recupera su Kakà (61’). Un giocatorino totale. Si è fatto non so quanti metri per recuperare palla. Sembrava avesse un motorino incorporato. Una cosa da non credere. Talmente bella da non credere. Non era più un calciatore, era un tifoso in maglia gialla sceso in campo a dare una mano. Indispensabile e attraente come una droga – 9 HAMSIK 6,5 – Sulla strada del ritorno alla forma migliore. Gioca tra le linee, è pronto negli inserimenti, scambia di prima con i compagni, va cinque volte al tiro. Comincia a impegnare Abbiati che para in due tempi (9’). Da posizione difficile la gran conclusione al volo del 36’, pallone alto. È vivo ed è tornato tra noi. Esce all’83’ dopo un gran lavoro per la squadra. Non ci crede ancora abbastanza, non ha il suo solito mordente, non concretizza. Certo, aiuta la squadra, ma non puoi dire che è il nostro Marek, quello di cui abbiamo parlato e scritto tanto. No, io ancora lo aspetto. Forza 17 – 6,5 BEHRAMI s.v. – Sostituisce Hamsik negli ultimi dieci minuti (recupero compreso) e non deve fare niente di speciale. Con le previste squalifiche di Jorginho e Inler, sarà titolare domenica a Reggio Emilia contro il Sassuolo. Mi mancherà Jorginho, ma vediamo in che condizioni torna la meraviglia Valon – sv INSIGNE 6,5 – Con Callejon in panchina e Mertens sulla destra, gioca sulla sua corsia mancina e offre una prestazione positiva. Sfiora il gol d’un soffio con un colpo di testa (41’) e con un tiro a giro (53’) che lascia Abbiati immobile e rassegnato. Copre bene, arretra, difende, salta l’avversario in combinazione con Ghoulam e Hamsik. Esce al 78’.  Meglio del solito, non a caso lo applaudono. Ma deve cambiare gioco: Rafa diglielo! – 6,5 CALLEJON 6,5 – Entra per Insigne ed è prontissimo nel rifinire per Higuain la palla del terzo gol. O è gol o è assist, non se ne esce: anche se gioca dieci minuti soltanto. Che peccato, però, non ballare il tango contro il Sassuolo – 6,5 HIGUAIN 8 – In grande condizione fisica. Va al tiro dopo 40 secondi perché il Napoli parte forte e prende il Milan alla gola. È dovunque. Rientra, attacca, svaria sulle fasce. Va fuori il tiro a giro del 15’. Segna il primo gol di testa inserendosi lestamente nell’area rossonera sul lancio pennellato di Inler. Formidabile al 59’ quando controlla di petto e batte al volo di destro (fuori). Gli sfugge la deviazione in gol sul lancio di Jorginho (66’). Conclude la rapida azione della terza rete: Hamsik centrale apre a Callejion sulla destra, difesa milanista aggirata, cross basso e corto nell’area piccola dove Gonzalo arriva come un falchetto e tocca in gol. Dodicesimo centro in campionato, terza doppietta (una su due rigori). E sono 18 le reti complessive fra campionato e coppe (una doppietta anche in Champions). Prendi Higuain e Balotelli e mettili vicini. Guardali correre. Cioè guarda Gonzalo correre, perché Balo resta immobile ad aspettare che gli servano palla, non si sporca i calzini. Guarda le lacrime di Balotelli, dopo che hai guardato per 90 minuti il sorriso di Higuain. Gonzalo è talmente splendido e forte che un mezzo punto in più glielo regala solo la gioia di giocare – 8,5 BENITEZ 7 – Il Qatar è lontano e si allontanano pure le critiche e i de profundis. Presenta una squadra in salute dopo la partitissima di Roma. Il Milan facilita il compito perché non sa difendere, non fa filtro a centrocampo e, tranne le incursioni di Taarabt, non punge in attacco. Jorginho gli risolve la regia a centrocampo e Inler sale di tono non dovendo più fare il regista (non ne è capace). Ora la coppia dei “mediani” funziona a meraviglia. Giocano persino alti contro l’evanescente Milan accorciando la squadra e sostenendo attivamente l’attacco. Rafa ha avuto pazienza con Hamsik e il principe azzurro sta guadagnando la condizione migliore. Ha azzeccato la scelta di Ghoulam che ha risolto le due fasi di gioco sulla fascia sinistra. Fa riposare Callejon, inserendolo solo nel finale, portando Mertens a destra e rilanciando Insigne a sinistra. In difesa, qualche movimento è ancora sbagliato favorendo il gol di Taarabt. Ma ha una squadra viva che fa gioco spettacolare. Palla a terra è un Napoli irresistibile. Elogia la squadra e il presidente, rassicura i tifosi, dice che siamo tutti uniti, tutti dalla stessa parte, pure se sa che non è vero, accoglie tutti con benevolenza, dice che per vincere serviamo tutti. Non sbaglia nulla, stavolta, e i suoi lo premiano per la fiducia. Sorride, mentre ai microfoni ripete il suo motto. Deve avere un fegato grande quanto Portacapuana per non farsi smuovere di un passo da critiche, lamenti, mugugnii e tiratori scelti e disperati. Tutti quelli che ieri, dopo una bellissima partita, come al solito sono spariti nel nulla. Che bello quando non senti quei commenti neri come la pece che rubano loro corpo anima e fantasia. Chi invece ha una fantasia che galoppa è quello sparuto gruppo di ultrà in curva che ogni settimana passa ore nel freddo e nel gelo di qualche scantinato a scegliere la genialata da partorire con le cervella appiccicate. Quella di ieri è stata bellissima. Hanno riconosciuto di essere da C: loro. Voi non l’avete capito, avete pensato che si riferivano alla squadra, ma no, era solo una dichiarazione di intenti, un peana. Ci hanno comunicato che stanno andando via. Se ne vanno a Gela, le sono affezionati. A loro piace così. Pensate che bello non rivederli più! Intanto, noi che restiamo, anzi, che seguiamo Benitez in capo al mondo, urliamo contro il cielo “Sin prisa però sin pausa”. Sappiamo che quella di ieri era una squadra fantasma, con la difesa peggiore della nostra. Sappiamo che avremmo dovuto vincere 6-1 per come abbiamo giocato. Ma andiamo avanti, guardiamo il cielo. Di corsa al San Paolo, che abbiamo un conto in sospeso con la capitale. Noi siamo rafaeliti, Napoletani perbenitez. Sorridiamo. Sempre! – 9 MIMMO CARRATELLI e ILARIA PUGLIA

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