I limiti del Napoli di Benitez

Contro Sassuolo, Parma, Udinese e Chievo: Napoli 3 punti, Juventus 12, Roma 10. Mettiamoci i confronti diretti degli azzurri perduti in trasferta (0-3 a Torino, 0-2 a Roma con qualche rimorso) ed ecco “dipinta” la classifica della squadra di Benitez, un punto sopra l’anno scorso, poca cosa. Ma le novità sono tante. Il Napoli è […]

Contro Sassuolo, Parma, Udinese e Chievo: Napoli 3 punti, Juventus 12, Roma 10. Mettiamoci i confronti diretti degli azzurri perduti in trasferta (0-3 a Torino, 0-2 a Roma con qualche rimorso) ed ecco “dipinta” la classifica della squadra di Benitez, un punto sopra l’anno scorso, poca cosa. Ma le novità sono tante.

Il Napoli è in pausa invernale. Qualche elemento ha giocato troppo (Albiol, Callejon). Hamsik è appena al rientro dopo l’infortunio al piede. Behrami è ancora in infermeria. Anche Zuniga è fermo ai box. Higuain è fuori forma. Inler è sempre fuori partita, incerto e lento, difende male, non ispira l’attacco, non va mai al tiro da fuori.

Il 4-2-3-1 di Benitez è sotto il mirino della critica, soprattutto perché si trasforma spesso in un 4-2-4 che disequilibra la squadra, lasciando il centrocampo agli avversari (Inler e Dzemaili, mancando Behrami, non sono due incontristi da poter reggere la “diga”).

La verità è che ci sono giocatori fuori ruolo: gli esterni della difesa e i due mediani. L’anno prossimo il Napoli va completato soprattutto in queste “caselle”. Non si poteva fare tutto quest’anno.
Maggio non è più il cervo volante degli anni passati, pur avendo vinto l’Oscar quale migliore esterno destro della stagione scorsa. Zuniga è un ibrido. Né Mesto, né Reveillere sono soluzioni accettabili.

A centrocampo, la nuova coppia potrebbe essere Jorginho-Behrami. È pienamente soddisfacente? Jorginho può essere il “cervello” della squadra o si pensa sempre alla maggiore esperienza di Mascherano? In prospettiva convince l’accoppiata con Jorginho (22 anni) e Capoue, 26, francese di origini guadalupensi, 1,89, fisico notevole?
Il mercato di gennaio può offrire qualche toppa (Mexes?) fino a maggio, ma il terzo posto può essere difeso dalla “rosa” attuale non migliorabile fin quando la Roma andrà più forte e sbarra la seconda posizione.

Il potenziamento della squadra deve essere (già) programmato per giugno. I soldi non mancano. Ma sono raggiungibili i giocatori desiderati?

Tornando al modulo di Benitez, quali potrebbero essere le alternative con l’attuale “rosa” ? Ne abbozziamo qualcuna, però con molti azzurri “adattati” in alcuni ruoli.

3-5-2: Rafael – Mesto, Albiol, Reveillere – Callejon, Behrami, Jorginho, Hamsik, Mertens – Higuain, Insigne. In questo modulo, Callejon e Mertens verrebbero “sacrificati” sulle corsie in un avanti-indietro che ne sminuirebbe l’efficacia sul fronte offensivo e in zona-gol. La difesa, con due terzini bloccati, è comunque a rischio per la qualità dei giocatori.

4-3-3: Rafael – Maggio, Fernandez, Albiol, Zuniga – Behrami, Jorginho, Hamsik – Callejon, Higuain, Mertens. E’ l’ipotesi più coraggiosa, ma con un centrocampo discutibile e la difesa ha esterni adattati e non insuperabili.

4-4-2: Rafael – Maggio, Fernandez, Albiol, Zuniga – Callejon, Jorginho, Hamsik, Mertens – Higuain, Insigne. E’ il modulo più “solido” però con molti azzurri costretti a un ruolo non congeniale.

4-1-4-1: Rafael – Maggio, Fernandez, Albiol Zuniga – Jorginho – Callejon, Behrami, Hamsik, Mertens – Higuain. Reggerebbe Jorginho davanti alla difesa?

Il punto essenziale è che per il prossimo anno il Napoli, come minimo, deve pensare a sostituti validi di Maggio, Zuniga, Inler e Dzemaili.
La discussione è aperta.

Che cosa può fare Benitez di meglio in questo campionato? Se Hamsik torna ai livelli delle prime giornate e Higuain riprende la forma migliore, qualcosa cambierà rispetto a questo periodo di stanca. Il resto all’anno prossimo.
MIMMO CARRATELLI

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