Fin quando il calcio si piegherà agli ultras, avremo sempre la vergogna di Salernitana-Nocerina

Al momento in cui scriviamo, la notizia è l’apertura del sito del Fatto quotidiano. La potete leggere qui. Una notizia che speriamo possa contribuire a riportare in primo piano la piaga degli ultras e del calcio che soccombe continuamente ai loro ricatti. In breve, oggi era in programma il derby Salernitana-Nocerina, di Lega Pro. Partita […]

Al momento in cui scriviamo, la notizia è l’apertura del sito del Fatto quotidiano. La potete leggere qui. Una notizia che speriamo possa contribuire a riportare in primo piano la piaga degli ultras e del calcio che soccombe continuamente ai loro ricatti.

In breve, oggi era in programma il derby Salernitana-Nocerina, di Lega Pro. Partita che per motivi di ordine pubblico è stata vietata ai tifosi della Nocerina. Gli ultras, però, non si sono persi d’animo e hanno fatto visita alla squadra del ritiro di Mercato San Severino minacciando i calciatori e invitando loro a non giocare. Dopo una trattativa col questore di Salerno Antonio De Jesu, si era deciso di giocare ugualmente. Evidentemente i calciatori e l’allenatore della Nocerina non si sono sentiti tutelati a sufficienza dallo Stato. E così il tecnico Fusco ha effettuato tre cambi in due minuti; dopodiché altri cinque calciatori della Nocerina hanno finto malori e la squadra si è ritrovata in campo con sei uomini. L’arbitro a questo punto è stato obbligato a decretare la sospensione della gara. E metaforicamente anche del calcio italiano.

A questo punto c’è da chiedersi se qualcuno nei palazzi di Figc e Lega Calcio si darà una sveglia. Poche settimane fa, in occasione della battaglia degli ultras per l’insulto territoriale libero, il Calcio ha deciso di voltare la faccia, di nasconderla sotto il tappeto. Capitanati dall’oggi elogiatissimo Galliani, i presidenti delle squadre di serie A (compreso il nostro De Laurentiis) si sono battuti per l’eliminazione delle norme sulla discriminazione territoriale. Così volevano gli ultras e così hanno chiesto i presidenti.

Gli ultras, a giusta ragione, si sono sentiti i padroni del calcio. Se sono in grado di piegare venti squadre di serie A, la Figc e la Lega, che cosa vuoi che sia impedire lo svolgimento di una gara di Lega Pro? Del resto un mesetto fa, a Benevento, avevano costretto alle pubbliche scuse il centravanti Evacuo reo di aver salutato a fine partita i suoi ex tifosi, proprio della Nocerina.

Oggi a Salerno il calcio italiano ha vissuto un’ennesima pagina disgustosa. Purtroppo fin quando il Palazzo (sportivo e politico) non deciderà che è giunto il momento di affrontare la piaga ultras, il calcio (o quel che ne resta) sarà sempre vittima di questi ricatti.
Massimiliano Gallo

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