All’Iduna Park servirebbe un Napoli guerriero

Senza Hamsik e col Napoli peggiore della stagione, schiacciato dalla Juventus e infilato da Cassano, perdendo coraggio e determinazione, masturbandosi con un palleggio senza soluzioni, si va a Dortmund nella immensa trappola giallo-nera del Borussia, in uno stadio che soffoca ogni avversario e contro una squadra aggressiva e super-organizzata, stile Juve per intenderci. Speranze ridotte […]

Senza Hamsik e col Napoli peggiore della stagione, schiacciato dalla Juventus e infilato da Cassano, perdendo coraggio e determinazione, masturbandosi con un palleggio senza soluzioni, si va a Dortmund nella immensa trappola giallo-nera del Borussia, in uno stadio che soffoca ogni avversario e contro una squadra aggressiva e super-organizzata, stile Juve per intenderci. Speranze ridotte al lumicino per quel pareggio “impossibile” che servirebbe per andare avanti, e che il cielo ce la mandi buona.

Servirebbe un altro Napoli e non tanto il Napoli “bello” di inizio stagione, ma un Napoli guerriero, disperatamente guerriero, pronto a morire su ogni palla, esente da errori, generoso e cinico, un Napoli che deve riconquistare la capacità di far gol e che non si scopra in difesa. Insomma un miracolo azzurro per uscire illesi, il meno che si possa fare all’Iduna Park, il maggiore degli stadi tedeschi, più di 80mila assatanati dal verbo del gigante Jurgen Klop (1,93) che se ne infischia del possesso-palla, del calcio all’uncinetto, della evangelizzazione spagnola, e vuole ed ha una squadra corsara, proprio di corsa e che corre più dell’avversario, e randella palloni in ogni assalto, alla fine una squadra che prende il “nemico” alla gola, non gli da scampo in nessuna zona del campo, arrivando prima sulla palla, soprattutto sulla palla finale davanti a Reina.

Col campionato compromesso (-7 dal Bayern) il Borussia risolverebbe la sua stagione avanzando in Champions e, oltretutto, gli ribolle ancora il sangue per il match perduto al San Paolo, in circostanze disdicevoli, dicono a Dortmund, e perciò ancora di più fremono per triturare il Napoli e i napoletani anche con una difesa di emergenza, ma quello che conta è il carattere irriducibile di una squadra di diavoli, protesa al riscatto dopo tre sconfitte consecutive, sei gol incassati e uno all’attivo, la vergogna da cancellare contro il Napoli.

Stando così le cose è inutile parlare di formazioni e di tattica, di assenti e presenti. Il Borussia si avventerà alla sua maniera di drago che sputa fuoco chiunque giochi. Bisognerebbe essere nello spogliatoio del Napoli per capire quale tattica ignifuga esibirà Benitez, quanti stivali delle sette leghe calzeranno gli azzurri, quanto cuore e animo sono rimasti in questo Napoli calante per sperare che la palla sia sempre rotonda e partire battuti in partenza possa sovvertire ogni pronostico, il calcio, si dice, è bello per questo. Fino a che punto sarà bello per il Napoli all’Iduna Park andiamo a scoprirlo col cuore in gola.
Mimmo Carratelli

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