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Zuniga e il suo agente hanno rifilato un “pacco” a De Laurentiis?

Bisogna riconoscere che l’unico portatore sano di notizie a Napoli è Aurelio De Laurentiis. Da oggi – grazie alla domanda di Valter De Maggio, va riconosciuto – sappiamo che esiste un caso Zuniga. Nulla di più, ovviamente. Ma una traccia di questi tempi è già qualcosa. E la traccia la fornisce il presidente: «Zuniga? Non ne parliamo, sono molto arrabbiato. Nella vita non si finisce mai di imparare, specie se si affrontano le cose con sincerità». Il che equivale alla conferma che il colombiano e il suo agente hanno rifilato il classico scartiloffio al presidente. Il tradizionale “pacco”.
Hanno tirato per le lunghe la vicenda contrattuale. Zuniga sembrava al centro del mercato come nemmeno Gareth Bale. Subiva il richiamo di sirene dal nome altisonante: Barcellona, Juventus, e persino la più modesta Inter. Anche perché Zuniga era in scadenza di contratto. Per lui, quindi, si profilava un’uscita senza incassi per De Laurentiis. In stile Campagnaro. La partenza di un giocatore a costo zero rappresenta uno dei più grandi dolori per De Laurentiis. E anche una oggettiva perdita per la società, diciamolo.
E così la società convince Zuniga e il suo entourage a firmare il rinnovo contrattuale. Ingaggio altissimo. Da 3,5 milioni a stagione con i bonus. Più di Hamsik. E che ti combina Zuzù dopo la firma? Avverte un dolorino al ginocchio e viene operato. Dal professor Mariani, un luminare tra gli ortopedici. Che rilascia dichiarazioni inquietanti: «La situazione era complessa. Io riparo, non guarisco. Le manifestazioni degenerative ci sono e restano».

Insomma, Zuniga stava male e si sapeva. O meglio, lui e il suo entourage di sicuro lo sapevano. De Laurentiis e il Napoli non sappiamo. A giudicare dalla reazione del presidente, dobbiamo dire di no. Saremmo di fronte a un errore piuttosto grave. Che getta una luce fosca sulla gestione della società. E sul tanto elogiato staff medico. A meno che De Laurentiis non sia stato precipitoso e poco chiaro nelle sua pur stringata affermazione.
Massimiliano Gallo

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