Serve un torero per il Torino. Higuain, ci sei?

Quanta grazia, sant’Aurelio. Il presidente è in formissima, pronto a spendere a gennaio per i rinforzi, almeno tre. Corrono i nomi di Martin Montoya, difensore del Barcellona, uno dei migliori della generazione 1991, del pallino di Benitez, Mascherano, 29 anni di saggezza calcistica, dell’eterno desiderato Skrtel, del difensore croato Vrsaljko, 21 anni (1,83), che è […]

Quanta grazia, sant’Aurelio. Il presidente è in formissima, pronto a spendere a gennaio per i rinforzi, almeno tre. Corrono i nomi di Martin Montoya, difensore del Barcellona, uno dei migliori della generazione 1991, del pallino di Benitez, Mascherano, 29 anni di saggezza calcistica, dell’eterno desiderato Skrtel, del difensore croato Vrsaljko, 21 anni (1,83), che è già in Italia, al Genoa, di Fabian Schaer difensore del Basilea (21 anni, 1,86) per infoltire la colonia svizzera a Castelvolturno. Non si butteranno più i soldi per le mezze cartucce. Rinforzi mirati. Se abboccano bene, altrimenti al prossimo giro. E’ la via Aurelio al riformismo. E padre Benitez sa chi suggerire.
Non divaghiamo. C’è il Toro di buona Ventura all’ora dell’aperitivo. Avversario che gioca ad elastico, tutti dietro, tutti avanti. Scorbutico. Due punte pungenti: il pungiglione di Velletri Alessio Cerci che arriccia i capelli e i gol e don Paulo Barreto di Rio de Janeiro, tocco brasiliano, attaccante sgusciante. Cinque a fare la diga di centrocampo con gli esterni D’Ambrosio e Pasquale pronti a venire avanti, corsie da bloccare con Maggio e Armero, o Mesto se è lui a giocare.
Sprecone in casa, il Torino galleggia fuori dove ha giocato di meno (una vittoria, un pari, una sconfitta). Il Napoli ha già perso due punti in casa (Sassuolo) e non può concedersi altre distrazioni se vuole reggere all’esplosione della supernova di Roma e stare gomito a gomito con la Juventus. Tre punti da arpionare perché è una settimana tosta. Mercoledì sera, gli azzurri saranno a Firenze sotto le stelle di Montella.
Higuain gioca? E’ l’interrogativo del secolo mentre fischiano le orecchie a Duvan Zapata, il mollifluente. Questione di una cicatrice al flessore della gamba destra dell’argentino. Maradona giocava con mille infiltrazioni. Gonzalo butta la cicatrice oltre l’ostacolo! Riposerà Hamsik per un terzetto originalissimo dietro la punta? Se lo slovacco si ferma ai box, il falangista macedone Pandev a destra, il piè veloce Mertens a sinistra e, in mezzo, Lorenzo Insigne a dipingere le giocate d’autore?
Fra turn-over tattici e di convenienza, il Napoli muta pelle, ma Benitez sa come amministrare la “rosa”. Andiamo verso il lancio definitivo di Federico Fernandez il flaco. Di sicuro si dovrà almeno giocare con Higuain o con Hamsik, uno dei due deve esserci. A mezzo servizio o a servizio intero. Hamsik, soprattutto, ha bisogno di giocare per raggiungere la forma migliore e accendere la lampada di Aladino un po’ spenta negli ultimi tempi.
Al Torino mancherà qualche pezzo, soprattutto il corazziere del gol Immobile, squalificato. Ma la coppia Cerci-Barreto, così diversi, così bene assortiti, basta da sola a dar pensiero. Ricordarsi della beffa dell’anno scorso, il passaggio all’indietro di Aronica (che il Palermo l’abbia in gloria) e Gianluca Sansone in gol. Amaro lucano al 92’.
Vietato pareggiare stavolta. La Roma corre con gli stivali delle sette leghe e dei sette colli. Bisogna starle dietro aspettando buone notizie da Udine, il campo di Di Natale (Totò fa’ tu). Il campionato è tutto da giocare, c’è qualche defaillance in giro. Il Napoli deve essere pronto all’impresa. Sin prisa, però con Higuain.
Sarà necessaria una partita gagliarda per riprendere a correre dopo il “buco” romano. Corsa e battaglia sono armi del Torino, il Napoli dovrà gare giro-palla veloce e si spera preciso. Se ci sarà Dzemaili in mediana (Behrami deve pur riposare), vietato sbilanciarsi. Blerin è una mezz’ala d’attacco e chi copre?
Fantasie. La formazione sta tutta sull’almohada, l’ormai famoso cuscino di Benitez. La scopriremo al San Paolo dove ci potremo fare una idea più precisa della partita. Ma, attenti, il Toro carica. Devono essere pronte le banderillas azzurre per fiaccarlo, abile il gioco delle muletas a centrocampo per confonderlo e poi la spada del torero. Mata, Gonzalo, mata.
MIMMO CARRATELLI

SERIE A – 9^ GIORNATA.
Sampdoria-Atalanta, Inter-Verona, Napoli-Torino, Bologna-Livorno, Catania-Sassuolo, Chievo-Fiorentina, Juventus-Genoa, Parma-Milan, Udinese-Roma, Lazio-Cagliari.

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