Battuti da due calci piazzati. Decide Pjanic su punizione e su rigore

Con Maradona in tribuna, ma senza Higuain in campo (Pandev punta), maledetta partitissima per il Napoli all’Olimpico decisa da Pjanic con due calci da fermo (2-0). Punizione dal limite impeccabile nel recupero del primo tempo (48’), rigore al 71’. Sul rigore si discute: era più evidente l’abbraccio di Borriello a Cannavaro prima della cintura del […]

Con Maradona in tribuna, ma senza Higuain in campo (Pandev punta), maledetta partitissima per il Napoli all’Olimpico decisa da Pjanic con due calci da fermo (2-0). Punizione dal limite impeccabile nel recupero del primo tempo (48’), rigore al 71’. Sul rigore si discute: era più evidente l’abbraccio di Borriello a Cannavaro prima della cintura del napoletano al romanista. Orsato ha visto solo il fallo di Cannavaro che, seconda ammonizione, veniva espulso lasciando il Napoli in dieci negli ultimi venti minuti.
La Roma (ottava vittoria su otto) ha concesso poco al Napoli (prima sconfitta in campionato). Tuttavia, dopo una mezz’ora in cui la squadra giallorossa più che spingere controllava il match, molto più forte nei contrasti, usciva Totti (33’ problemi muscolari alla coscia destra). Il Napoli si svegliava di colpo. Fino a quel punto aveva difeso con ordine. Ora guizzava improvvisamente in attacco.

Un assist volante di Insigne lanciava Pandev tutto solo verso l’area romanista. De Sanctis riusciva con una mano ad intercettare la conclusione ravvicinata del macedone e sul rimpallo del pallone all’indietro verso la porta vuota De Rossi con una sforbiciata salvava il gol sicuro (35’). Il Napoli osava ancora. Era Pandev stavolta ad imbeccare Insigne spostatosi a destra. La conclusione di Lorenzinho, che resisteva alla carica di Maicon, si spegneva sull’esterno del palo (45’).

Due palle-gol sfumate. Per un problema a una spalla usciva Britos (45’ Cannavaro). Sfortuna nera per l’ex capitano azzurro. Stroncando Gervinho al limite dell’area consegnava a Pjanic la punizione del vantaggio romanista. Poi, ancora Cannavaro sull’episodio del rigore e doppietta di Pjanic.

Sembrava che il Napoli sapesse domare la Roma chiudendo tutti gli spazi. Il gioco giallorosso non era mai vibrante. La Roma temeva il Napoli e non sguarniva mai la difesa (De Rossi arretrato). Gervinho batteva fuori in una occasione molto favorevole (16’). Poi c’era la ripresa del Napoli. Era Inler a far girare la squadra, vivacissimo Insigne, sotto tono Hamsik, a Totti pensava Behrami. La Roma correva sulla sinistra con Dodò e Gervinho, gran lavoro di contenimento per Callejon e Maggio. Quando usciva Totti, entrava Borriello. La Roma affollava sempre la sua metà campo per impedire le ripartenze del Napoli.
Andata in vantaggio, la Roma rientrava dopo l’intervallo con grande sicurezza e reggeva l’urto del Napoli alla ricerca del pareggio. Per un quarto d’ora si giocava nella metà campo giallorossa, ma il Napoli pur premendo non andava mai al tiro. Problemi muscolari anche per Gervinho (57’ Ljajic). Ed entrava Higuain (68’ per Pandev) senza incidere sul match. Il Napoli attaccava con grande animosità, ma la Roma si difendeva in massa senza riuscire a ripartire per il contropiede. Il Napoli rischiava, ma voleva il pareggio con grande forza. De Sanctis, protagonista sulla palla-gol deviata a Pandev, non correva pericoli. E al 71’ il marchio definitivo del successo giallorosso col fallo di Cannavaro, l’espulsione del napoletano, il rigore del 2-0 di Pjanic.

Benché in dieci il Napoli attaccava e la Roma, con grande prudenza, si teneva chiusa. Impalpabile l’entrata in campo di Higuain. Ma è anche vero che nei contrasti la Roma era insuperabile. C’era Dzemaili per Inler (83’). Il Napoli ormai attaccava per forza di inerzia, senza vigore, senza essere incisivo, trovando sempre la strada del gol sbarrata.

Non è stata una bella partita per la tensione in campo. La Roma ha saputo giocarla meglio, con più autorità, sempre equilibrata e molto coperta. Il miracolo di De Sanctis su Pandev la metteva in corsa. A nulla sono servite la vivacità di Insigne, la grinta di Callejon, la buona regia di Inler, la tenuta difensiva di Mesto, Albiol e Britos. Behrami bene a centrocampo sul romanista che veniva avanti (Strootman più di Pjanic). In avanti, Pandev si batteva con risultati alterni e si mangerà ancora le mani per l’occasione mancata che poteva portare il Napoli in vantaggio e dare una svolta diversa al match.

Martedì il Napoli va a Marsiglia per il terzo turno di Champions. Anche i francesi hanno perduto in campionato (0-1 a Nizza).

Mimmo Carratelli

NAPOLI (4-2-3-1): Reina; Maggio, Albiol, Britos (45’ Cannavaro), Mesto; Behrami, Inler (83’ Dzemaili); Callejon, Hamsik, Insigne; Pandev (68’ Higuain).

ROMA (4-3-3): De Sanctis; Maicon, Benatia, Castan, Dodò; Pjanic, De Rossi, Strootman; Florenzi (81’ Marquinho), Totti (33’ Borriello), Gervinho (57’ Ljajic).

ARBITRO: Orsato (Schio).

RETI: 48’ primo tempo Pjanic, 71’ Pjanic rigore.

SERIE A – 8^ GIORNATA.

Roma-Napoli 2-0. Sabato 19: Cagliari-Catania, Milan-Udinese. Domenica 20: Atalanta-Lazio, Fiorentina-Juventus, Genoa-Chievo, Livorno-Sampdoria, Sassuolo-Bologna, Verona-Parma, Torino-Inter.

CLASSIFICA: Roma 24; Napoli e Juventus 19; Inter 14; Verona 13; Fiorentina 12; Lazio 11; Udinese 10; Torino, Parma, Atalanta 9; Milan e Livorno 8; Cagliari 7; Genoa e Catania 5; Chievo 4; Sampdoria e Bologna 3; Sassuolo2.

Napoli e Roma una partita in più.

 

CHAMPIONS LEAGUE. Terzo turno.

Martedì 22: Marsiglia-Napoli, Arsenal-Borussia.

CLASSIFICA: Arsenal 6; Napoli e Borussia 3; Marsiglia 0.

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