Travolta l’Italia under 21, la Spagna vince l’Europeo

Hanno il mostruoso palleggio dei “grandi” (l’etichetta assoluta del calcio spagnolo), pressing continuo in ogni zona del campo, gran movimento e velocità, qualità tecniche di rilievo. E così, nella finale di Gerusalemme del campionato europeo under 21, la Spagna dei ragazzi stravince contro l’Italia (4-2) confermandosi campione d’Europa e bissando il successo della nazionale maggiore […]

Hanno il mostruoso palleggio dei “grandi” (l’etichetta assoluta del calcio spagnolo), pressing continuo in ogni zona del campo, gran movimento e velocità, qualità tecniche di rilievo. E così, nella finale di Gerusalemme del campionato europeo under 21, la Spagna dei ragazzi stravince contro l’Italia (4-2) confermandosi campione d’Europa e bissando il successo della nazionale maggiore a Kiev nella finale europea dell’anno scorso sugli azzurri di Prandelli (4-0).
Illaramendi gran regista difensivo, Alcantara (tripletta!) trequartista che gioca ovunque e diventa attaccante micidiale, Tello e Isco sulle fasce imprendibili per Donati e Regini, Morata gran potenza e tecnica tenuto a fatica da Bianchetti. Non riescono a far molto Insigne (due conclusioni fuori, l’assist per il gol di Borini) e Borini (spunti nella ripresa e seconda segnatura azzurra), qualche tentativo di Immobile (e un gol), partita dannata per la difesa azzurra, non si vede molto Verratti. Dall’Italia, la Spagna prende gli unici gol di questo torneo.
L’Italia resta in partita per mezz’ora, grazie anche a due paratissime di Bardi (15’ su Morata, 19’ su Koke). Colpita a freddo da Alcantara (6’ colpo di testa in solitudine su cross di Morata che a sinistra aveva superato Florenzi e Donati), reagisce e un lancio lungo di Bianchetti manda in gol Immobile (10’ stop di petto e pallonetto sull’uscita del portiere).
Ci vuole coraggio e gli azzurri ce l’hanno, ma gli spagnoli salgono di giri dopo che De Gea annullava una palla-gol a Florenzi (24’). In sette minuti mettono il risultato al sicuro. E’ la giornata di Thiago Alcantara, quasi titolare nel Barcellona. Prima batte in gol sul cross di Koke che scavalca Caldirola (31’), poi realizza su rigore (38’ fallo di Donati su Tello).
Nella ripresa, senza esito le sostituzioni (57’ Gabbiadini per Immobile e Saponara per Florenzi, 76’ Crimi per Verratti). La Spagna va ancora in gol su rigore con Isco (65’ fallo di Regini su Montoya). Rete di Borini su invito di Insigne (79’). Ancora tre parate di Bardi su Alcantara, Tello e Morata. La Spagna ha dominato in lungo e in largo e il suo continuo palleggio ha stremato gli azzurrini. Sino alla fine, gli spagnoli hanno pressato e corso da matti. L’Italia si è spenta man mano trovando nel finale qualche guizzo d’orgoglio. La superiorità spagnola è stata netta nel gioco, nella forza fisica, nel predominio in ogni zona del campo.
Mimmo Carratelli

ITALIA (4-4-2): Bardi; Donati, Bianchetti, Caldirola, Regini; Florenzi (57’ Saponara), Rossi, Verratti (76’ Crimi), Insigne; Immobile (57’ Gabbiadini), Borini.
SPAGNA (4-3-3): De Gea; Montoya, Bartra, Martinez, Moreno; Koke (85’ Camacho), Illarramendi, Alcantara; Tello (70’ Muniain), Morata (80’ Rodrigo), Isco.
ARBITRO: Jug (Slovenia).
RETI: 6’ Alcantara, 10’ Immobile, 31’ Alcantara, 38’ Alcantara rigore, 65’ Isco rigore, 79’ Borini.

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