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Cade la Juve, il Napoli sogna

Una “sassata” di Totti nel secondo tempo abbatte la Juventus all’Olimpico (1-0). Vistosa frenata dei bianconeri dopo l’eccitante martedì di Champions a Glasgow. Forse si è fatta sentire la fatica. Napoli invitato a inseguire. Battendo oggi la Samp al San Paolo, gli azzurri si porterebbero a due punti dalla Juve (come alla 15^ giornata). Il campionato si infiamma. Lo scudetto torna in ballo.
Due obiettivi su tre falliti, Coppa Italia ed Europa League, si fa grigia la stagione del Napoli, ma c’è il prezioso secondo posto in campionato da blindare (ingresso diretto nella prossima Champions) per andare avanti. E c’è ora la Juventus più vicina.
Si presenta al San Paolo una Samp rigenerata da Delio Rossi che si schiererà a roccaforte (3-5-2) per colpire in contropiede. Osso duro. Insidia certa.
Strano Napoli che non riesce ad avere l’aplomb della grande squadra. Brillante e spettacolare quando tutto fila liscio e stanno bene tutti. Opaco nelle giornate di scarsa vena. Il Viktoria Plzen l’ha sfaldato tatticamente con i due mediani di spinta e i tre trequartisti che si sono impossessati del centrocampo. Il problema è proprio là in mezzo. Gli alti e bassi di Inler tolgono personalità al settore e Behrami è l’unico incontrista, straordinario nel pressing. In questo momento, poi, la vena di goleador di Cavani s’è inaridita: due diagonali fuori di un pelo contro i cechi. Colpi che una volta filavano in rete.
Vogliamo dare la colpa al campo e al pubblico “freddo” nel match di Europa League? Poche chiacchiere. La vittoria sulla Samp è indispensabile per la classifica (Lazio, Inter, Milan alle spalle, per ora a distanza di sicurezza) e per eliminare malumori improvvisi e disaffezione non solo tra i tifosi. Partita delicata che, se dovesse caricarsi d’ansia per il risultato, porterà a un gioco confuso e impreciso. Il rientro di Behrami è una garanzia e il momento di gran vena di Hamsik è un altro punto forte. Cavani dovrà lucidare la mira. Si ricompone la difesa titolare. Se Zuniga è stanco, meglio Armero. Pandev batterà un colpo se c’è e nelle ultime partite c’è stato poco. Non segna da quattro mesi (sei reti l’anno scorso, è fermo a due centri).
La Samp di Delio Rossi ha rinforzato gli ormeggi in casa (7 punti in quattro partite), ma fuori ha raccolto solo un punto dopo il colpaccio sul campo della Juve. Sette lunghezze sopra la zona-retroccessione, cerca punti-sicurezza. Annuncia difesa folta (dove domina Gastaldello) e contropiede affidato a quel folletto di Icardi (otto gol), uno dei “gioielli” dell’ultima generazione che sta “rinfrescando” il campionato. Centrocampo di lotta col giovane serbo Krsticic (23 anni) e Poli, con Obiang che piace al Napoli, a sinistra il paraguayano Estigarribia, ex freccia juventina, a destra un terzino, De Silvestri, sulla corsia dove Delio Rossi teme Hamsik.
Il Napoli è in serie positiva da sette turni (cinque vittorie). Si è salvato a Roma con la Lazio, non può più fallire in casa (7 punti buttati al vento). Giovedì andremo in gita a Plzen. Una birra e tanti saluti all’Europa League, indecentemente mollata. Poi la trasferta a Udine, un campo che ha ceduto pochi punti (11 su 36). Si giocherà di lunedì, inspiegabile, ma è la tirannia della tv. Quattro giorni dopo, venerdì 1° marzo, la Juve al San Paolo. Calendario pazzesco e svolta forse decisiva per il primato.
MIMMO CARRATELLI

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