Rialzati e corri, mio caro Napoli

Rialzati e corri, mio caro Napoli. Metti da parte mestizie, incertezze, squalifiche, problemi, inghippi e vai. Vai più forte, sicuro, determinato. Nel vecchio mondo del calcio più semplice, quando non si stava a disquisire tanto sui perché e sui per come, sui momenti-no si diceva passerà. Ci lasciavamo prendere dal mistero del gioco, delle situazioni, […]

Rialzati e corri, mio caro Napoli. Metti da parte mestizie, incertezze, squalifiche, problemi, inghippi e vai. Vai più forte, sicuro, determinato. Nel vecchio mondo del calcio più semplice, quando non si stava a disquisire tanto sui perché e sui per come, sui momenti-no si diceva passerà. Ci lasciavamo prendere dal mistero del gioco, delle situazioni, delle contrarietà e dicevamo passerà. Forse perché ci conoscevamo tutti in campo e attorno al campo, e c’era un certo feeling tra noi, non facevamo drammi. Non c’erano sapientoni, a quei tempi. Tutti sulla stessa barca per un pallone più allegro anche se, a volte, traditore. Poi, qui da noi, appariva il petisso con quella sua parlata argentina che era già allegria e andavamo avanti.

Si gioca a Siena senza illudersi di trovare regali sotto l’albero di Natale. Partita dura, difficile, da domare spremendo tutte le energie. Forse, proprio una partita da giocare col cuore e non con la tattica, da giocare con l’impegno, il sacrificio e quella solidarietà del gruppo che è stata sinora un’arma vincente. Così si ragionava una volta. I tempi sono cambiati e forse non basta più. Ma, insomma, un Napoli di leoni, pur mancando Inler che dei leoni possiede la maschera, deve “sbranare” questo momento difficile. Il Siena, ultimo in classifica, galvanizzato da Iachini dopo la sfortunata gestione di Cosmi, avrà occhi di tigre. Per questo sarà una partita “feroce” fra chi non vuole affondare e chi deve rialzarsi.

La squadra toscana è ricca di maratoneti, cursori e kamikaze. E’ una squadra di corsa che sa soffrire. Viene da tre sconfitte consecutive, due in casa. Iachini debutta in campionato, dopo la bella partita di resistenza e assalti in Coppa Italia contro la Lazio. C’è uno spirito nuovo. Attorno a D’Agostino, il vecchio faro di centrocampo, un tempo temibile sui calci piazzati, c’è una banda di corridori instancabili, Valiani e Bolzoni soprattutto. C’è il genietto di Sandrino Rosina, una delle “formiche atomiche” del nostro calcio, con l’esperienza fatta a San Pietroburgo, nello Zenit di Spalletti, e c’è l’antico arciere delle nostre promozioni ai tempi di Reja, Emanuele Calaiò, sangue caliente di Sicilia che i gol li fa ancora tra tante difficoltà.

Neanche la vogliamo sapere la formazione del Napoli, neanche vogliamo sapere come Mazzarri ricuce la squadra senza Cannavaro e Inler. Chiunque va in campo dovrà dare l’anima. Spifferi di Castelvolturno annunciano, comunque, un Napoli di audacia con Pandev, Cavani e Insigne tutti insieme, Marekiaro a centrocampo. Diciamo che, se non perdiamo palla, abbiamo quattro attaccanti. Behrami ha già affrontato le pistole napoletane a Chiaia, non dovrebbe temere i fucili della cavalleria senese. Però là, a centrocampo, un filtro forte ci vuole, oppure ci vuole una difesa a quattro. Non sappiamo. Queste cose le sa meglio Mazzarri che avrà un suo piano, una sua idea su come “saltare il fosso”, domare e sorprendere il Siena, però soprattutto ci vorrà la velocità senza stare lì tanto a guardare.

Bruciano quattro sconfitte consecutive che minacciano di smontare la favola azzurra. Servirebbe un colpo di mano come a Genova contro la Sampdoria, come a Cagliari. E’ la penultima partita del girone di andata che stava andando proprio a gonfie vele. Parare la crisi e darci dentro. Devi correre, Napoli. Devi correre sul campo più che mai. Non sarà un pomeriggio di danzatori di beguine e tip-tap. Non è ammesso il valzer delle candele. Accendi la luce, Napoli, e manda bagliori. Colpi di fulmine, direbbe il presidente.

MIMMO CARRATELLI

Correlate

Il saluto di Carratelli alla famiglia napolista

di - Caro Max e napolisti tutti. Per prima cosa vi ringrazio dell’affetto con cui avete sempre seguito la mia collaborazione a questo magnifico sito e dei messaggi per la mia “fuga” a “Il Mattino” dove ho lavorato dal 1987 al 1995 come capo della redazione sportiva. Ci torno col solo dispiacere di non poter più collaborare […]

Mimmo Carratelli

Carratelli lascia il Napolista e torna a casa (Il Mattino). A lui un infinito grazie e un grandissimo in bocca al lupo

di - Caro Max, Il Mattino mi ha catturato a sorpresa puntando sulla mia vanità. Purtroppo, la mia collaborazione esclusivamente o quasi sportiva, non mi consente di proseguire col Napolista: vi ho lavorato con affetto. Il direttore Barbano non consente altre collaborazioni, quindi non potrò fare più partite del Napoli e pagelle e altro. Me ne dispiace […]

A Nizza il Napoli di Sarri si è intravisto nella prima mezz’ora

di - In un precampionato di molte sconfitte delle squadre italiane contro i club stranieri più avanti nella preparazione, all’Allianz Riviera nello scenario della Costa Azzurra il Napoli di Sarri, dopo le scampagnate di gol contro le formazioni trentine e il Cittadella (18 reti, sei di Lorenzo Insigne, cinque di Mertens), cede al Nizza (2-3), squadra francese […]

Con Sarri terza rifondazione del Napoli. Inter regina del calciomercato

di - Pim-pum-pam dell’Inter, regina del calciomercato con i botti indonesiani di Eric Tohir. Quattro arrivi e due in dirittura d’arrivo (Perisic e Jovetic). Juventus guardinga, il motore perde tre pistoni (Pirlo, Tevez, Vidal), caccia a un “numero dieci” per scatenare in gol Mandzukic, Morata e Dybala. Il Milan sogna Ibrahimovic per iscriversi al club dello scudetto. […]

Caressa Napoli

Ciao Fabiooooo, Fabio Caressaaaaa: l’urlo di Sky, tv bianconera che trasmette a colori, sul Napoli favorito per lo scudetto

di - Siamo al delirio. Sky sta facendo di tutto per farsi perdonare la perdita della Champions. Propone martellando ogni giorno il ventaglio delle sue proposte, la serie B per tutti tanto per dimenticare la Champions (!), i campionati europei (c’erano già) e bla-bla-bla con una fregatura mondiale per gli abbonati che hanno sottoscritto l’abbonamento con la […]

Caro compagno Zdanov, hai preso una fissa. Ma con Sarri non avremo più il museo delle cere di Panzo Villa

di - Puntuale come le zanzare in estate, ecco il nuovo, ennesimo e decimo dispaccio moscovita del compagno Andrej Alexandrovic Zdanov, il piffero tragico, il sergente a sonagli della Lubjanca, la lingua di Menelicche e Madre Tiresia di Calcutta con le subdole premonizioni sul nuovo corso del Napoli. Mentre il mondo dell’informazione di regime è cambiato, dalle […]

La bolscevizzazione del Napolista, Carratelli si ribella a Zdanov

di - Nella deplorevole indifferenza dell’ONU (Organizzazione Napoli Unito) avanza la bolscevizzazione di questo sito diretto dal vetero-comunista Marx Gallo con l’invasione cingolata del compagno Andrej Aleksandrovic Zdanov, bolscevico ucraino a 19 anni e punito per questo a 52 con una morte misteriosa a Mosca. Questo bolscevico morto rivive tra noi con la pressione immarcescibile del Kgb […]