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Le pagelle della strana coppia

Pagelle Napoli-Bologna. Ilaria vs. Mimmo.

DE SANCTIS 6 – Incassa tre gol senza colpa. Gabbiadini lo batte in solitudine, Kone gli “spara” da dieci metri un proiettile in sforbiciata, Portanova lo infila da pochi passi. Attento a salvare su Diamanti (42’). Grande intervento a pugni nel mucchio (65’) e uscita provvidenziale su Gilardino (82’). Deve andare fuori area di venti metri e più liberando di piede sul rilancio della difesa bolognese con la metà campo azzurra deserta (tutti avanti su un corner).

A volte mi sembra inchiodato sulla linea di porta come il puntale sull’albero di Natale. Para pochissimo, è vero, ma ogni tiro degli avversari va in gol. Ah, e poi: nell’area piccola la palla è del portiere. Gli facciamo un disegnino e glie lo spediamo? – 5,5

GAMBERINI 5,5 – Per battersi, si batte e ha a che fare con un aggressivo Gabbiadini che lo beffa spostandosi sull’altro lato nell’azione del primo gol bolognese e lui non lo segue. Mette a segno la rete dell’1-1 dopo la respinta di Agliardi sul tiro teso di Insigne. Esce al 67’.

E quando esce lo rimpiango. Il che già dice tutto – 6 (per il gol)

CAMPAGNARO 5,5 – Entra per Gamberini e al 75’ salva un gol sicuro rinviando in acrobazia davanti alla porta. In ritardo insieme a Cannavaro nella chiusura su Portanova che sigla il 3-2 degli emiliani.

Quando, dopo un salvataggio, ti ritrovi ad urlare “Nessuno tocchi Campagnaro!”, ti rendi conto che la tua squadra sta rovinata – 5,5

CANNAVARO 5,5 – Va in marcatura ora su Gilardino, ora su Gabbiadini quando questi si accentra. Sbaglia i lanci. Ma tutta la difesa azzurra è in difficoltà perché aggredita da più parti dalle mezze punte bolognesi. In ritardo sulla conclusione finale di Portanova. Condizionato forse dall’attesa dell’annunciata squalifica della Disciplinare (“caso” Gianello, omessa denuncia).

Fuori fase. Fuori testa. Tra poco anche fuori squadra. E questo è – 4,5

BRITOS 5,5 – Non copre la sua fascia (sinistra) dove si inserisce Gabbiadini per il primo gol bolognese. Esce (46’) per far posto a Pandev.

L’uscita di Britos francamente non l’ho capita – 5,5

PANDEV 6,5 – Entra con grande determinazione. Si muove bene e Portanova lo atterra due volte consecutivamente, poi ancora un terzo fallo del bolognese. Tiene palla e cerca di lanciare Cavani in gol. Protagonista di qualche “assolo” di grande qualità (controllo palla). Cerca di liberarsi per il tiro, ma non ci riesce (79’ rimpallata una bella conclusione). Subisce fallo anche da Garics (84’). Alla fine è forse l’attaccante più vivo.

No, Mimmo, l’attaccante più vivo no. Ti voglio bene, no – 5,5

MAGGIO 5 – Primo tempo deludente. Cherubin gli va via sul cross del primo gol bolognese. Quando si spinge in avanti, non azzecca un solo cross. Migliora nella ripresa arretrando sulla linea dei difensori nel 4-2-3-1. Conclude male su Agliardi l’assist di Hamsik (78’).

Deludente anche il secondo. Deludente lui – 4

INLER 5,5 – Si batte confusamente. Il centrocampo del Bologna è padrone della zona col movimento continuo dei rossoblu. Bloccato spesso da Taider. Nei minuti di recupero batte di poco a lato la palla del tre a tre (93’).

Talmente ricercato da diventare barocco. E da soccombere sotto tutti quei ghirigori – 5

BEHRAMI 5,5 – Deve fermare Diamanti e il compito si rivela difficilissimo perché il bolognese va in tutte le zone del campo. Partita di grande sofferenza. Ammonito (29’) per un fallo su Diamanti. Parato un suo tiro senza pretese (28’).

Mi piace da morire. Non molla un secondo – 6,5

ZUNIGA 5,5 – Comincia male. Su di lui arretra Diamanti in marcatura. Si riprende alla distanza. Bel salvataggio in area (25’). Nella ripresa si allinea ai difensori. Fulminea rimessa del fallo laterale per l’assist a Insigne e nasce il gol dell’uno a uno di Gamberini. Soffre nel finale per crampi.

A un certo punto lascia praterie persino a Garics. Cioè Garics. Ve lo ricordate Garics? Eccheccazz – 4

HAMSIK 6 – Tarda ad entrare in partita, sbaglia gli appoggi, non è svelto nelle ripartenze. Approfitta di una caduta di Portanova per filare in gol, ma Agliardi gli sventa la conclusione. Migliora nella ripresa. E’ più presente, ma non sempre preciso. Offre a Cavani (76’) e a Maggio (78’) due palloni da battere a rete. Tenta il tiro da fuori area e Agliardi para (83’).

Un primo tempo da dimenticare. Un secondo tempo da non ricordare – 5,5

CAVANI 6 – Lo marca un corazziere svedese (Antonsson 1,89) e ha vita dura, ma sembra anche avere poca energia nelle gambe. Arretra di meno, ma questo non lo rende più brillante in attacco. Con una punizione da trenta metri (18’) e un colpo di testa (19’) impegna Agliardi. Si fa anticipare al limite dell’area dal portiere bolognese sul lancio di Pandev. Sigla il gol del 2-1 di testa sul cross perfetto di Insigne. Conclude due volte alto (76’ e 89’). Ancora un gol e resta il terzo miglior cannoniere europeo dell’anno dopo Messi e Ibrahimovic (quarto gol nelle ultime tre partite).

Non guarda Insigne, o sembra non vederlo. Tu sei meraviglioso, Edinson, ma la squadra deve esserlo di più – 6

INSIGNE 6 – Marcato a uomo da Motta e puntualmente raddoppiato. Pure, riesce a liberarsi in dribbling. Spesso però non trova a chi dare la palla. Si inserisce nell’azione dei due gol, prima impegnando Agliardi che respinge e Gamberini segna, poi col preciso cross per la testa di Cavani ed era il 2-1. Esce zoppicando (72’).

È stato lui il migliore tra gli attaccanti, per me – 6,5

DZEMAILI 5 – Entra al posto di Insigne completando la diga svizzera di centrocampo con Inler e Behrami. Balla anche lui contro il continuo movimento dei centrocampisti bolognesi.

Scialbo – 5

MAZZARRI 5,5 – Non riesce a battere Pioli (quattro sconfitte, un pareggio). Il tecnico bolognese lo sorprende nel primo tempo schierando la squadra col 4-1-4-1. Il Bologna si impossessa del centrocampo e si avventa in attacco con più uomini, punte e centrocampisti. Il Bologna è superiore nel gioco, nell’aggressività, nella corsa. Dopo mezz’ora il Bologna passa al 3-4-1-2 e il Napoli ancora non ci raccapezza. Cambia la squadra nella ripresa togliendo Britos e inserendo Pandev. Ha una buona risposta dal macedone, ma non ha il miglior Cavani (a parte il gol). La difesa sbanda per il movimento continuo e i cambi di ruolo dei bolognesi. Nel finale perde Insigne per infortunio. Perde partita e confronto tattico con Pioli, una persecuzione per lui.

Manca il fisico, mancano le idee, mancano i giocatori. L’unica cosa che non manca mai sono le palle inattive su cui prendere gol. Eppure è stata la prima lezione che ha fatto il mister di calcetto di mio figlio ai suoi allievi di 6 anni. Comunque: abbiamo Campagnaro, Zuniga, Aronica, Donadel e Vargas in partenza, Cannavaro sull’orlo della squalifica, entrambe le fasce a pezzi (il che per il nostro tipo di gioco equivale a stare a pezzi anche noi, e si vede) e neppure il miraggio di un acquisto. Come se non bastasse, De Laurentiis lascia lo stadio imbufalito. Pioli sarà pure la persecuzione di Mazzarri, ma questo Napoli è diventata la nostra. “Sai cosa si fa quando non se ne può più? Si cambia”. Lo scriveva Alberto Moravia, ne “Gli indifferenti”. Sacrosanto. Cambiamo qualcosa. Qualsiasi cosa, ma subito. Perché così proprio non va – 5

MIMMO CARRATELLI e ILARIA PUGLIA

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