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Il Napoli perde 3-1, tripletta di Matavz

Vendetta, tremenda vendetta. Era il gennaio del 2011, quando il Napoliaveva praticamente bloccato – per l’estate successiva – tale Tim Matavz, promettente ariete classe ’89 allora in forza al Groningen. La storia, nelle settimane successive però, assume i contorni del giallo romanzesco. Sedotto ed abbandonato Matavz, con il Napoli che ci ripensa e dirige verso altri calciatori il proprio interesse. Lo sloveno, dopo aver buttato giù il boccone amaro, passa al Psv Eindhoven.

Il tempo, galantuomo in questo caso, gli concede circa 18 mesi dopo, l’opportunità di lavare con il “sangue” (si fa per dire) l’onta di quello smacco. Occasione che Matavz non spreca, firmando davanti a quello che doveva essere il suo pubblico, una tripletta che permette al suo Psv di espugnare il San Paolo nell’ultima – nonché ininfluente – gara del girone di Europa League. Ogni assassino, quasi sempre, ha però un complice. Nella serata magica di Tim a vestire i panni di fidato collaboratore è Antonio Rosati, riserva in azzurra di Morgan DeSanctis.

Clamorose le sue disattenzioni sulle prime due reti dello sloveno. Segnali, ulteriori, che per il dopo De Sanctis la società dovrà lavorare per trovare un sostituto di altissimo livello. Ed anche in fretta.. La serata magica di Matavz non cancella alcune note positive in casa azzurra. Tralasciando, perchè davvero non fa più notizia, il gol di Cavani(settimo in cinque presenze in Europa League) c’è da segnalare la prestazione di Omar El Kaddouri.

L’ex Brescia è brillante, sicuro, propositivo in ogni giocata. Un vero lampo nella notte azzurra. Bene, solo perché all’esordio, il brasiliano Bruno Uvini. I meccanismi sono ancora da collaudare, come fisiologico che sia. Ma il fisico ed il temperamento lasciano ben sperare per il futuro. Ma quella con il Psv è una serata storica anche per la famigliaInsigne. Minuto 65′: Walter Mazzarri richiama Edinson Cavani per far esordire Roberto Insigne.

Già, questo nome non vi è nuovo. Si tratta del fratello di Lorenzo, giovane stella della Primavera azzurra che in pochi minuti mette già in mostra parte del suo repertorio. Prendete un post-ite segnate questo nome e questo momento. Il ragazzo classe ’94 – dicono quelli che li hanno visti crescere insieme – è potenzialmente anche più forte del fratello Lorenzo. Non male. Tmw.
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