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Samp-Napoli su Italo, volevo il wi-fi ho riscoperto Tutto il calcio

“Cavani dal dischetto…. Gol”. Ho riscoperto la magia di Tutto il calcio minuto per minuto ieri su Italo. Niente Sky, Niente Premium, niente immagini. Attaccato alla radio del mio cellulare che aveva bisogno continuamente della scansione dei canali attraversando l’Italia. Partenza da Milano alle 11.39. Arrivo a Napoli ore 17. La partita in treno. E allora partono tutte le possibilità per seguire gli azzurri. Ho il pc portatile e la chiavetta Tim. Italo offre il wi-fi.E’ fatta ho detto: rojadiretta e riesco anche a guardarmi la partita in streaming. Qualche prova nel viaggio di andata verso Milano. Il wi-fi fa le bizze. Paradossalmente in galleria riesco anche a connettermi. Appena sono in spazi aperti non più. Poco male mi dico, domani sarà diverso. E infatti Da Milano Rogoredo a Bologna il wi –fi funziona una meraviglia. Vedo Sky, offerto gratuitamente sul treno di Montezemolo. Accanto a me dei viaggiatori guardano i film. Io navigo su Internet. Tempo di percorrenza da Milano a Napoli 4h21’. Da Firenze in poi mi aspetta la partita. A Napoli  arriverò in tempo per il fischio finale. Alle 12.30 l’Udinese la seguo in streaming verso Bologna. Mi annoia e stacco il collegamento. Leggo fiducioso che passata la galleria tra Bologna e Firenze dove Italo assicura la mancanza di Wi-fi, tutto andrà bene. E infatti è così. Peccato che dopo il fischio inziale: buffering e quella rotellina che gira, gira, gira. Mentre le stazioni secondarie corrono sull’asse Toscana-Lazio e io cerco continuamente una linea: chiavetta tim-Italo, Italo-chiavetta Tim. Niente immagini, mi rassegno: scatta la radiolina: siamo al 10’ sull’appennino: 0-0. Con il tastino faccio continuamente la scansione dei canali.  Le radio parlano in tutti i dialetti possibili. Ogni tanto becco Tutto il calcio con Cucchi che  insiste: La Samp mette alle strette il Napoli ma siamo 0-0. E giù ancora assenza di notizie mentre al mio fianco mi scambiano per uno con l’i-pod ma non capiscono perché ogni tanto digrigno i denti e chiudo il pugno all’entrata di una galleria. E così tra una ricerca e l’altra (il wi-fi lo abbandono quando un altro passeggero chiede lumi dell’assenza alla hostess – tutti giovanissimi ed ipergentili) finisce il primo tempo e sono a Roma. Si riparte. Ancora 0-0. Cucchi lo sento per due-tre collegamenti. Poi sparisce e riparte la caccia alla scansione. Nel frusinate sento finalmente. Cavani dal dischetto: gol. Poi più nulla. Gallerie. A Caserta scopro le onde medie, si queste sconosciute. Mancano due minuti più recupero. Il fischio finale all’ingresso in stazione. Alla stazione mi aspettava mio fratello. Niente convenevoli: “Accendi Radio Marte, per favore”
Gianluca Agata

p.s. se non fosse per il Wi-fi, che piacevole viaggio su Italo.

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