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Una finale ad agosto. Si può vincere ma perdere non sarebbe un dramma

Ci siamo. Riparte la stagione calcistica 2012-2013. Sono un po’ all’antica e quindi per me una stagione si apre con le gare ufficiali. Un’amichevole è e resterà per sempre un’amichevole. La stagione comincerà a Pechino sabato prossimo con la finale di Super Coppa italiana. Bis di una sfida vissuta ventidue anni fa. Finì 5-1 per noi, se non ricordo male. Ma era un’altra storia.
È ancora presto per dare un giudizio sul nuovo Napoli. Un po’ (anzi tanto) perché non l’ho mai visto; un po’ perché la campagna acquisti non è finita. Sono fiducioso, molto. I nuovi arrivi mi piacciono. In teoria è l’ultimo anno di Mazzarri e mi sembra che il tecnico voglia una squadra a sua immagine e somiglianza. Non tollererà più intemperanze e personalismi, come dimostra anche l’ultimo bisticcio di campo con Gargano.
La sfida di sabato è una finale, quindi è una partita importante. Ma non condizionerà in alcun modo la stagione del Napoli. Noto in giro una euforia eccessiva per qualche magia da amichevole. Credo che il Napoli parta sfavorito, se non altro perché la Juventus è la squadra campione d’Italia. E anche perché loro, forse, hanno più stimoli di noi. Per quel che ci riguarda, sono sicuro che in caso di sconfitta gli avvoltoi parigini riprenderanno con la loro lagna. Lagna che, temo, reciteranno a ogni passo falso del Napoli.
Per quel che riguarda la formazione, credo che non possano esserci dubbi. Il titolare è Cavani. Con lui, Pandev. Che improvvisamente è passato da brocco da terza categoria a top player. Mi sembra ovvio che Insigne parta dalla panchina. Come per Gargano, giocatore molto utile ma che deve rispettare le gerarchie del tecnico per provare poi a sovvertirle in campo.
In soldoni, ce la giocheremo ma se perderemo non sarà un dramma. Il campionato comincia il 26 agosto e secondo me il Napoli avrà tanto da dire.
Massimiliano Gallo

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