E’ la Finale contro gli zebrati,
dopo tanti anni siamo tornati,
loro vogliono fare la doppietta,
non sanno, poverini, che li aspetta !!
Da Napoli partiamo in 30.000
in treno e in autostrada, tutti in fila,
lo stadio per metà è bianco azzurro,
l’altra metà . . . si scioglie come il burro !
La Nisida, miei cari, è lì, presente,
guidata da un indomito Clemente,
in macchina organizza la trasferta,
in nessun modo vuole stare all’erta.
Muniti di notevole coraggio
vanno con lui, in questo lungo viaggio,
pronti per il battesimo, ben fieri
e emozionati, Roberto Contieri
e Roberto Gennaro Abbamondi,
lo seguirebbero in tutti i mondi.
Il gruppo più nutrito va col treno,
giunto alla meta perde ogni freno
inibitorio, passo dopo passo,
in testa vedo già Valerio Sasso
che, persa una scommessa a molti ignota,
sventola in mano una banconota.
A tutte le esperienze sono rotti,
condotti dal maestro Claudio Botti !
Grazie ad un altro Amico, molto bravo,
trova il biglietto Nicandro Siravo,
dal Matriciano ci troviamo a pranzo,
prenota, per noi tutti, Andrea Manzo.
Da sabato sta a Roma quel demonio
di suo padre, il Dottore Antonio.
Ma la combriccola non è finita,
sono venuti qui, per la partita,
il “Piccolo” Roberto Cappabianca,
che di girar l’Europa non si stanca,
con Roberta, sportiva sua figliola
che, lunedì, marinerà la scuola !!
Infine, lo sapete, sono parco,
c’è pure il Vate con suo figlio Marco.
E mentre stiamo lì, allegri e belli,
appare un tale, quel ciuccia-piselli,
ma noi non lo degniamo di attenzione
(andare in fabbrica . . . che alienazione !!).
Il pranzo è di gustosa qualità,
un riposino, e ci troviamo là . . .
Ecco De Sanctis con il pugno alzato,
e dai settori azzurri c’è un boato,
l’Olimpico diventa Fuorigrotta,
il Popolo che soffre, tifa, e lotta,
vuole che conquistate questa Coppa,
stasera è vietata ogni toppa !!!
A fine primo tempo 0 a 0,
ma abbiamo messo sotto il bianconero,
più nostre che loro, le occasioni,
ci son mancati solo i piedi buoni.
Ripresa, ecco un fallo laterale,
e per la Juve qui si mette male . . .
Da Hugo al Matador, di testa allunga
verso Lavezzi, ma per lui è lunga,
i difensori sembrano in catarsi,
restano fermi e incerti sul da farsi,
il Pocho allora ha il guizzo del serpente
che ti fa male e tu non senti niente,
come un rapace piomba sulla preda
prima che la difesa se ne avveda,
Storari gli va addosso per fermarlo,
Brighi, questo rigore devi darlo !!!
L’arbitro, infatti, indica il dischetto
e a noi ci batte forte il cuore in petto.
Qualcuno chiude gli occhi oppur si gira,
è freddo il Matador, prende la mira . . .
rincorsa . .parte il piatto destro . . rete !!!!
Fratelli Azzurri, ma quanti ne siete !!!
La Juve accusa il colpo, ma reagisce,
la palla in area nostra ora finisce,
Morgan ci salva con due, tre interventi,
e resistiamo digrignando i denti.
E’ uscito il Pocho, entra O’ Zelluso
che si presta, in attacco, ad ogni uso.
Inler per Pandev, eccolo che parte
con Hamsik e Cavani messi ad arte
a destra ed a sinistra, sui due lati,
i difensori restano sbandati,
tocco felpato per il Fanciullino,
controlla il pallone per benino,
è tutto a destra, troppo defilato,
sappiamo che il suo piede è fatato,
copre il primo palo il portiere,
la finta che lo mette giù a sedere,
il tocco con il destro è vellutato,
la palla verso rete ha indirizzato,
noi siamo proprio sulla diagonale,
vediamo, e l’eccitazione sale,
la palla che s’infila lentamente . . .
è gooooooooooooolllllllllll !!!!!!!!
e non capiamo poi più niente . . . .
Perché vai via, popolo zebrato ?
Canta con noi ‘O Surdat ‘nnammurato !!!
E se, invece, vuoi proprio andare,
dicci : ma qua che sei venuto a fare ???
L’arbitro adesso fischia, ed è finita !!
L’abbiamo vinta noi, questa partita !!
La Coppa il Capitano alza al cielo,
e sopra gli occhi ecco appare un velo
di commozione per questo traguardo,
come tutti i tifosi alzo lo sguardo
e mi godo, felice, questa festa :
siamo tornati, Azzurri, su la testa !!!
Stadio Olimpico,
Roma, 20/5/2012 by Bruno