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Ho visto e sentito cose al largo dei bastioni dell’Olimpico…

Ho visto e sentito…..
– Un bambino napoletano che aveva più o meno 10 anni cantare “juventino ciuccia piselli” in piazzale Flaminio
– Il padre che trenta secondi dopo gli ricordava di non attraversare con il rosso perché “devi imparare a rispettare le regole”
– Un signore di mezza età che allo stadio cantava “Lavali col fuoco”. “Scusi ma lei di dov’è?” : “San Sebastiano al Vesuvio”
– I fischi all’inno nazionale
– Il coro benvenuti in Italia
– Un gruppo di tifosi cantare in via Condotti chi non salta juventino è
– Un gruppo di persone ascoltare dietro l’angolo e dire i soliti napoletani
– Lo stesso gruppo di tifosi svelarsi, una volta svoltato l’angolo: erano juventini
– Lo stesso gruppo di persone, ah ah che simpatici!!!
– Un gruppo di tifosi napoletani che sfilavano come branco per andare allo stadio. Non hanno fatto nulla, ma facevano paura
– un abbraccio forte forte con chi avevo lasciato un attimo prima ma sembrava non avessi mai visto da anni
– un signore con il quale avevo parlato amabilmente dieci minuti prima gridarmi merde subito dopo il fischio iniziale
– Piedigrotta al Gol di Cavani (i petardi non erano vietati?)
– “I campioni dell’Italia siamo noi” più di rabbia che di convinzione
– i cingalesi cercare di vendermi un ombrello ad ogni angolo (forse perché ero l’unico senza che camminava sotto la pioggia?)
–  Io che non l’ho comprato (perché poi? Ho scelto di bagnarmi)
– Un altro amico che mi diceva qualche giorno fa che era inutile andare a Roma
– Un conoscente che sabato giudicava la stagione del Napoli fallimentare
– Lo stesso che mi ha mandato un sms: Anno da incorniciare
– La curva inneggiare al Pocho
– La tribuna Tevere con uno striscione che diceva vai via, abbiamo Insigne
– Il Pocho che ha sbloccato l’incontro
– Fighetti con le sciarpe della Juve nei palchi dell’Olimpico
– Mister 120 kg e dente d’oro con le sciarpa del Napoli nei palchi dell’Olimpico
– Una selezione di hostess di grandissimo livello
– Una signorina persa in una scala dell’Olimpico che diceva buona sera a ognuno che saliva le scale
– Un giornalista rimproverare De Laurentiis perché il Napoli aveva festeggiato troppo
– De Laurentiis che rimproverava un giornale perché manda a Napoli giornalisti tifosi
– Un’autostrada che sembrava Corso Umberto nell’ora di punta.
– Gli autogrill stracolmi alle tre di notte
– Un cenno d’intesa con chi metteva gas dall’altro lato della pompa. Eravamo allo stadio. Non ce lo siamo detti ma lo sapevamo.
– Tornato a Napoli non ho visto  immagini  e mi sono rammaricato: perché la Coppa Italia non è un evento Sky?
Gianluca Agata

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