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Platini a De Laurentiis: «Io retrogrado? Quando sarà presidente dell’Uefa, deciderà»

La cerimonia di consegna del Premio Presidente Uefa a Gianni Rivera, svoltasi in mattinata allo stadio Meazza di San Siro, è stata l’occasione per il numero uno del calcio europeo Michel Platini per fare il punto della situazione a proposito di alcuni temi molto caldi, come quello del fair play finanziario, della tecnologia e del ranking.

L’ex numero dieci della Juve ha innanzitutto avuto parole positive nei confronti del calcio italiano, oggi colpito anche da polemiche arbitrali e calcioscommesse: “Non dovete piangervi troppo addosso, certi episodi capitano anche in altre nazioni europee. Invece dovreste essere contenti del fatto che, se Inter e Napoli andranno avanti in Europa, avrete riaperto un ciclo positivo, al contrario invece, ad esempio, dell’Inghilterra. Poi magari vincerete i campionati europei e si riparlerà di quello italiano come il calcio più bello del mondo”. Parli di Platini e non puoi non tornare sul suo cavallo di battaglia: il fair play finanziario.

“C’è unità d’intenti in tutta Europa, dalle società alle federazioni, su questo tema. E’ un argomento impopolare, ma necessario se non vogliamo rischiare il fallimento del calcio. Bisogna fare qualcosa, come sta facendo Monti in Italia. Ogni anno il mondo del calcio, che non ha mai avuto così tanti introiti pubblicitari o legati ai diritti tv, perde 1,5 miliardi di euro. Così non possiamo andare avanti, su questo non arretro di un passo se vogliamo salvare il calcio”.

Platini ha poi parlato anche dei rapporti con i principali club europei, definendoli “cordiali e all’insegna del dialogo”. Non così idilliaci probabilmente devono essere i suoi rapporti con il presidente del Napoli Aurelio De Laurentiis, che alcuni giorni orsono lo aveva bollato come “uno che non fa il bene del calcio”. “Sì lo so, De Laurentiis dice che sono un retrogrado e in effetti, come dimostra questo premio dato a Gianni Rivera sono uno che ama la tradizione. Queste cose me le ha dette anche di persona quando ci siamo visti, ma io continuo a pensarla a modo mio. Quando De Laurentiis diventerà presidente dell’Uefa potrà cambiare le cose come gli pare. Comunque non ci sono problemi tra me e il presidente del Napoli”. Rispedite al mittente anche una serie di proposte molto care alle squadre italiane, come quella di scorporare il ranking Uefa da quello di Champions (“La proposta eèstata respinta dalla commissione dei club, probabilmente piace più agli italiani che alle altre nazioni”), l’omologazione dei campi sintetici (“sono d’accordo solo per promuovere il movimento alla base o per motivi climatici”) e sull’introduzione della tecnologia in campo (“sono totalmente contrario”).

(Italpress)

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