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De Laurentiis: macché Agosto, giochiamo a Natale

«La Fifa e la Uefa ostacolano il calcio: non si fanno partite amichevoli delle nazionali quando c’è di mezzo una competizione come la Champions che porta successo, crescita, introiti, convinzione in chi la gioca: si disattende tutto il lavoro di una società per dieci sciocche partite che non servono a nulla»: così si è lamentato il presidente del Napoli Aurelio De Laurentiis, sottolineando anche che «non bisogna disturbare la serie A dai suoi traguardi nazionali e internazionali, altrimenti si vanifica la crescita dei giocatori, si mortificano gli allenatori e i tifosi». E gli stages invocati dal ct azzurro Cesare Prandelli? «Prandelli ha i suoi problemi, capisco che voglia sperimentare i giocatori ma il mondo è cambiato – ha affermato il presidente del Napoli – Basta con le Under 21, la nazionale deve fare venire fuori i talenti del futuro. Facessero giocare gli Immobile, gli Insigne, ma non facessero giocare chi ha responsabilità». «Bisogna anche ridurre il numero delle partite, ed è compito di Platini imporre che i campionati abbiano meno di 20 squadre», ha affermato prima del Consiglio della Lega di serie A De Laurentiis, che parlando delle ipotesi sui calendari della prossima stagione si è detto contrario «ad iniziare in agosto quando gli italiani sono in vacanza e gli stadi sarebbero vuoti. Invece sono d’accordo a giocare durante e feste di Natale».

De Laurentiis poi coccola Ezequiel Lavezzi e racconta di rivedersi un po’ nell’attaccante argentino che sta trascinando il suo Napoli. «Lavezzi è uno spirito libero, un ragazzo straordinario che aiuta chi ha bisogno nel suo Paese, ha un cuore d’oro – ha spiegato De Laurentiis – Come tutti i ragazzi, inclusi i miei figli, è scapigliato, è capace di slanci che possono essere considerati negativi in maniera borghese. Io che sono sempre stato un casinaro adoro Lavezzi, mi ricorda come ero in gioventù». Il presidente del Napoli ha notato anche che Lavezzi è «maturato in campo. E questo succede se hai un allenatore come Mazzarri che sa valorizzarti: capisce quali sono le doti dei giocatori e dà loro dei consiglio per sfruttarle al massimo».

Sarebbe l’allenatore giusto per l’Inter? «L’Inter deve fare come il Barcellona, quando si finisce un ciclo bisogna cominciarne un altro con un gruppo di giovani, all’Inter serve un allenatore di 35 anni…», ha tagliato corto De Laurentiis, preferendo concentrarsi sui prossimi impegni del Napoli. «Io penso solo alla partita di domani contro il Cagliari del mio amico Cellino, una squadra pericolosissima», ha spiegato De Laurentiis, che poi attende il ritorno di Champions contro il Chelsea: «La fiducia non manca, siamo molto gasati ed eccitati anche se sarà una partita da non prendere sotto gamba perchè il gol che ci hanno fatto all’andata per loro vale doppio. Non si può pensare – ha concluso – che sia una partita semplice o che il Chelsea sia in calo».
(corrieredelmezzogiorno.it)

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