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Possibile che Mazzarri non trovi varianti tattiche?

“La pazienza è finita”, ha detto Mazzarri sull’errore arbitrale che ha scippato al Napoli 2 punti col Cesena Ma la pazienza inizia a scarseggiare anche verso la squadra e l’allenatore.
Perchè se l’errore arbitrale va giustamente sottolineato, non si può tacere altro: per esempio, non è possibile che il tecnico (ricco di meriti, ci mancherebbe) non trovi NESSUNA VARIANTE TATTICA quando arriva una “piccola” che fa muro davanti la sua area. Oramai tutti hanno imparato come far inceppare il gioco degli azzurri, vengono a Napoli mettendosi 5-3-2 (ossia 8 dietro la palla) e l’allenatore toscano non riesce a trovare il bandolo della matassa, mai. (e dire che a inizio anno solo Napoli e Udinese giocavano con la difesa a 3, ergo a 5 in fase difensiva: squadre che giocano 4-4-2 da anni vengono al San Paolo – ma anche in casa oramai – e applicano sto giochetto per chiudere le fasce e intasare lo spazio in mezzo).
Il Cesena non ha praticamente mai tirato in porta, avrà passato la metà campo 2 volte nel secondo tempo ma si porta a casa il punto che si era programmato senza neanche troppa fatica.

Bisognerebbe provare col 4-3-2-1, il famoso “albero di Natale” di Ancelotti: perdi spinta sulle fasce, è vero, ma proteggi Inler (inguardabile, è andato nel pallone) con 2 mediani (Gargano e Dzemaili), lasciando Hamsik libero di svariare come preferisce dietro le 2 punte. E’ proprio impensabile che Mazzarri provi a cambiare? Il sistema che ha portato al terzo posto NON FUNZIONA PIU’, non con le squadre-catenaccio che pensano solo a non farti giocare.

Possibile che il tecnico non lo voglia ammettere? “Ognuno si prenda le proprie responsabilità”, ha detto Mazzarri: cominci lui, ammettendo che gli avversari hanno giocato meglio quando ciò avviene, ammettendo le colpe della squadra quando sono evidenti, ammettendo le SUE colpe quando ne ha (ad esempio, quando insiste su calciatori chiaramente stanchi o fuori forma, facendo ammuffire in panchina i possibili sostituti perché ne ha poca fiducia). E provando a cambiare, prima che sia tardi. Iniziando magari da domenica a Milano.
Vittorio Eboli

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