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Mazzarri, ma perché parla solo adesso?

A risentire le parole di Mazzarri nel post-partita di Siena scorrono un po’ di brividi sotto la pelle. All’ultima giornata del girone d’andata l’allenatore del Napoli ci comunica LA NOTIZIA che l’obiettivo degli azzurri per la fine del campionato è il settimo posto. Che abbia ragione oppure torto ognuno potrà discuterne a piacimento secondo le rispettive opinioni.Ma ciò che più risalta agli occhi è che a questo punto della stagione Mazzarri accusi la società di non avergli messo a disposizione una rosa attrezzata a sufficienza per lottare sia nelle coppe che in campionato.
Il mercato estivo degli azzurri è ruotato tutto intorno ad un nome: Gokhan Inler. Centrocampista di nazionalità svizzera pagato profumatamente con 18 (diciotto) milioni di euro. Un calciatore che sia in nazionale che nell’Udinese ha da sempre giocato con l’ausilio di altri due interditori a metà campo: Dzemaili e Fernandes con la Svizzera, Pinzi e Asamoah con i friulani. Non è certamente un brocco Inler, né lo è diventato così di punto in bianco all’improvviso, fa semplicemente fatica ad imporsi in un modulo nel quale non è abituato a giocare.
Operazioni importanti, ma meno onerose, sono state fatte poi sia in attacco che in difesa. In avanti è arrivato Goran Pandev, fino ad adesso utilissimo e prezioso alla causa azzurra. Nel settore arretrato sono sbarcati alle pendici del Vesuvio Fideleff e Fernandez che per validi motivi (probabilmente) sono stati ampiamente sottoutilizzati dal tecnico di San Vincenzo. Oltre a Britos per il quale sono stati sborsati quasi 10 milioni e che sta pian piano riprendendo ad inserirsi nella rosa dopo l’infortunio.
Sorgono un po’ di domande che vorremmo porre al nostro allenatore al quale, per inciso, dobbiamo essere certamente grati per tutto il lavoro svolto fino a questo momento.
1) Perché questo discorso del settimo posto non l’ha fatto così apertamente ad inizio stagione?
2) Chi ha deciso l’acquisto di Inler? Viene consultato abitualmente in sede di calcio mercato da parte della società?
3) Perché, vista la poca adattabilità di Inler al modulo del Napoli, non passa a giocare con il 4-3-3?
4) Avrebbe preferito l’acquisto di Vargas oppure l’ingaggio di un “tenore” in difesa?
5) Quali sono i suoi rapporti con il Presidente?
Domande che probabilmente nessun giornalista porrà mai a Mazzarri e al quale sicuramente lui si sottrarrebbe. Ma ciò che vorremmo capire è se fino ad ora il nostro tecnico ha fatto le nozze con i fichi secchi oppure non abbia voglia di ammettere colpe che almeno in parte sembrano anche sue. Le uniche certezze che abbiamo è che da troppo tempo ci siano una miriade di equivoci e tanta tanta confusione.
Valentino Di Giacomo

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