Il Napoli a Siena per tornare a fare il Napoli

Andiamo a Siena per questi tre punti in … palio, attesi con ansia e devozione per la stramaledetta e irrinunciabile rincorsa al terzo posto e si scopre che poche sono state le occasioni di giocare a Siena (tre volte) e sarà perché ci abbiamo giocato così poco che non abbiamo ancora vinto. Amen. Tre partite […]

Andiamo a Siena per questi tre punti in … palio, attesi con ansia e devozione per la stramaledetta e irrinunciabile rincorsa al terzo posto e si scopre che poche sono state le occasioni di giocare a Siena (tre volte) e sarà perché ci abbiamo giocato così poco che non abbiamo ancora vinto. Amen. Tre partite non fanno tradizione.

Si gioca Inter-Lazio e, sabato prossimo, Juventus-Udinese. Lassù qualcuno può cadere. Il Napoli ne vuole approfittare? L’Inter è a +4 sugli azzurri, la Lazio a +5, l’Udinese a +7. Se pareggiare col Bologna è stato un po’ morire, perdere altri punti a Siena significherebbe seppellirci al sesto, settimo posto. La Roma ha un quarto di partita da recuperare a Catania sull’1-1 ed è pronta a saltarci addosso.

L’anno scorso di questi tempi navigavamo felicemente al terzo posto, addirittura minacciosi perché eravamo a sei punti dalla vetta milanista, oggi a -10 da quella juventina. La squadra è la stessa (più Inler) però stressata dalla Champions. Non è esatto dire, come fa Little Bigon, che corriamo su tre fronti. Sul fronte del campionato camminiamo, regalando punti a destra e a manca e la Champions c’entra fino a un certo punto. Dopo il trionfo di Villarreal, ultima tappa europea, il Napoli ha sperperato 7 punti in cinque partite (raccogliendo la metà dei punti in palio). Ora, in attesa di diventare Sir Mazzarrison, come gli predice il presidente prospettico, il tecnico azzurro, che ha vent’anni meno del santone scozzese dello United e perciò può aspettare, faccia il piacere di restituirci il sorriso. A Siena non si tolga la giacca e rimanga coperto, un segnale tattico per la squadra.

Con tutto Lavezzi o mezzo Lavezzi e mezzo Pandev, però tutto Hamsik e tutto Cavani sulla giostra dei tenori che sono diventati quattro, e sperando nella resurrezione di Inler e, magari, in una apparizione miracolosa del ragazzo Vargas, se occorrerà, da Siena aspettiamo un solo risultato e non fa nulla che, in casa, la squadra toscana di quello spiritello di Peppe Sannino, finissimo stratega di Ottaviano, abbia fatto 14 punti sui 18 totali.

Va bene che ogni partita in Italia è difficile e non ci sono avversari-permaflex, e questo Siena è una squadra che prende pochi gol (sesta difesa del campionato), ma il Napoli vuole fare il Napoli o no? In difesa il Siena schiera Contini (32 anni) e Terzi (28) che abbiamo dato via come ferri vecchi. In porta Pegolo con un nome da sette nani. Sugli esterni un vecchio Angelo brasiliano (31 anni) e l’ex prodigio Brienza (33 anni) contro i quali se Maggio innesta il turbo a destra e Dossena rimodella i cross a sinistra non ci dovrebbe essere partita. I senesi si chiuderanno affidando all’arciere Calaiò, giunto ai 30 anni, un beniamino dei nostri tempi edoardiani (Reja), e al saettante piceno Destro (21 anni), un fenomeno degli ultimi tempi, le chance di un colpaccio neanche tanto mascherato. Fregare in contropiede il Napoli, che del contropiede manovrato sembrava essere maestro, non sia mai detto e fatto. Squadra avvisata, mezza salvata. Riacquisti concretezza Inler, non scorazzi troppo Gargano, i tenori diano una mano sul primo pressing, la difesa resti sveglia senza regalare altri gol da cineteca dei tonti. La partita se la può rendere difficile il Napoli.

Basta chiacchiere e andiamo a vedere alla luce del sole, dopo la lunga serie delle notturne, che faccia hanno gli azzurri perdi-punti. Incazzati neri, come direbbe Gioele Dix?
Mimmo Carratelli

Correlate

Il saluto di Carratelli alla famiglia napolista

di - Caro Max e napolisti tutti. Per prima cosa vi ringrazio dell’affetto con cui avete sempre seguito la mia collaborazione a questo magnifico sito e dei messaggi per la mia “fuga” a “Il Mattino” dove ho lavorato dal 1987 al 1995 come capo della redazione sportiva. Ci torno col solo dispiacere di non poter più collaborare […]

Mimmo Carratelli

Carratelli lascia il Napolista e torna a casa (Il Mattino). A lui un infinito grazie e un grandissimo in bocca al lupo

di - Caro Max, Il Mattino mi ha catturato a sorpresa puntando sulla mia vanità. Purtroppo, la mia collaborazione esclusivamente o quasi sportiva, non mi consente di proseguire col Napolista: vi ho lavorato con affetto. Il direttore Barbano non consente altre collaborazioni, quindi non potrò fare più partite del Napoli e pagelle e altro. Me ne dispiace […]

A Nizza il Napoli di Sarri si è intravisto nella prima mezz’ora

di - In un precampionato di molte sconfitte delle squadre italiane contro i club stranieri più avanti nella preparazione, all’Allianz Riviera nello scenario della Costa Azzurra il Napoli di Sarri, dopo le scampagnate di gol contro le formazioni trentine e il Cittadella (18 reti, sei di Lorenzo Insigne, cinque di Mertens), cede al Nizza (2-3), squadra francese […]

Con Sarri terza rifondazione del Napoli. Inter regina del calciomercato

di - Pim-pum-pam dell’Inter, regina del calciomercato con i botti indonesiani di Eric Tohir. Quattro arrivi e due in dirittura d’arrivo (Perisic e Jovetic). Juventus guardinga, il motore perde tre pistoni (Pirlo, Tevez, Vidal), caccia a un “numero dieci” per scatenare in gol Mandzukic, Morata e Dybala. Il Milan sogna Ibrahimovic per iscriversi al club dello scudetto. […]

Caressa Napoli

Ciao Fabiooooo, Fabio Caressaaaaa: l’urlo di Sky, tv bianconera che trasmette a colori, sul Napoli favorito per lo scudetto

di - Siamo al delirio. Sky sta facendo di tutto per farsi perdonare la perdita della Champions. Propone martellando ogni giorno il ventaglio delle sue proposte, la serie B per tutti tanto per dimenticare la Champions (!), i campionati europei (c’erano già) e bla-bla-bla con una fregatura mondiale per gli abbonati che hanno sottoscritto l’abbonamento con la […]

Caro compagno Zdanov, hai preso una fissa. Ma con Sarri non avremo più il museo delle cere di Panzo Villa

di - Puntuale come le zanzare in estate, ecco il nuovo, ennesimo e decimo dispaccio moscovita del compagno Andrej Alexandrovic Zdanov, il piffero tragico, il sergente a sonagli della Lubjanca, la lingua di Menelicche e Madre Tiresia di Calcutta con le subdole premonizioni sul nuovo corso del Napoli. Mentre il mondo dell’informazione di regime è cambiato, dalle […]

La bolscevizzazione del Napolista, Carratelli si ribella a Zdanov

di - Nella deplorevole indifferenza dell’ONU (Organizzazione Napoli Unito) avanza la bolscevizzazione di questo sito diretto dal vetero-comunista Marx Gallo con l’invasione cingolata del compagno Andrej Aleksandrovic Zdanov, bolscevico ucraino a 19 anni e punito per questo a 52 con una morte misteriosa a Mosca. Questo bolscevico morto rivive tra noi con la pressione immarcescibile del Kgb […]