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Cannavaro: Sì, gli errori, ma si difende in undici

Paolo Cannavaro parla alla vigilia della sfida con l’Inter: “Aspettiamo questa partita, affrontiamo una squadra che ha una storia importante. Potrà essere un’eventuale rivincita, siamo stati eliminati due volte dall’Inter. Speriamo in una vendetta sportiva. Poi in palio c’è la semifinale di Coppa Italia. Ci teniamo a fare bene”.
Il  monte ingaggi: “E’ la statistica che parla, l’anno scorso dovevamo essere noni e siamo arrivati terzi. Sono soltanto numeri, noi puntiamo a fare sempre il massimo. Ci interessa arrivare molto in alto. Nelle ultime partite stiamo subendo sempre gol. Rispetto a quello che eravamo abituati a far vedere, risalta questo. Poi ha parlato anche a caldo. Non darei troppo peso a queste parole. Noi stiamo lavorando alla stessa maniera, sono situazioni che capitano durante la partita. C’è bisogno di maggiore attenzione, non solo da parte dei tre difensori, ma da parte di tutti. Lavoriamo sempre insieme sia in fase passiva che in fase attiva. Siamo poco lucidi tutti”.
Girone di ritorno: “Noi siamo convinti di poter fare un girone di ritorno all’altezza. Vogliamo arrivare in alto, i due pareggi non ci devono condizionare. E’ normale che si pensa che con Bologna e Siena si possano conquistare sei punti facili. La serie A non è così, c’è grande equilibrio. Poi contano pure gli episodi, a Siena Goran ha sfiorato il secondo gol e avremmo parlato di tutt’altro. Noi non ci sentiamo sotto tiro, siamo sereni e continuiamo a lavorare come abbiamo sempre fatto. Noi siamo sempre gli stessi, diamo sempre tutto, questa è una caratteristica del Napoli di Mazzarri. Abbiamo sempre corso e lottato”.
Coppa Italia: “Noi abbiamo voglia di passare il turno, di fronte c’è una signora squadra, non dimentichiamo chi è l’Inter. Non diamo nulla per scontato. Se passiamo questo turno siamo in semifinale e siamo quasi alla fine, è diverso rispetto al campionato, dove mancano altre 19 partite. Giochiamo fino alla fine con la mentalità di vincere. Le difficoltà in serie A capitano a tutti, in Champions molti avevano preventivato un punto, ne sono arrivati undici, qualcosa abbiamo speso. La bilancia è equilibrata. Contro le grandi, abbiamo più spazio, è partita vera. L’Inter è una signora squadra, noi abbiamo qualche difficoltà in più contro squadre rinunciatarie. L’Inter è solida, non penso venga qui a fare il bunker. Chiunque ci affronta cambia modulo, tutti si attrezzano e noi possiamo sbilanciarci, anche se non subiamo mai contropiede. L’equilibrio va sempre mantenuto”.
Gli errori: “Il gol subito? Capita a tutti, provi a riversarti nell’area avversaria per rimediare il risultato. I pareggi sono stati tanti, nella scorsa stagione vincevamo nel finale, stavolta è diverso. Purtroppo prendiamo gol senza subire gli avversari che poi si chiudono dietro e diventa difficile trovare spazi. Ci sono state disattenzioni dei singoli. Può essere mancanza di lucidità, l’errore del singolo si può perdonare di più, purtroppo capita. Sarebbe più grave se sbagliasse il reparto. Sono capitati due episodi in rapida successione. Paradossalmente abbiamo sofferto più a Palermo, ma contro Bologna e Siena siamo stati penalizzati. La fase difensiva si fa in undici”.
Il cambio di modulo ” E’ un caso che quando ci mettiamo a quattro le cose vanno meglio, restiamo due contro due per l’arrembaggio e non si può giocare tutta la partita così. Sarebbe assurdo, si tratta di un forcing finale”.
Gli obiettivi “La concorrenza è nutrita, noi non stiamo andando come tutti desideravamo, ma le altre non mollano mai. Entrare tra le prime cinque potrebbe essere un risultato, senza dimenticare che teniamo alla Champions e alla Coppa Italia, considerando che molti di noi non hanno mai vinto nulla. Il modulo è sempre lo stesso, il gioco pure. Attacchiamo con tanti uomini, dipende sempre da alcune situazioni. Milito e Pazzini sono due fuoriclasse, dovremmo stare super attenti, possono punirti alla prima occasione”.
Le dichiarazioni di De Laurentiis e Mazzarri “Non sono dalla parte di nessuno, voglio arrivare più in alto possibile, dico che arrivare tra le prime cinque significa l’Europa. Non è la Champions, ma l’Europe League è comunque importante, tra l’altro i due vanno nella stessa direzione”
Cosa faccio in caso di vittoria nel trofeo? Un altro tatuaggio non credo, resta quello della promozione in serie A”.
Differenze tra Pazienza e Inler? Non facciamo il paragone, sono due giocatori diversi. Inler è un campione, può starci qualche difficoltà nell’inserimento in una squadra nuova. Sono entrambi giocatori di posizione, non vedo tanta differenza. I tifosi saranno la nostra arma in più, mi auguro si venga con l’idea di sostenere fino al novantesimo. L’amarezza per i due pareggi c’è, si pensa di vincere sulla carta, poi non succede. Noi abbiamo dato tutto, ma il nostro atteggiamento è stato giusto.
Lavezzi? In campo dà sempre tutto, quando c’è, si vede e dà cuore e anima. Ora ha recuperato dall’infortunio, Edi non si è mai demoralizzato anche se ha sbagliato il rigore, Pandev è inutile commentare. Questo è un gruppo sereno, sappiamo di poter avere punti in più, ma non c’è alcun rammarico. Abbiamo dato sempre tutto e questo atteggiamento ci porterà lontano. I rigori? Ci stiamo allenando, per due volte siamo usciti così. Io sicuro non calcio”. (radiomarte)

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