Vacillo non poco, ma per ora reggo. E mi avvio alla mia terza (o quarta?) stagione senza pay tv. Ebbene sì, non so più cosa sia quel tg ossessivo di Sky Sport 24, quei gol mandati in onda allo stesso ritmo con cui un bulimico ingolla provole panate e fritte (mamma che buone).Quest’estate ho vacillato, lo ammetto. Poi mi bastò la mezz’ora di fila trascorsa per sottoscrivere l’abbonamento, in quel di via Massimo Stanzione, per farmi cambiare idea. Avevo dimenticato cosa volesse dire il tg a rullo con le stesse notizie urlate all’infinito. E quindi resisto stoicamente. Certo, a Roma non è facile. La presenza di due squadra in città e la scarsa simpatia tra la nostra e le loro tifoserie fa sì che i locali dove si può guardare un match del Napoli siano davvero pochi. Uno, due.
Inoltre un abbonamento a Sky è certamente meno oneroso e più salutare rispetto a venti serate o pomeriggi al pub con tanto di birra e patate fritte. Lo so, è una follia. Per ora mi arrangio, ma sento che non reggerò a lungo.
Massimiliano Gallo
La mia vita da resistente senza pay tv
Massimiliano Gallo ilnapolista © riproduzione riservata