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La pacchianata della presentazione di Inler

La presentazione di Inler è un’altra pacchianata del presidente De Laurentiis che ottiene risultati ma ha uno stile deprecabile

11 luglio, data storica

11 luglio, data storica per il calcio italiano, il Presidente ci regala una delle sue storiche pacchianate. Si va tutti sulla nave da crociera e si presentano le nuove maglie (la seconda sarà gialla, orrore!!!!, ma la prima ricorda quella del primo scudetto) e soprattutto il nuovo acquisto Inler. Ho visto una foto, con Aurelio che cammina tronfio verso il successo e la gloria. È fantastico, a me a volte sta persino simpatico.

Una trattativa con Raiola

Pagherei tanto per assistere dal vivo a una sua trattativa con un procuratore: per quella con Raiola sarei disposto a indebitarmi. È un Berlusconi in centoventottesimi. A differenza di Silvio, però, lui non dissimula: ci considera idioti e non fa nulla per non farlo trasparire. Arriva il magnate e dispensa caramelle al popolo bue. Noi, che in fondo abbiamo scelto di muggire perché senza pallone non possiamo stare, agitiamo forte la testa e ci brillano gli occhi. E battiamo le mani.

I risultati li ottiene

Lui, poi, i risultati li ottiene. E che possiamo dirgli? Non ha lo stile di Ottavio Missoni, non avrà mai l’allure dello zio Dino (che infatti non credo non lo avesse molto in considerazione), ma questa è roba di borghesi snob come siamo noi del Napolista. Il popolo è con lui, con Aurelio, che oggi dalla torta fa uscire Inler (dopo aver detto di averlo allontanato), l’uomo che segna e non esulta perché quella sarà la sua prossima squadra.

Ma sono solo pensieri in fila. La verità è che poi ci si mette in fila per l’abbonamento perché siamo drogati. E ha ragione Aurelio: siamo fessi, ha ragione lui.
Massimiliano Gallo

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