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Edinson trasloca, ecco perché è così stanco

Allora è per questo, eh, che non ce la fai? Che non stai sulle gambe? È questo il pensiero che ti affanna il cervello ed offusca i lineamenti? È questo che impedisce la tua solita trasfigurazione? Sei preoccupato, lo so. Io lo so, hai consumato il pennarellone rosso con cui segnare il contenuto degli scatoli e sei arrabbiato con tua moglie che con la scusa del pancione non è andata a ricomprarlo e allora, domenica, hai pensato tutta la notte a come etichettare gli oggetti di casa. Ma santa pace, non ve la passa un po’ di cancelleria, la Società, no? Neppure per la lista della spesa? E non potevi chiedere al massaggiatore, o a qualcuno della tua Chiesa? E poi smettila di farti prendere dai sensi di colpa! Quei calzini che hai buttato via, per esempio, li avevi da una vita. Sì, lo so che ti hanno portato fortuna quando giocavi a Palermo, ma adesso sei a Napoli, hai un’altra vita, devi necessariamente perdere dei pezzetti per strada, porta bene. Sì, lo so che Lavezzi ha minacciato di sputarti in faccia quando gli hai chiesto una mano per prendere le valigie dal soppalco, ma Gargano ti ha offerto il suo sprint per portare i pacchi alla macchina, no? E c’era proprio bisogno di pensarci tutto il tempo, che avrebbe potuto sbagliare mira e auto, mentre eri in panchina, col Villareal? È chiaro che poi entri in campo deconcentrato. E che t’importa delle utenze? Qualcuno se ne occuperà per te. Il mutuo? E dai, che per te non durerà certo trent’anni! La parete attrezzata arriva il giorno prima del trasloco e la casa ha bisogno di una rinfrescata? E chiamaci, che veniamo tutti a lucidarti il pavimento! E sennò che ci stiamo a fare noi, qua, a tifare per te? Lo so, hai un problema grave: nella villetta che hai scelto non c’è il portiere, ma lo troverai pure un vicino disposto a prendere la tua corrispondenza, no? Liberati il cervello, una buona volta. Sì, sarà faticoso, inutile che te lo nasconda, il trasloco ti taglia le gambe, ma poi avrai la certezza di aver fatto la cosa giusta (oddio, Lucrino per Quarto.. e vabbuò). Però, Edinson, ricorda che l’hai fatto per un gatto, uno sciocco e bellissimo gatto. Io, per esempio, di bambini ne ho avuti due e ne ho accarezzate di gatte da pelare e la toxoplasmosi proprio non l’ho mai beccata. Insomma, Edinson, quando domenica scendi in campo, contro il Brescia, dimenticalo il tuo trasloco, dimentica il gatto, per novanta minuti.
Ricordati che ci stiamo giocando il futuro. Metti le preoccupazioni in scatola, pressa sottovuoto i pensieri negativi come si fa con la biancheria da conservare. Un trasloco è robetta, una passeggiata. Mettili uno sull’altro, i pacchi e facci ricominciare questa benedettissima scalata…
Ilaria Puglia

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