ilNapolista

Ma quale San Siro, stasera voglio Cavani subito in campo

Campionato ed Europa League. Italia e Spagna purché se magna. Purché si vinca, direi. Questa lunga attesa di Villarreal-Napoli mi strappa l’anima. Stramaledette notturne.
Mazzarri oh, oh! Giungono dalla cittadina degli azulejos, volgarmente piastrelle, informazioni che mi mettono di cattivo umore. Fuori Cavani. Fuori Cannavaro. Fuori Maggio. Fuori Pazienza. E che sarà mai?
Dicono i bene informati: il Napoli pensa al Milan. E al Villarreal non ci pensa? E che li abbiamo portati a fare i consiglieri comunali se al “Madrigal” va sotto la maggioranza dei titolarissimi azzurri come succede alla maggioranza al Consiglio comunale? Stiamo scherzando?
I detti antichi non tradiscono mai. E, dunque, meglio l’uovo del Villarreal oggi che la gallina del Milan domani, cioè lunedì sera. Io sono per l’uovo oggi.
Su Milan-Napoli si sta montando una storia senza senso. La partita-scudetto. La zia di tutte le partite (la madre mi sembra troppo). L’occasione tricolore che chissà se si ripresenterà mai più.
Capirei di risparmiare energie col Villarreal se fosse il Napoli in testa, tre punti avanti al Milan. In questo caso, accidenti se ce la dovessimo giocare come Mazzarri comanda.
Siamo tre punti dietro al Milan in un entusiasmante secondo posto. Vogliamo dire le cose come stanno? Per lo scudetto vedo Inter e Milan (sì, proprio in quest’ordine). Abbiamo limiti che non riguardano solo la squadra. La potenza mediatica delle milanesi ha il suo peso. L’abitudine a lottare per traguardi alti è un vantaggio loro. Si stressano di meno.
Giocheranno male, non sono in forma, sono franati in Champions ma, restando all’avversario di lunedì sera, il Milan ha quei due, tre assi che possono risolvere la partita. Ibrahimovic, Pato, Cassano e quello scartellato di Robinho.
Sulla carta è un vantaggio enorme, mentre noi dovremmo imbroccare la partita della vita, tutti e undici. Anch’io sogno, ma sono desto. E non sarebbe meglio arrivare a San Siro gasati dalla qualificazione in Spagna, piuttosto che arrivarci eliminati dall’Europa però con gente “fresca”?
Freschi chi? Abbiamo ragazzi al di sotto dei 25 anni contro un Milan che “viaggia” con sette ultratrentenni (Ambrosini, Gattuso, Nesta, Oddo, Seedorf, Yepes, Zambrotta), due trentenni (Ibrahimovic, Bonera) e un solo “virgulto”, il papero Pato (22 anni). I “vecchi” stanno soprattutto fra difesa e centrocampo dove noi, anche senza il Pocho, squalificato da Mediaset, possiamo essere veloci e insidiosi. E, allora, che cos’è questa ossessione-Milan?
Non mi piace la formazione prevista contro il Villarreal. Il debutto di Ruiz senza che al centro della difesa ci sia Cannavaro, l’esperienza di Cannavaro, il momento-sì di Cannavaro. E l’attacco senza Cavani? Per chi scoppiettano i tric-trac di Lavezzi senza il botto finale del Matador?
Rinforzando il centrocampo (Maggio, Gargano, Yebda, Pazienza, Zuniga) risparmierei Hamsik, vero “perno” per far girare la squadra e velocizzarla contro il Milan.
Sosa (Dio mi perdoni!) con Hamsik dietro Lavezzi. Non capisco e non mi adeguo. Non basta Yebda a passo ridotto? Vogliamo aggiungerci anche il valzer lento del Principito?
Mazzarri oh, oh. Troppe sorprese. Ma il mister (chiamo così tutti quelli con i quali non ho confidenza; sono nato con Monzeglio, Rocco, Herrera, Bernardini) avrà ben fatto i suoi calcoli e spero che abbia ragione e io torto.
Spero che questo Napoli, più fantasma che fantasioso, mi dia torto, che salti l’ostacolo spagnolo, che mi smentisca su tutta la linea. Sono pronto a pagare pizze ai sapientoni che dicono va bene così, pensiamo al Milan.
Pensiamo un accidenti! Mi sento furioso. Strofino le immaginette di Lavezzi e Mascara perché facciano scintille al “Madrigal” cancellando le mie apprensioni. E mi affido a De Sanctis che ha preso solo due gol nelle ultime nove partite.
Il Villarreal si sente gasato dal tifo del “Madrigal”, una piccola tana assatanata. Ha un centrocampo di virtuosi e combattenti. Ha il vantaggio di due attaccanti (Nilmar e Pepito Rossi) contro uno solo dei nostri (il Pocho). Gli diamo questo vantaggio del Matador in panchina. Non ci sto.
Agli ottavi di una competizione europea non ci arriviamo da ventidue anni, dai tempi di Careca e Alemao col pibe segnato dalla polvere bianca.
Accidenti e accidenti. Ma il presidente non ha appena detto che “il mio gol è l’Europa”? E allora? Andiamo in uno stadio piccolo come il vecchio “Vomero”. Andiamo contro una squadra-rivelazione come se non fossimo anche noi una magnifica rivelazione. E allora gettiamo il cuore e i titolarissimi oltre l’ostacolo.
Voglio almeno Cavani subito in campo. E’ stanco? Si dia dei pizzicotti sulle guance. Poi, a seconda di come si metteranno le cose, lo risparmiamo per il Milan.
Villarreal, non fidarti di Mazzarri. Lui, ne sono sicuro, ti spiattellerà il Matador sotto il naso a sorpresa, dal primo minuto, il tempo di infilarti una stoccata. Capito? Punto sulla pretattica del capelluto di San Vincenzo livornese per non rovinarmi il fegato (e mi affido comunque a san Gennaro).
Mimmo Carratelli

ilnapolista © riproduzione riservata