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Ma Sosa è stato un buon investimento?

Nessuno ne parla, ma mi sembra evidente che nel Napoli si vadano restringendo gli spazi per José Ernesto Sosa. Il giocatore, ne sono convinto, non ha soddisfatto Mazzarri. Il dubbio mi era venuto già prima della pausa di Natale, quando nelle partite contro Genoa e Lecce l’argentino non ha trovato spazio da titolare nonostante l’assenza di Lavezzi per infortunio. Il tecnico azzurro come vice Pocho gli ha addirittura preferito uno spaesato Zuniga, che pur non essendo trequartista di ruolo garantisce rispetto a Sosa scatto e rapidità di esecuzione. Ora un nuovo segnale ancora più chiaro arriva dalle trattative di mercato. Si parla, infatti, con sempre maggiore insistenza di un’offerta del Napoli per Kharja. Se il club partenopeo cerca un giocatore con le caratteristiche del marocchino vuol dire che punta ad un vice Hamsik, cioè ad un centrocampista offensivo in grado di giostrare e di incidere nella trequarti.. Non si può negare che Sosa abbia fin qui deluso. Buona tecnica, per carità, quella del Principito, ma abbinata ad una lentezza esasperante, che suona quasi come una bestemmia nel frenetico, dinamico e grintoso calcio mazzarriano. Per l’argentino prevedo impieghi sempre più ridotti nel girone di ritorno, a meno che non tiri finalmente fuori dal cilindro perlomeno qualche perla sui calci piazzati (specialità della ditta). Devo anche dire che le sue caratteristiche erano ben note a tutti gli operatori di mercato. Il suo cartellino sarà stato pagato pochissimo, ma non sempre risparmiare vuol dire investire bene. Anche su Yebda c’era chi avanzava dubbi, ma l’algerino ha avuto il merito di integrarsi nei meccanismi di gioco azzurri, pur essendo solo un buon medianone (tanto che per un salto di qualità a centrocampo si pensa ad Inler). Il fatto che il Napoli stia andando una bomba non deve esimerci dal confrontarci anche sui (pochissimi) aspetti poco convincenti di questa finora splendida stagione azzurra.
di Antonello Perillo (dal blog Azzurrissimo)

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