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Aiutatemi a capire
come volete lo stadio

(Andrea Cozzolino risponde al nostro editoriale sull’assenza del tema-San Paolo dal programma dei candidati alle primarie).
Il San Paolo deve essere uno dei luoghi simbolo della nuova Napoli. Uno spazio in cui una città civile e piena di passione si incontra e si diverte, in cui tutti i tifosi possano condividere emozioni, speranze e sogni. Per farlo dobbiamo riqualificare spazi e servizi, trasformandolo in uno stadio europeo a tutti gli effetti: piu’ tornelli, piu’ supporto agli steward, flusso piu’ scorrevole all’entrata ma anche maggiori controlli. Un problema che non si risolve solo tra le mura dello stadio, ma anche con la videosorveglianza verso l’esterno, per la tutela dei tifosi e degli abitanti del quartiere. Tutto ciò lo si ottiene solo con un patto tra pubblico e privato che sfrutti davvero il potenziale della struttura, portandola ad essere agibile nella sua completezza. Oggi piu’ che mai, i fantastici risultati in campionato e in Europa, richiedono uno stadio agibile nella sua totalità. I quasi 30 mila posti di un inaccessibile terzo anello, sono una perdita per Napoli e il Napoli. Sostenere la squadra significa, anche, ritornare a vedere lo stadio pieno “in ogni ordine di posto”. Allo stesso tempo dobbiamo, però, riqualificare il modo di starvi insieme, che lasci liberi l’entusiasmo, la fantasia e la passione sportiva ma cancelli prepotenze e quei piccoli o grandi soprusi che rendono amare certe domeniche… E’ possibile? Se non ci proviamo neanche, sicuramente no. Vedremo. Ma per farlo c’è bisogno, anche delle vostre idee, e commenti e proposte saranno benvenuti per capire meglio cosa c’è da fare. Intanto… Forza Azzurri!
Andrea Cozzolino (eurodeputato del Pd e candidato alle primarie a sindaco di Napoli)
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