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“Quando perdo sto male e mi attacco a tutto”

Walter Mazzarri parla alla vigilia della sfida con il Parma. La sua conferenza stampa era stata prima cancellata, poi ha prevalso il buon senso e Mazzarri analizza il match: “Ho resettato la sfida di Anfield, credo anche i giocatori. Sicuramente c’è stato un dispendio di energie fisiche anche per i tanti spostamenti che in qualche modo si pagano”.
Ma al San Paolo serve una grande prestazione: “Dobbiamo giocare come facciamo sempre, magari con un pizzico di attenzione in più. Non pensiamo di spaccare subito il mondo. Non lasciamo degli spazi, ci vuole equilibrio e raziocinio. L’importante è concedere poco al Parma”. Partendo proprio dall’esperienza di Anfield: “Bisogna abituarsi a giocare ogni tre giorni sempre come se affrontassimo squadre di altissimo livello, in Italia e in Europa. La concentrazione deve essere massima, non bisogna concedere niente. Questa è la vera crescita e la partita con il Parma serve a confermare tale processo. Certo, se le aspettative sono sempre molto alte, si tende a vedere il bicchiere sempre mezzo vuoto. Noi abbiamo perso solo tre partite, vuol dire che ci si aspetta tanto e dobbiamo considerare come se fossimo il Milan, l’Inter o lo stesso Liverpool anche se non abbiamo ancora la loro esperienza. Ad Anfield, abbiamo disputato una grande partita. Il 2-1 è arrivato a due minuti dalla fine e se fosse finita 1-1, si sarebbe detto che il pareggio ci stava stretto. Il primo ad essere deluso sono io perché stavamo facendo qualcosa di straordinario, rovinato da qualche episodio. In panchina so di essere antipatico, io non voglio mai perdere e sto male quando succede, mi attacco a tutto. Ma adesso ricordo anche che il Napoli ha imposto il suo gioco ad Anfield e non capita tanto spesso. Il Liverpool aveva otto titolari su undici, Hodgson ha scelto la migliore formazione. Gerrard? E’ stato dominante, ha segnato tre gol, è entrato nella ripresa e si è trovato negli episodi importanti. E’ successo anche con Cavani a Cesena. Ma non dimentichiamo gli errori individuali in occasioni delle reti del Liverpool. Li abbiamo pagati a caro prezzo”.
Mazzarri risponde alle critiche sui mancati cambi: “A Genova non li ho fatti, a Brescia ne ho fatto uno solo concordato con l’ingresso di Cavani. Finché la squadra regge e riesce a controbattere, faccio fatica a togliere un giocatore come Dossena che può far risalire la squadra quando parte sulla sinistra. In difesa, poi, difficilmente faccio un cambio se non sono obbligato. Stavo per far entrare Grava, al posto di Dossena con Aronica spostato sulla fascia, ma questo significava subire l’assedio del Liverpool nel finale. Ci sarebbe stato il rischio che non sarebbe entrato subito nel ritmo partita. Un allenatore, dunque, si trova ad un bivio. Con il senno di poi, l’avrei fatto, ma adesso è facile dirlo. Si stava scaldando anche Sosa, il discorso dell’incognita è lo stesso e non volevo sostituire né Lavezzi, né Cavani”.
Da valutare la formazione per Parma: “Come in tutte le squadre, ho dei giocatori che mi danno più garanzie degli altri. I nostri top player non sono dei marziani. Dossena lo sto facendo giocare in continuazione e probabilmente è arrivato alla soglia dello stress e deve riposare per rigenerarsi. Arrivano, dunque, delle partite in cui bisogna per forza cambiare. Ci sono tante incognite, dico ai tifosi di sostenere i giocatori che scenderanno in campo. Sarà una partita difficilissima, questo è importante per conquistare un risultato positivo. Ci saranno dei cambi. Hamsik? Paradossalmente ha riposato più degli altri. Cavani? Quando Lavezzi gioca tanto, si sacrifica più degli altri. Ha corso tanto, se non dà una mano, andiamo in difficoltà. Hamsik fa sempre le due fasi, anche quando non brilla, è sempre stato utile alla squadra. E’ un campione e va preservato, per me è sempre incredibile. Ad Anfield ha fatto un lavoro incredibile, ma è uno di quelli che recupera presto per la giovane età. Faccio fatica a privarmi di lui, Lavezzi e Cavani. Certo devo valutare anche loro, uno può partire dalla panchina come è già successo con Cavani a Brescia, magari tocca di nuovo a lui. La fiducia nell’organico? Il valore lo dà sempre il campo in base alle prestazioni. Numericamente non ci sono problemi, 22 giocatori vanno bene. Certo il livello si può sempre alzare, ma dipende sempre dal budget della società e di quello che si può fare. Sono soddisfatto della rosa che ho in base alla disponibilità economica. Dico che abbiamo agito ottimamente sul mercato in base a questi presupposti”.
Il doppio impegno, comunque, lascia della scorie: “Rispetto a Palermo e Samp che sono impegnati in Europe League, siamo quelli che abbiamo fatto meglio in campionato e stiamo tenendo botta. Non vendo fumo, sono tranquillo e realista. Non so dove arriveremo, questa squadra sputerà l’anima ogni partita e daremo sempre il massimo”.
Con il Parma sarà necessario: “Hanno valori importanti e si sono preparati bene durante la settimana. Cercheranno una grande prestazione, la nostra gente è eccezionale deve capire il senso della partita. Lancio un appello: stateci vicino anche se ci saranno momenti difficili”.

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