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Mazzarri non dire più
che non c’infortuniamo

“Devo fare i complimenti a me stesso e al mio staff per come stiamo gestendo la condizione fisica del gruppo. Se guardiamo tutti gli infortuni occorsi in questo periodo alle altre squadre meritiamo davvero di essere elogiati”. Prima di Cagliari era stato questo, parola più o parola meno, il Mazzarri pensiero. Mò dico io, caro Walter, ma lo sai o non lo sai che Napoli è la città della scaramanzia? La prima regola non scritta dalle nostre parti è proprio quella di non fare questo genere di dichiarazioni. Risultato: a pochi minuti dalla fine del primo tempo Dossena è costretto ad uscire per un guaio muscolare, ad inizio ripresa tocca a Santacroce, subentra Campagnaro e gli spetta la stessa sorte, segue Aronica che va ad unirsi all’allegra compagnia. A un certo punto il Napoli si trasforma in una Cardarelli United.. Inoltre il caro Walter, come è aduso commentare dalle nostre parti, ci mette il carico a coppe: al 56’, inserendo Cavani, esaurisce tutte le sostituzioni. Ci è andata bene, non fosse andata così chissà cosa avremmo detto del nostro amato mister..
Solo un consiglio, dalle nostre parti c’è anche un altro detto: ‘o napulitano chiagne e fotte. Piangi Walter, che siano lacrime di san Lorenzo, lacreme napulitane o lacrime di coccodrillo.. meglio il coccodrillo che l’antipaticissima iena ridens..  pur se giova ricordare che le iene portano bene.. Ci è andata di lusso questa volta anche perché, rispolverando un altro detto: ‘o napulitano se fa sicco ma nun more.. E allora ecco il nuovo inno da cantare caro Mazzarri: “E ce ne costa lacreme st’Aronica a nuje napulitane…
di Valentino Di Giacomo

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