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Mazzarri: “Capire dagli errori”, anche i tuoi

“Bisogna crescere e maturare”: è il verdetto di mister Mazzarri dopo quello impietoso del campo. Non ha tutti i torti il tecnico di San Vincenzo. Bisogna maturare e imparare dagli errori commessi. Purché l’allenatore azzurro includa anche se stesso nel conto delle persone che hanno il dovere di far tesoro dalle batoste, come quella di ieri a Liverpool.
Dopo un primo tempo giocato con disinvoltura e padronanza di ogni zona del campo, gli azzurri nella ripresa sono entrati sullo scivoloso ma impeccabile manto erboso dell’Anfield Road con il solo obiettivo di difendere l’esiguo vantaggio iniziale procurato da un Pocho sempre più straordinario. Con un Hamsik frastornato e mai in partita e un Cavani obbligato a inseguire gli avversari in ogni zona del campo. A tecnici e tifosi da ieri sera si sono affacciati seri dubbi circa le scelte compiute da Mazzarri con imbarazzante testardaggine.
Tenere Cavani in campo per l’intera gara come un anonimo terzino aggiunto è sembrato un harakiri imperdonabile, c’è da sperare che quelle folli corse del matador uruguagio a rintuzzare le progressioni dei reds non ci presentino un conto troppo salato durante la gara di domenica contro il Parma. Se si gioca per difendere e per soffrire non ha senso lasciare in campo un calciatore della qualità di Cavani per rincorrere gli avversari. Si poteva inserire Grava, Zuniga o Sosa, risparmiando “l’atleta di Dio” e forse ottenendo maggiori vantaggi in entrambi i match: quello disputato e quello da disputare. Per il resto i gol subiti sono maturati da errori dei singoli: imbarazzante quello di Dossena, preoccupante quello di Aronica che, a contrastare con le lamentele di Mazzarri, poteva finire anzitempo la sua partita per un fallaccio da codice penale nei confronti di N’Gog. Devono maturare in personalità i giocatori, deve avere più acume nelle scelte Mazzarri.
Ma soprattutto, in campo europeo, non si può correre come un matto in conferenza stampa andando a dire peste e corna sull’arbitro Fautrel. Il Napoli società così come la città non ci fanno una grande figura. Fermo restando che la giacchetta nera francese, pur commettendo qualche errore veniale, non ha inciso minimamente sul risultato. E, seppure l’arbitro avesse sbagliato maggiormente, non si guadagna credibilità in questo modo e si commette un ulteriore errore in termini di credibilità dell’intero sistema calcistico italiano, storicamente piagnone e rosicone. Straordinari i quasi tremila supporters volati fino alla città dei Beatles per sostenere i propri beniamini e stravincendo, pur in inferiorità numerica, la battaglia di cori con i caldissimi tifosi britannici. Ci sono piaciuti molto meno i cori “odio Liverpool”, perché cantarlo? Da dove sorge quest’odio viene da chiedersi. Mah.. Allora, tornando alle sagge affermazioni di Mazzarri, bisogna crescere e maturare dagli errori: società, allenatore, calciatori e pubblico. Mancano poche lezioni e anche l’Europa sarà pronta ad accogliere l’azzurro più bello che esista.
Valentino Di Giacomo

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