Il Napoli cancella Liverpool e chiede strada

Strepitosa partita del Matador al “San Paolo”. La doppietta al Parma (2-0) vale la seconda vittoria interna degli azzurri e il quarto posto confermato (con la Juventus). Un solo grido: Cavani-Cavani. Goleador irresistibile e gara a tutto campo, persino in difesa a salvare su una percussione di Zaccardo. Otto le reti di Cavani, tre al […]

Strepitosa partita del Matador al “San Paolo”. La doppietta al Parma (2-0) vale la seconda vittoria interna degli azzurri e il quarto posto confermato (con la Juventus). Un solo grido: Cavani-Cavani. Goleador irresistibile e gara a tutto campo, persino in difesa a salvare su una percussione di Zaccardo. Otto le reti di Cavani, tre al “San Paolo”, al vertice dei cannonieri con Eto’o (che però si avvantaggia con i rigori). A Fuorigrotta il Matador non segnava da due mesi. Un Napoli rivoluzionato (sei innesti nella formazione-tipo) doma un match complicato per gli artifizi tattici del Parma. In difesa, Grava e Cribari (in panchina Cannavaro e Aronica). A centrocampo, rivoluzione totale con Zuniga per Maggio, Yebda per Gargano e Vitale per Dossena. C’è poi Sosa (in panchina Lavezzi). Unica punta Cavani, ma basta e avanza. Mazzarri fa respirare alcuni titolari per lo stress di troppe partite consecutive. Tre giorni prima il Napoli si è spremuto a Liverpool. Mercoledì sera tornerà in campo, a Cagliari, per un campionato che non dà requie.
Il Parma (ultimo, solo due punti fuori casa) cerca di confondere il Napoli giocando senza attaccanti di ruolo (Crespo e Boijnov in panchina). Tre mediani e tre mezze-punte che si scambiano continuamente di ruolo, ma la difesa azzurra è attenta. Dove vuole andare a parare la squadra emiliana senza un uomo-gol? Il Napoli non si fa confondere. E prima che il giochino del Parma si realizzi, Cavani l’ha già steso. In contropiede! Tutto sbilanciato in avanti il Parma. Il Matador esce alla grande dalla difesa, allunga a Zuniga che sembra perdere l’attimo vincente, ma poi apre a sinistra dove Cavani sopraggiunge dalle retrovie con grande corsa, stoppa e infila sull’angolo lontano (19′). Una combinazione a tutto campo, due contro due.
Si disfa la tela del Parma che doveva tenere palla, farla girare e far girare la testa al Napoli. Marino occupa le corsie difendendo e attaccando con Zaccardo e Valiani a destra per bloccare Vitale, con Antonelli e Gobbi a sinistra per spegnere Zuniga. Però il Parma, gira e rigira, non va mai in meta. Subisce anche sulla fasce dove Zuniga e Vitale hanno un buon inizio. I giocolieri del Parma (Giovinco, Candreva, lo spagnolo Marques) non incidono.
I guai muscolari di Giovinco costringono Marino a impiegare Crespo (25′). Ed è già un’altra partita. Ora il Parma ha un terminale per colpire. Crespo gioca tre palloni: due volte viene bloccato, una volta sul cross di Antonelli è nell’area piccola per la deviazione ravvicinata. E’ gol fatto, a un metro dalla porta, ma De Sanctis con un balzo da giaguaro salva (37′). E’ il caso di dire come Cavani crea, De Sanctis conserva.
Il Parma conclude all’attacco il primo tempo. Nel Napoli, Zuniga alterna ottimi spunti a dribbling perduti, ma stavolta è bene in partita. Sull’altra fascia, Vitale è più concreto. Fa un eccellente lavoro Pazienza, regista arretrato. Yebda si batte con energia, perde qualche pallone, ma non si arrende mai. Hamsik rientra e ricuce, ma non è proprio brillante. Sosa è lento: la tecnica è buona, il ritmo è basso. Cavani torna a centrocampo e scavalla. Il Napoli è compatto.
Si giocano, in pratica, due partite. La prima, per un’ora, col Parma imbottito di centrocampisti. Poi dentro Boijnov (63′ per Morrone) e attacco a tre col bulgaro a destra, Crespo al centro e Marques a sinistra sempre più scatenato. Cambia anche il Napoli perché, dopo un arrembante inizio di secondo tempo, si abbassa e il Parma sta prendendo il sopravento con Candreva dietro le tre punte. E, allora, ecco Lavezzi per Sosa e Gargano per Hamsik (63′). Prima di uscire, Hamsik con un gioco di gambe alla Cristiano Ronaldo concludeva alto da destra (50′).
Il Pocho dà subito la scossa con due tiri (fuori). Ma il Parma è più fresco, più vigoroso (non ha giocato a metà settimana). Mazzarri è sveglio e rinforza la difesa (a quattro contro le tre punte parmensi) facendo entrare Aronica per Vitale (71′). Sotto la pressione crescente del Parma (Marques a sinistra è un pericolo costante, sfuggendo al raddoppio di marcatura), il Napoli accusa qualche sbandamento, perde palla, l’appoggia male e ricade nella follia dei tocchi incerti e all’indietro, fatali a Liverpool. Il Parma ha qualche buona possibilità. Deve salvare alla disperata Campagnaro su Crespo (60′), Boijnov conclude alto (68′).
L’esile vantaggio tiene in ansia gli azzurri. Cavani salva su Zaccardo penetrato a destra (80′). Ora Zuniga gioca costantemente da terzino per il raddoppio su Marques. Lavezzi è spuntato. Gargano tiene a fatica. Può scapparci la sorpresa. Ma la sorpresa è azzurra. Cavani a Lavezzi che, di rimando, scucchiaia un pallonetto per il Matador sulla linea laterale dell’area piccola, in posizione impossibile, pressato da Lucarelli. Ma il Matador scocca un dardo incredibile e il pallone si insacca in porta (85′). Come avrà fatto? Il Napoli cancella Liverpool e chiede strada in campionato.
Mimmo Carratelli

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