Li ho visti lottare e mi è piaciuto

Dunque, seguiamo la logica e raccontiamo ciò che abbiamo visto. La sconfitta di stasera ci sta tutta e ci stava, sulla carta, ancora prima di entrare in campo. Il caso – e la scarsa professionalità – ha voluto che Pazienza, con un ingenuo quanto macroscopico errore, si sia fatto espellere proprio sull’1-0 e da lì […]

Dunque, seguiamo la logica e raccontiamo ciò che abbiamo visto. La sconfitta di stasera ci sta tutta e ci stava, sulla carta, ancora prima di entrare in campo. Il caso – e la scarsa professionalità – ha voluto che Pazienza, con un ingenuo quanto macroscopico errore, si sia fatto espellere proprio sull’1-0 e da lì è stato tutto in salita. Rizzoli non ha saputo tenere il polso della partita, rendendola ancora più astiosa e dura, ma tra un arbitro che sanziona il secondo fallo di mano e un giocatore che lo manda a fanculo io non posso che dare ragione all’arbitro. Veniamo al gioco. Mazzarri secondo me ha commesso pochi errori, stasera. Uno di questi è stato ostinarsi con Gargano che corre, corre, ma non ingarra un passaggio come si deve. Ottimo Yebda e buono anche Dumitru. Molto sotto tono Sosa: continua a non convincermi troppo e comunque ha giocato peggio del solito. Un buon turnover, forse, sarebbe iniziare a giocare le partite (tutte) proprio con i nuovi e far entrare i titolari in attacco solo a secondo tempo iniziato: con le gambe fresche Lavezzi, Cavani e Hamsik possono far paura a chiunque. E veniamo alla paura. Quello che manca al Napoli per fare il salto di qualità – oltre a qualche rimpiazzo nella rosa che è davvero troppo corta – è il carattere. Un momento, lasciatemi finire. Premesso che secondo me stasera abbiamo visto dieci leoni fino alla fine, mi è sembrato che ogni tanto avessero paura di entrare in area a fare il loro gioco. Ecco, questa è l’unica cosa davvero imperdonabile. Con lo spirito che si è visto stasera si sarebbe potuto strappare un grandissimo pareggio, rubato, forse, ma tutto fatto di istinto. Il calcio, come la vita, è tutto uno stato mentale: si può fare, basta farlo senza paura e i nostri stasera un po’ intimoriti lo erano. Ma per me è stata una gran bella partita, con poche ombre e tanta sfortuna nei rimpalli. Ci ha graziati persino il tempo, che ci ha fatti andare e tornare in Vespa senza beccare una goccia di pioggia, per cui..
L’unica cosa che mi fa veramente incazzare sono quei tifosi – tanti – che hanno abbandonato lo stadio prima del gol di Lavezzi (a proposito.. ne vogliamo parlare? Ma che ha fatto? Quando fa così mi piace assai). Come se giocare in dieci contro la migliore squadra del campionato non fosse già abbastanza duro. Come se il Napoli dovesse vincere sempre solo perché gioca in casa. È come quando da piccoli i meno impavidi tra noi sceglievano di tifare per la Juve o l’Inter solo perché erano più forti di tutti. Non è così che si sostiene una squadra. I ragazzi vanno applauditi, in una serata così di sicuro, ci hanno creduto fino in fondo. Vale la pena trattenersi sulle gradinate e guardarli uscire dal campo applaudendo. Quelli che vanno via prima sono gli stessi che oggi e domani e dopodomani parleranno delle solite lacune, degli svarioni in difesa e dei cambi sbagliati di Mazzarri. Non ci sto. Io li ho visti lottare. E questo è il carattere che mi piace. Forza Napoli. Sempre.
Ilaria Puglia

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