Cannavaro squalificato
Salta Milan e Brescia

Il focus sul match. La prima vittoria assoluta del Bologna nella storia della Serie A fu proprio contro gli azzurri, il 27 ottobre 1929.

Numero 11 del ranking, a tutto campo ad Athletic: «Dobbiamo essere in grado di sederci di fronte a Gaudenzi e avere una conversazione su dove sta andando il tennis»

«Mai pensato minimamente di prendere quel numero, avrei detto di no se me l'avessero proposto. Mourinho? Ci sentiamo, ho imparato tanto da quello che dà».

Saranno quindi indisponibili per il match contro il Bologna di domani.

In conferenza: «I percorsi di costruzione non sono mai lineari, ci sono sempre passi falsi. L'importante è che si tocchino livelli mai toccati prima e crescere».

Mainoo resta il preferito, Pellegrini è un’altra opzione; ma gli osservatori azzurri hanno messo nel mirino anche Alisson Santos dello Sporting Lisbona.

Finora ha segnato 5 reti nelle 13 partite giocate, Inzaghi gli permette le incursioni offensive. Può superare il suo record in carriera che aveva al Milan, ovvero 8 gol.

A L'Equipe: «Non mi sentivo, però, pronto a lasciare l'Argentina. Vengo da un paesino di campagna, dove ci insegnano che il lavoro duro ripaga».

Secondo la classifica, Zverev è il terzo migliore del mondo, ma ha avuto una stagione insignificante; Djokovic può risentire della stanchezza; Fritz e Shelton sono ancora delle promesse.

Al Messaggero: «Sinner è un'IA naturale, sembra programmato, un po' in controtendenza con lo spirito creativo italiano. Il duopolio con Alcaraz resisterà almeno altri tre anni».

Al CorSport: «Dopo soltanto venti giorni capii che non c’erano i presupposti per fare calcio, non c'era una federazione forte alle spalle. Il calcio di oggi mi annoia».

A Sportweek sulla nuova Juventus targata Spalletti: «La punta davanti a Koop deve essere Vlahovic, non si scappa»