Riecco il Napoli di Mazzarri Lavezzi che partitone

Ebbene sì, non capisco niente. E come godo. Mamma che partita, il Napoli è tornato. E, come previsto dal buon Maurelli, sbanca Marassi dominando la Sampdoria dal primo minuto riuscendo persino a recuperare un gol subito a metà del secondo tempo su rigore. Si è rivisto il Napoli di Mazzarri, un Lavezzi superlativo e una […]

Ebbene sì, non capisco niente. E come godo. Mamma che partita, il Napoli è tornato. E, come previsto dal buon Maurelli, sbanca Marassi dominando la Sampdoria dal primo minuto riuscendo persino a recuperare un gol subito a metà del secondo tempo su rigore. Si è rivisto il Napoli di Mazzarri, un Lavezzi superlativo e una freddezza nei momenti chiave. Si è goduto come non capitava da tempo, diciamo dalla vittoria a Torino per 3-2 dello scorso anno. Ma andiamo per gradi. Pronti, via, e si è visto subito un altro Napoli. Lavezzi irrefrenabile, non lo prendevano neanche con la polizia. Unico neo la solita inconsistenza sotto porta. E stavolta ci si è messo persino Cavani a mangiarsi un gol solo nell’area piccola su perfetto assist del Pocho. La Samp non pervenuta, Pazienza e Gargano dominavano a centrocampo, e la difesa attentissima su Cassano. Un primo tempo da mettere in bacheca e incorniciare.
Ovviamente abbiamo tutti pensato che sarebbe successo il peggio, che una volta sprecati questi 45 minuti saremmo andati incontro alla disfatta. E invece no. Certo, nella ripresa la partita è apparsa un po’ più equilibrata ma non potevamo tenere i ritmi del primo tempo. La Samp ha colpito una travrsa con Guberti, ma anche noi con una fantastica (incredibile!) punizione di Gargano. Poi il fattaccio. Un contropiede della Samp, cross di Gargano e fallo in area di Cannavaro su Pozzi in fuorigioco. Rigore e gol di Cassano.
C’era da sacramentare. Ma il Napoli non si è disunito. Altra punizione e stavolta è uno schema. Gargano la dà ad Hamsik che in area pareggia. Passa un minuto e il Pocho sulla fascia pennella un cross basso che Cavani (tre gol in tre partite) mette sotto le gambe di Curci. La Testaccio partenopea grida di gioia. E si prende tutti gli insulti che volete. Fate pure. Ma qui si è goduto tanto. E tanto di cappello a Mazzarri. Grande Napoli.
Massimiliano Gallo

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