A Sferolandia un alieno
nell’olimpo del calcio

<em>Nella  lontana galassia Sferolandia ( l’Olimpo del calcio) vive uno straordinario alieno di nome Max. Ha quarant’anni. Ma si sa il tempo non scorre allo stesso modo in ogni galassia (Einstein docet). A vederlo ne dimostra venti. Scattante. Tonico. Un fascio di nervi. Max ama alla follia il Napoli. E da Sferolandia ne segue le […]

<em>Nella  lontana galassia Sferolandia ( l’Olimpo del calcio) vive uno straordinario alieno di nome Max. Ha quarant’anni. Ma si sa il tempo non scorre allo stesso modo in ogni galassia (Einstein docet). A vederlo ne dimostra venti. Scattante. Tonico. Un fascio di nervi. Max ama alla follia il Napoli. E da Sferolandia ne segue le vicende istante per istante. </em><em>
Un annetto fa ha avuto un’idea fulminante. Mettere in rete i “malati” del Napoli. Malati, però, che amino ragionare. E che sappiano esercitare e subire l’ironia. E così lassù, nella lontana galassia Sferolandia ha costruito un sito. La sua è stata un’idea semplice. “Esistono tifosi in tutte le galassie. Sono in numero infinito. Voglio coinvolgerli tutti.” E tutti li ha coinvolti. Prima o poi ognuno ha scritto qualcosa.  Certo aver a che fare con gli infiniti non è cosa semplice. Ma in certi casi può tornare comodo. Per capire cosa intendo ascoltate che va a capitare al nostro amico in quel di Sferolandia. Max per festeggiare il suo compleanno ha organizzato, con l’aiuto di Fabrizio d’Esposito, una cena. Ed ha invitato tutti quelli che hanno scritto almeno un pezzo su il napolista. I partecipanti sono arrivati da tutte le galassie. Da Maradonia (tutti traccagnotti con due gambe ed il solo piede sinistro), da Cannavaride ( eleganti alieni di mezza età),da sivoride ( marziani riccioluti con un gran capoccione)…
</em><em>Gli ospiti sono ovviamente infiniti ed i posti numerati e rigorosamente tutti assegnati. Posto 1, posto 2, posto 3…  La cena sta per cominciare. Manco a dirlo tutta a base di pesce. Trasportato con un missile dal mercato di Gaeta. Quando Fabrizio lancia un urlo” Max ci siamo dimenticati di Botti. Non c’è il posto per lui! Ora come facciamo, non c’è più una sedia  libera!” Max sorride. Di un sorriso da  alieno e risponde “ Questa è la comodità dell’infinito. In realtà puoi sempre accogliere un ospite in più. Infinito più 1 fa infinito. Mettiamo Botti al posto 1, quello che stava al posto 1 lo spostiamo al 2, quello che stava al 2 lo spostiamo al 3 e così via. Come vedi il problema è risolto”. D’Esposito esterefatto ed ammirato dalla disinvoltura di Max nel maneggiare gli infiniti  esegue. Quando ecco che arrivano 999 ritardatari. E Max non si perde d’animo “ Basta spostare gli occupanti dei primi 999 posti dal millesimo in poi e la cosa si sistema ragionando come fatto in precedenza. Possiamo cominciare a mangiare”. Ed ecco gli antipasti. Insalata di mare, pastetta di cicinielli, seppioline fritte, fiori di zucca con gamberetti e ricotta, sauté di vongole, impepata di cozze ma…accidenti…un’altra rogna.
</em><em>E’ arrivata un’astronave in forte ritardo. Dalla lontana Catenaccioide. Aveva avuto un guasto. E si era dovuta fermare per ripararlo. Gli abitanti di questa galassia sono tutti pezzi di marcantonio. E sono tanti ma tanti. Sapete quanti? Ovviamente infiniti. “ Max sono infiniti ospiti in più. Non si tratta questa volta  di sistemarne cento o mille ma infiniti. Dove li piazziamo ? Come facciamo? I posti sono tutti occupati” dice Fabrizio avvilito. E Max serafico “ Ma  è semplice. Basta fare una piccola manovra. In fondo logica. Quello che sta al posto 1 passa sul 2, quello del 2 sul 4, quello del 3 sul 6 e così via. In questo modo si liberano infiniti posti, quelli dispari, per gli infiniti nuovi arrivati”. Fabrizio tira un sospiro di sollievo . “La festa è salva”. E partono i primi. Spaghetti all’astice, linguine al nero di seppia, mezze maniche olive, capperi e tonno….
</em><em>La cena si svolge in un clima di grande felicità. Il Napoli di ieri, quello di oggi, quello di domani. Chi ricorda, chi critica, chi azzarda previsioni. Ed ecco il gelato. Non c’è un posto vuoto a tavola. Il cuoco aveva preparato esattamente una porzione di gelato a testa. Eppure ognuno degli ospiti ne ebbe due? Come mai? Attendo una risposta.Siamo giunti alla fine. Tutti i raccontini ( anche quelli così così) prevedono una morale. Quale è la morale di questo pezzo? Che lo spessore umano di Max è tale che nel suo cuore ( di napoletano doc si intende) c’è posto per infiniti amici. AUGURI MASSIMILIANO.
<strong>Guido Trombetti
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