
Il progetto “pronto” della Regione per rifare il Collana non è pronto. Anzi, non esiste alcun progetto
La consigliera Muscarà ha chiesto l'accesso agli atti: le hanno risposto che per ora c'è solo un "concept"

La consigliera Muscarà ha chiesto l'accesso agli atti: le hanno risposto che per ora c'è solo un "concept"

A La Stampa: «Dirigere un'orchestra è un atto di fede e un lavoro di squadra ma alla fine l'interpretazione la decide una persona sola»

A Libero: «Giusto sostenere la battaglia contro l’abuso da parte di uomini in posizioni di potere, ma le donne devono essere capaci di togliersi le mani di dosso».

Al CorSera: «Mi portarono in Marocco dicendo: ti diverti, c'è sangue, sudore e polvere. Risposi: io con sangue, sudore e polvere non mi diverto un cazzo».

A La Repubblica: «Le ventenni di oggi sembrano mia madre. E mi dispiace: abbiamo fatto tante battaglie sul corpo e stiamo tornando indietro».

Al CorSera: «A Non Stop Troisi e i ragazzi della Smorfia mangiavano in camera per non spendere, ci sta».

Il primogenito Peppe a La Repubblica: «Tutti vendevano cassette contraffatte, lo abbiamo fatto meglio di altri, la polizia passava senza degnarci di uno sguardo».

A La Repubblica: «Non avevo nulla di elegante. Avevo i pantaloni al polpaccio e le maniche striminzite: sorridevano tutti».

A Specchio: «Dissi no per due mesi, poi raggiunsi la produzione a Parigi. Tre giorni spesata di tutto. Volevo comprare delle scarpe in centro, mi tennero sei ore a parlare del film»

Lettera al Corsera. Voleva farmi pagare 2 euro in più per l'American Express. Mi sono rifiutato e allora mi ha fatto fare un giro enorme

Al CorSera: «Nel 2003 Bertinotti disse che tutti avrebbero dovuto ascoltarmi, ma l’unica cosa che è cambiata è che ora ci sentiamo per parlare di geopolitica».

A La Repubblica: «Non mi veniva dietro nessuno, ero sproporzionata, alta, seno enorme. Ebbi finalmente la percezione di me. Mi diverte piacere».

Al CorSera: «Papà faceva il fruttivendolo. Pulivo le verdure, spostavo le cassette. La romanità non c'è più, quella di adesso è cafona»

Al CorSera: «Prima di incontrare Rudi ho chiesto il permesso al direttore della mia testata. Cerchiamo di portare poco il calcio in casa»

Al CorSera: «Lasciai perché volevo più spazio, avevo studiato dizione, portamento. Dopo il Festivalbar nessuno mi ha più chiamata».

A Repubblica: «Nascondo un’enorme malinconia, una voragine di dolore e solitudine. Sono inadeguata, odio fare pena»

Al CorSera: «Ora si parla molto della vita privata. Io ho cominciato a fare domande personali a Gianni Letta e a Paolo Rossi quando non le faceva nessuno».

Al CorSera: «Con De André facevamo mattina a parlare di qualsiasi cosa. Jannacci mi definiva un errore temporale: “Hai meno anni di noi ma sei dei nostri”».

Intervista al Messaggero: «È tutto superficiale. La censura? C'è ancora».

Al CorSera: «L'italiano più bello con cui ho lavorato? Mastroianni. Dopo la fine della sua storia con la Deneuve ascoltava ogni mattina Bella senz’anima».