
“Rapperino invidioso che dal vivo fa schifo”: Salmo e Luchè il dissing all’italiana
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- Lo scontro fra due protagonisti della scena hip-hop italiana, tra accuse di plagio, frecciate trasversali, insinuazioni su biglietti regalati a concertidi
- Lo scontro fra due protagonisti della scena hip-hop italiana, tra accuse di plagio, frecciate trasversali, insinuazioni su biglietti regalati a concertiAl CorSera: «Andai alla Rai per portare delle traduzioni ed Enzo Tortora mi vide in ascensore. Disse: "è lei" e mi prese come telefonista a Portobello»
A La Repubblica parla di un tweet risalente a marzo, subito rimosso: «Tutto è partito da alcune persone che si occupano della comunicazione».
Al Corsera: «ho venduto 523 milioni di dischi nel mondo, sono terzo dietro i Beatles ed Elvis Presley. Non guardo Sanremo»
A La Repubblica: «Anna Marchesini? Amica è troppo poco. Una sorella. Una parte di me. Siamo stati insieme per 12 anni. Straordinaria».
A La Stampa: «Se oggi facesse cinema solo chi è immacolato non lavorerebbe più nessuno».
A La Repubblica: «Sono stato 33 giorni nel carcere di Rebibbia. C’erano i camorristi della Nuova Famiglia, nell’ora d’aria incontravo Ali Ağca»
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- Una raccolta di racconti che hanno come tema conduttore Napoli, curata da Mirella Armiero, per la casa editrice SolferinoAl CorSera: «L’avrei voluto per L’uomo che guarda. La segretaria era molto divertita: “L’Avvocato la ringrazia, ma è troppo impegnato”».
A La Repubblica: «Tutte le separazioni sono dolorose. Eravamo ragazzi. E tra di noi c’era un top player. Massimo voleva indagare il rapporto di coppia, l’amore».
Al CorSera: «È un gran borbottone. E se non ha tutte le sue cose a posto tira qualche bestemmia. È diretto e non porta rancore. Ed è generoso».
A La Verità: «I detenuti sapevano che non c’entrava nulla e cercavano di alleviargli la pena. Facevano la gara per rifargli il letto».
Al CorSera: «Samarcanda l’ho scritta tra Milano e Bologna in macchina. Uno davanti a me frena all’improvviso: gli urlo “Oh, coglione!”, è diventato “Oh cavallo”».
Il musicista e produttore Alberto Marozzi a Il Fatto: «I suoi ex compagni gli hanno rotto le palle fino a quando non è tornato a suonare con loro».
A Sette: «Dopo Bianco, rosso e Verdone non mi chiamava più nessuno. Pensavano che dopo tutti quei personaggi non potevo fare nient’altro».
A La Repubblica: «Di Domenica bestiale a un certo punto non ne potevo più. Gino Paoli mi disse: “Finirai per odiarla, dovrai cantarla per tutta la vita».
Il Corsera lo intervista per i suoi ottant'anni: «Raddoppiai le copie del Giornale e Berlusconi mi cedette il 7% dell'azienda, mi ha fatto diventare ricco»
Torna in Italia il festival internazionale ideato da Antonio Monda e Davide Azzolini. Si inizia a Roma il 20 giugno, dal 25 il festival sbarca a Capri fino al 2 luglio
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- «Perciò l’Europa ha reagito come parte lesa. Abbiamo accettato di entrare in un’economia di guerra. È guerra che coinvolge gli assetti, le alleanze».Al Messaggero: «Alla mia carriera non manca niente. Ho avuto la vita che volevo. Pienamente vissuta. Rifarei tutto daccapo esattamente così».